Review Pary - Recensione in Anteprima: "Caro Evan Hansen" di Val Emmich, Steven Levenson, Benj Pasek e Justin Paul

Buondì a tutti miei carissimi Hearts,
la giornata nel Regno dei Libri inizia, come al solito, con il caffè della mattina ed una chiacchierata librosa. Il libro di cui parliamo oggi è di sicuro una delle pubblicazioni di punta di questa primavera, sto parlando dell'attesissimo "Caro Evan Hansen" di  di  Val Emmich, Steven Levenson, Benj Pasek e Justin Paul da oggi in libreria grazie alla Sperling & Kupfer.

Si ringrazia la bravissima Francy (Libri, libretti, libracci) che ha realizzato la bellissima grafica dell'evento e
la Sperling & Kupfer per l'invio di una copia cartacea del romanzo in omaggio


Recensione



Caro Evan Hansen

Val Emmich, Steven Levenson, Benj Pasek e Justin Paul


💝💝💝💝💝

Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo: Rigido 17,90€ Ebook 8,99
Pagine: 300
Serie: Autoconclusivo
Genere: Young Adult

Trama: Timido e solitario, Evan Hansen non è esattamente l'anima della festa. Così, per sopravvivere al suo ultimo anno di liceo, ha deciso di seguire il consiglio di scrivere lettere incoraggianti a se stesso. Quando, però, una di queste lettere arriva nelle mani sbagliate, a Evan si presenta l'occasione della vita. Per coglierla deve solo assecondare un equivoco, e fingere che il suo enigmatico compagno di scuola Connor Murphy, appena suicidatosi, fosse in segreto il suo migliore amico. All'improvviso, Evan ha uno scopo. E un sito web. La sua ansia paralizzante sembra dissolta. È sicuro di sé e popolare. Adesso è "Evan Hansen". Non è più invisibile per Zoe, la ragazza dei suoi sogni, e i genitori di Connor lo accolgono nel disperato tentativo di sapere di più sul figlio perduto. Evan sa che quello che sta facendo è sbagliato, ma tutta la storia che ha messo in piedi sta davvero aiutando delle persone. Compreso lui. Grazie a una bugia, la sua vita è cambiata e ora sente di essere finalmente parte di qualcosa. Ma tutto ha un prezzo. E quando la verità minaccia di emergere, Evan si trova a dover fronteggiare di nuovo il suo peggior nemico: se stesso. Dai creatori del musical "Dear Evan Hansen", arriva in libreria il romanzo ispirato al successo di Broadway..


"Caro Evan Hansen" è uno di quei libri che, pur rimanendo perfettamente nel mondo young adult, tocca tematiche pesantissime e di fortissimo impatto. In questo caso, i quattro autori, traendo spunto dal successo di Broadway, ci consegnano una storia che difficilmente si riesce a dimenticare, una storia che sposta l'obiettivo su un tema spinosissimo e, purtroppo, attualissimo in tutto il mondo: il suicidio giovanile.

Bruciare rende bene l’idea. Senti un bollore montarti dentro, giorno dopo giorno. Sempre più forte. Finché non diventa troppo. È come per le stelle. A un certo punto si spengono o esplodono. Cessano di esistere. Solo che se guardi il cielo non te ne accorgi. Pensi che siano ancora tutte lì, mentre alcune non ci sono più. Se ne sono già andate. Da un bel pezzo. Un po’ come è successo a me, insomma.

Le tematiche sociali relative ai disagi di cui sono vittima i giovanissimi non devono mai essere taciute, metterle a fuoco contribuisce al loro annientamento definitivo. Il suicidio giovanile purtroppo è una realtà sempre più dilagante, qualcosa che va attenzionata e sulla quale è giusto parlare, perchè i mostri sembrano molto più potenti al buio, non credete anche voi?

Caro Evan Hansen, Ecco come iniziano tutte le mie lettere. Prima il Caro, perché è così che si comincia qualunque lettera. È la prassi. Poi il nome della persona a cui la lettera è indirizzata. In questo caso sono io. Scrivo a me stesso. Quindi, sì, Evan Hansen.


Il protagonista di questa storia è il timido e solitario Evan Hansen. Conosciamo Evan quando sta per affrontare il suo ultimo primo giorno di scuola al liceo. Il primo giorno di scuola è sempre traumatico per ogni studente ma per Evan lo è ancora di più perchè ha un'indole delicata e fragile. Per Evan non è facile affrontare le novità e tutto in ogni primo giorno di qualsiasi cosa è nuovo. In più, Evan non ha amici, viene deriso dai compagni di scuola ed è sempre solo. Da un po' di tempo Evan scrive delle lettere a sè stesso, spinto dall'incoraggiante Terapista che lo segue. Ecco spiegato quindi il titolo del romanzo "Caro Evan Hansen", l'incipit di ogni lettera che Evan scrive a se stesso per darsi forza e per cercare di mettere a fuoco le cose davvero importanti. Il primo passo è quello di stringere finalmente dei rapporti di amicizia, una cosa che per Evan è difficilissima. Come rompere il ghiaccio? Beh, forse chiedendo ai compagni di classe di firmare il suo gesso. Sì, perchè Evan questa estate si è rotto il braccio. Sarà la mossa giusta per fare amicizia? Evan ci proverà ma non otterrà il risultato sperato. Sarà quando un ragazzo che lo ha sempre bullizzato troverà una delle lettere auto indirizzate che Evan entrerà in paranoia. Connor Murphy non è mai stato amico di Evan, userà quella lettera per deriderlo?  Il destino vuole che però Connor Murphy si tolga la vita quella stessa sera e che, sul suo corpo, venga trovata la lettera di Evan. I genitori di Connor penseranno che ad averla scritta sia stato proprio Connor e che forse loro figlio aveva un vero amico, che loro figlio era stato capace in vita di un affetto sincero e che quella maschera di odio che indossava fosse solo una maschera. Connor non aveva certo un buon rapporto nè con i genitori e nè con la sorella, vittima invece del giro della droga, se ne è andato per sempre, lasciando una famiglia sgomenta che non ha mai conosciuto veramente quel figlio/fratello oramai scomparso per sempre.

E se Evan decidesse di continuare la finzione? Se, per dare consolazione ai genitori di Connor, si inventasse un rapporto di amicizia mai esistito? Come cambierebbe la vita di Evan? E riuscirà Evan a mantenere i suoi propositi?

Ecco qual è il problema di quando scrivo queste lettere. Lì per lì imbocco la strada giusta, ma poi finisco sempre per fare delle deviazioni e mi avventuro nei quartieri malfamati del mio cervello, dove non succede mai niente di buono.

Caro Evan Hansen è un romanzo scritto divinamente, un romanzo che scivola via senza intoppi grazie ad uno stile che scorrevole è dire poco. A far da contraltare ad una scrittura così fluida e magnetica, ci sono le tematiche importanti di cui parla. Il suicidio giovanile non è così raro come si possa immaginare, così come non lo è il bullismo che prende di mira i giovani con un'indole più fragile. Sì, quei giovani che faticano a far sentire la propria voce, quei giovani che hanno difficoltà a relazionarsi con gli altri ma la cui anima non è per questo meno bella o degna di affetto.

Evan Hansen ha un'anima bella e sensibile e sarà proprio per questo che deciderà di inventare un Connor che i genitori possano comprendere, un ragazzo che forse non è esistito realmente ma la cui immagine serve ai genitori per andare avanti, credendo che il figlio sia stato capace d'amore. Sarà giusto mentire però?

La bomba che ha costruito ad Evan rischia però, ben presto, di scoppiare tra le mani, quando quella che è iniziata solo come una piccola bugia si trasformerà in un vero fenomeno dilagante che prenderà il nome di Progetto Connor. E così Evan si troverà a capo di un movimento che incoraggia i giovanissimi a non arrendersi ma, a non nascondersi ma a far sentire la loro voce. I giovanissimi hanno bisogno di essere incoraggiati, di sentirsi amati ed apprezzati per ciò che semplicemente sono. Non è certo facile essere teenager nella società moderna che, seppur con molti confort, è una società alienante in cui è davvero facile smarrirsi completamente. 

A volte queste lettere ottengono l’effetto contrario. Anziché mantenere il bicchiere mezzo pieno come dovrebbero, mi ricordano che io non sono come gli altri. A nessuno dei miei compagni lo psicologo assegna compiti del genere. Nessuno di loro è in analisi, probabilmente. Loro non fanno merenda con l’ansiolitico. Non si agitano quando qualcuno si avvicina troppo, attacca bottone o li guarda soltanto. E di sicuro non fanno venire le lacrime agli occhi alle loro madri standosene lì seduti a far niente. Non ho bisogno di ricordarmelo. So di non essere normale. Lo so, credetemi.

Ecco perchè ho adorato questo romanzo così carico di messaggi, un romanzo di formazione addirittura, un romanzo che a mio avviso dovrebbero leggere sia i ragazzi ma anche i genitori e chiunque lavori con loro. Caro Evan Hansen è un monito, è un incoraggiamento, è una speranza. 

Consiglio caldamente questa lettura a cui vi invito a dare una chance, oltre che per le tematiche che tocca, anche per come è stato confezionato. Caro Evan Hansen si vede che è stato scritto da autori che tengono moltissimo all'argomento, non lasciatevi intimidire dalla mole dei nomi dell'equipe che l'ha scritto perchè il cambio di mano non si nota assolutamente. Tutte le pagine ed i capitoli sono omogenei e tutti tendono insieme all'unico fine di raccontare una storia che scuote le coscienze e che invita a riflettere molto. Ho adorato Evan Hansen, la sua buona volontà e la sua indole buona e la vivida caratterizzazione dei personaggi mi hanno reso cari, ognuno a modo suo, tutti i personaggi che ho incontrato fra queste pagine.

Io non voglio essere morto. Di questo sono sicurissimo. Vorrei solo che la vita, per una volta, per un giorno o per qualche ora almeno, filasse senza intoppi. Non riesco mai a rilassarmi e a godermi la traversata.

Che ne dite adesso di fare anche voi la conoscenza di Evan Hansen? Io ve l'ho presentato, adesso tocca a voi rispondere alla sua lettera, lui vi aspetta in libreria!


Per avere un quadro meglio dettagliato del romanzo vi invito a leggere tutte le recensioni del review party, mi raccomando.. io intanto vi aspetto nei commenti per parlarne ancora insieme. 💓


L'abbraccio più grande del mondo,
Ely

3 commenti

  1. Sicuramente molto bello anche per le tue parole, ma l'argomento trattato non fa per me.
    Ottima recensione <3

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  2. Storia bellissima e bellissima recensione Ely <3 <3 <3

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Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!