Review Party - Recensione: "L'Emporio dei piccoli miracoli" di Keigo Higashino

Buondì a tutti cari miei heartreaders,
la settimana librosa del Regno dei libri continua con una nuova recensione, questa volta si tratta di un'anteprima e posso già anticiparvi che la mia opinione sarà super positiva ma d'altra parte, se mi seguite su Instagram e Facebook (link nell'apposito modulo nella colonna di destra della home), lo sapete già visto che non sono proprio riuscita a trattenermi con stories adoranti sul romanzo in questione! 

L'attesa è finalmente finita perchè da oggi, grazie alla Sperling & Kupfer, troverete  in libreria  l'emozionante "L'Emporio dei piccoli miracoli" di Keigo Higashino che io ho avuto il grandissimo piacere di leggere in anteprima grazie al Review Party organizzato per promuovere il release.



Prima di iniziare a fangirlare recensendo questa piccola meraviglia, ringrazio la Sperling & Kupfer per l'invio di una copia omaggio e naturalmente vi invito a non perdere le altre recensioni dell' evento che si svolge in due giornate e di cui vi allego il calendario in calce.



Recensione


L'Emporio dei piccoli miracoli

Keigo Higashino


💝💝💝💝💝

Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo: Rigido 18,50 € Ebook 9,99
Pagine: 340
Serie: Autoconclusivo
Genere: Narrativa

Trama: Tre giovani ladri un po' pasticcioni - Shota, Kohei e Atsuya - hanno appena svaligiato una casa in una piccola cittadina di campagna, quando vengono lasciati a piedi dall'auto con cui sarebbero dovuti scappare. Decidono allora di nascondersi in un vecchio negozietto che sembra abbandonato, l'Emporio Namiya. Nel cuore della notte, però, succede qualcosa di strano: una lettera viene infilata sotto la serranda abbassata del negozio. È una richiesta di aiuto, indirizzata all'anziano proprietario dell'Emporio, che anni addietro era diventato celebre perché dispensava massime di saggezza e consigli di vita a chiunque gli chiedesse una mano. I tre, così, decidono di fare le sue veci e depositano una risposta scritta fuori dalla porta. Shota, Kohei e Atsuya, pensando di aver risolto la questione, tornano a discutere della fuga all'alba, ma dopo qualche istante giunge la replica, e questa volta capiscono che incredibilmente quelle lettere sono inviate da qualcuno che vive nel 1979, più di trent'anni indietro rispetto al loro presente. Da quel momento, le lettere di aiuto si moltiplicano, inviate da nuovi mittenti, ognuno con i propri problemi, tutti diversi e tutti complicati. Coinvolti in quella bizzarra macchina del tempo, i tre ladri decideranno di prestare il proprio aiuto a tutti quelli che lo richiedono, provando con le loro risposte a cambiare, in meglio, il passato. Scegliendo il miglior destino possibile per quei perfetti sconosciuti..


Questo libro è stata davvero una sorpresa per me, non ero infatti preparata al fatto che me ne sarei innamorata perdutamente. La cover, è vero, mi aveva letteralmente conquistata al primo sguardo, ma mai avrei pensato di star per "incontrare" un libro così emotivamente d'impatto. Keigo Higashino è riuscito, con il suo stile naturalmente impregnato di Oriente, a farmi provare emozioni ad ogni pagina ed io non posso che sentirmi immensamente grata.

Ci sono libri che riescono a parlare al cuore in modo talmente naturale da apparire magici e L'Emporio dei piccoli miracoli per me ne è un esempio. Ci sono tantissimi motivi per cui mi sento di promuovere questo romanzo a pieni voti (e man mano cercherò di raccontarveli tutti) ma quello dal quale voglio partire è la struggente dolcezza che racconta.

«Senti, ma intanto non potremmo scriverle qualcosa?» domandò Kōhei, esitante. «Qualcosa?» chiese Shōta. «Sì, una risposta. Non ce la faccio a lasciare le cose così.» «Ma sei cretino?» rispose Atsuya. «Che cavolo te ne frega?» «Secondo me fa una bella differenza se le scriviamo qualcosa, bastano due righe. Spesso succede che le persone ti sono grate anche solo per averle ascoltate. Lei sta soffrendo e non può rivela- re a nessuno ciò che la affligge. Non servono grandi consigli, basterebbe risponderle che capiamo la sua sofferenza e di farsi forza, e sicuramente questo le darebbe un po’ di conforto.»

Protagonista di questa magica storia è L'Emporio Namiya, uno degli empori più antichi della cittadina giapponese in cui è ambientata questa storia. Il proprietario, il sig. Namyia, oramai deceduto da più di trent'anni, è rimasto nei cuori di tutti perchè non è stato solo un semplice commerciante ma, dopo la dolorosa perdita della moglie, ha dato vita ad un singolare Servizio di Consulenza, o meglio "consigli", tramite lettere che i compaesani lasciavano nella buca del latte alla porta del suo Emporio. 

Iniziato come per gioco da bambini che chiedevano al vecchietto consigli per prendere a scuola buoni voti  senza studiare, è presto diventato qualcosa di più. Il sig. Namyia rispondeva proprio a tutti, con cuore aperto e con compassionevole dedizione, ogni notte si sedeva e cercava di dare i migliori consigli di cui era capace. Per il sig. Namyia era diventata la missione della sua vita perchè chi gli scriveva aveva davvero bisogno di lui, anche soltanto di una sua parola, di un suo incoraggiamento, di qualcosa, sostanzialmente, che gli avrebbe fatto capire quale strada intraprendere.

Dopo ben trent'anni, in una notte davvero particolare, il 13 settembre ( a 33 anni esatti della morte del sig. Namyia), tre ladruncoli pasticcioni, tre ragazzi, Shota, Kohei e Atsuya, dopo aver svaligiato una casa in periferia, si rifugiano per scampare all'arresto proprio nel vecchio Emporio dove, incredibilmente, accade qualcosa di davvero incredibile: nuove lettere iniziano ad arrivare, lettere con cui perfetti sconosciuti chiedono consigli al sig. Namyia, trovando invece al suo posto i tre ragazzi. 

Un particolare non indifferenti sta nel fatto che tutte le lettere giungono direttamente dal passato ed arrivano all'Emporio solo se la porta d'ingresso risulta chiusa! Una incredibile magia sembra essersi attivata dopo più di trent'anni, una sorta di macchina del tempo che renderà possibile una magia ancora più grande: risanare i cuori dei tre ladri e dare un destino a molte altre persone.

Atsuya fece una smorfia. «Del passato? Ma che dici!» «La mia teoria è questa: la buca delle lettere sulla serranda e la cassetta per il latte sono collegate al passato. Quando qualcuno imbuca una lettera all’ Emporio Namiya di quell’epoca, la lettera arriva a quello del presente e, al contrario, quando noi la infiliamo nella cassetta per il latte finisce dentro quella del passato. Perché questo accada non lo so proprio, ma la spiegazione fila»

La trama che vi ho snocciolato è volutamente riduttiva, non vi ho detto una quantità incredibile di dettagli che vorrei scopriste man mano, così come ho fatto io, di cui sono certa vi innamorerete. 


La profondità raggiunta da questo romanzo è tale proprio perchè non si ferma in superficie ma da voce ad ogni personaggio raccontando la sua storia e ciò che lo ha condotto a chiedere consiglio all'Emporio Namiya. Sono persone ferite, dilaniate dai dubbi, uomini e donne che si sentono veri e propri funamboli della vita. Persone che non sanno se dare ascolto al proprio cuore oppure fare ciò che la società considera "giusto", familiari che si perdono per sempre o ragazzi che sono chiamati a crescere all'improvviso. Sono tutte storie di vita, di morte, di coraggio e d'amore ma soprattutto di scelte e di destino. 

C’è però una cosa che ci tengo a farle sapere. Non sarà affatto inutile che lei percorra quella strada. Sono convinto che ci sarà qualcuno che troverà la salvezza in uno dei suoi brani. E la musica che lei ha creato rimarrà. Mi troverei in difficoltà a spiegarle perché posso affermare tutto ciò con certezza, ma è la verità. La prego, ci creda fino all’ultimo. Ci creda fino all’ultimo dell’ultimo. Questo è tutto ciò che posso dirle.
Emporio Namiya

Chi non si è mai trovato nella posizione di aver bisogno di confrontarsi con qualcun'altro (meglio se un estraneo che quindi riesce a vedere il quadro d'insieme senza preconcetti) prima di prendere un'ardua decisione? A volte si ha proprio bisogno di parlare con qualcuno per liberarsi della paura che ci attanaglia il cuore, per prendere una decisione importante o semplicemente per trovare il coraggio di seguire i propri desideri. Il sig. Namiya questo lo sa bene ed ha sempre cercato di essere il più obiettivo possibile, dando coraggio, dando speranza ma soprattutto lasciando comunque la scelta definitiva a chi si si rivolgeva a lui. I tre giovani ladruncoli dovranno imparare a fare lo stesso anche se non sarà facile.

«Non so spiegarlo bene», bofonchiò Kōhei, «ma stanotte per la prima volta in vita mia ho avuto l’impressione di essere stato utile a qualcuno. Io! Un cretino come me.»

L'emporio dei piccoli miracoli è una matriosca di emozioni, ogni storia è raccontata con passione, l'autore sa bene quanto spazio dare a ciascuna di esse, riuscendo perfettamente a calibrare tempi e ritmo, non appesantendo mai la narrazione. Tutti i personaggi sono fra loro collegati, non sarà un caso ciò che li porterà ad interagire tra loro muovendosi tra presente e passato. E' come se Higashino muovesse i fili del destino svelandone l'intricato piano sul finale. Tutto ha una motivazione, tutto ha uno scopo, tutti i protagonisti di questo romanzo sono infatti interconnessi e danno vita ad un'unica storia che ha molto da insegnare.

Con la saggezza che contraddistingue l'Oriente, l'autore ha davvero scritto una meraviglia da leggere, sentire nel profondo e custodire nel cuore. 

Lo stile narrativo potrà apparire particolare a chi non è abituato allo stile orientale, ma risulta comunque fluidissimo e scorrevole. C'è intimità fra queste pagine, c'è passione e c'è tantissima emozione. 

L'Emporio dei piccoli miracoli riesce perfettamente a fare centro, lo ricorderò come una piccola magia, come un libro da rileggere di sicuro e da regalare agli amici più cari perchè, in fondo, un libro talmente capace di emozionare non è forse anch'esso un piccolo miracolo?

Lo consiglio senza se e senza ma a chi ha voglia di una lettura introspettiva ed intimistica, scorrevole e ben scritta, a chi crede nelle scelte personali ma anche nel destino, a chi crede che, fra presente e passato, siamo tutti interconnessi fra noi e che, come diceva un certo Donne, "nessun uomo è un'isola".

Prego con tutto il cuore che lei abbia fiducia in sé
e che possa vivere a pieno senza mai avere rimpianti.

E con questo credo di avervi detto tutto ciò che avevo in mente su questo romanzo heartreaders! Voi che ne pensate? Lo leggerete? Conoscete l'autore? Vi piace leggere gli autori orientali? Non vedo l'ora di parlarne insieme 💓 

In fine, come sempre, vi invito a non perdere le altre bellissime recensioni che fanno parte dell'evento e dunque vi allego in calce il banner così da venirvi più agevole trovarci tutte:




L'abbraccio più grande del mondo,
Ely

7 commenti

  1. Adoro le storie dentro le storie, mi segno questo libro e spero di leggerlo presto.
    Bella recensione...baci baci

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  2. Nemmeno io mi aspettavo una storia così coinvolgente, adoro quando i libri sorprendono in positivo e questo è stato il caso.
    Stupenda, meravigliosa recensione Ely <3 <3 <3 <3

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    1. Grazie Susy.. è vero questo libro per me è stato davvero una rivelazione <3

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  3. Sei stata la prima a finirlo e non avevo dubbi, dopo quello che avevi preannunciato, che sarebbe stata una bella recensione. Comunque, sono felice che ti sia piaciuto. Grazie per aver partecipato! <3

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    1. Grazie di cuore a te per avermi chiamata perchè mi sarei persa un vero gioiello prezioso <3 Grazie di cuore <3

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  4. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!