Blog Tour: "Oltre il muro c'è un placido fiume" di Saverio Tomasella (Recensione)

Buondì miei carissimi Hearts,
un'altra settimana librosa si avvia alla conclusione. E' stata una settimana bella ricca come piace a noi ed ho il piacere oggi di augurarvi un sereno weekend presentandovi un libro molto particolare che spero saprà catturare la vostra attenzione come ha fatto con me: "Oltre il muro c'è un placido fiume" di Saverio Tomasella che trovate già in libreria grazie alla Rizzoli.

Si ringrazia la Rizzoli per l'invio di una copia cartacea del romanzo in omaggio

Con grandissimo piacere oggi nel Regno dei Libri ospito l'ultima e conclusiva tappa del blog tour che negli scorsi giorni vi ha fatto conoscere meglio questo romanzo molto speciale. E' con grande felicità quindi che vi propongo la mia recensione.



Are you ready? Let's go!




Oltre il muro c'è un placido fiume

Saverio Tomasella


💝💝💝💝

Editore: Rizzoli
Prezzo: Rigido 16,90€ Ebook 9,99
Pagine: 270
Serie: Autoconclusivo
Genere: Libro benessere

Trama: In ufficio o in palestra, a tavola o al matrimonio della sua migliore amica, Estelle controlla ogni cosa. Conta i chilometri e le calorie, non tollera alcun errore con la figlia, nei rapporti con i clienti o nel comportamento di ogni nuovo compagno, che scarica al primo passo falso. Sola con i suoi rimorsi, si consuma rimuginando sui fallimenti e sulla sua insoddisfazione. Fino al giorno in cui Béa, la sua vicina di casa, una splendida sessantenne, bussa alla sua porta. Con la sua allegria e la sua sensibilità, la sua schiettezza e la sua capacità di ascoltare, questa fata madrina le sconvolgerà la vita e l'aiuterà, finalmente, a lasciar correre....



Oltre il muro c'è un placido fiume è stata una lettura che mi ha dato tanto. Prima di accostarvi a questo titolo sappiate che l'autore, essendo in primis uno psicoterapeuta, non ha semplicemente voluto raccontare una storia, tutt'altro, ha affrontato un tema molto importante, quello del controllo maniacale, dando spunti importantissimi per uscire da questo circolo vizioso che affligge la vita di chi ne è vittima. Abbiamo tra le mani un Libro Benessere, tenetelo a mente, non un romanzo di narrativa generica.

Il controllo maniacale è un disturbo ossessivo - compulsivo che non va assolutamente preso sotto gamba. Acuito da periodi di forte stress ed insoddisfazione, questo disturbo può insinuarsi in ogni ambito della vita di una persona, rendendola schiava. Io l'ho provato. Ci sono stati momenti nella mia vita in cui non riuscivo ad uscire da questo circolo vizioso, DOVEVO avere sempre in mano le chiavi della mia vita e non solo. Già, perchè chi ne soffre non vuole controllare solo la propria vita ma anche quella degli altri. Ogni tassello deve essere nel posto che noi gli assegniamo, ogni cosa deve accadere quando e come vogliamo noi, altrimenti andiamo in tilt. Non è salutare, non giriamoci intorno. La vita non ci chiede il permesso e, udite udite, neanche noi dobbiamo farlo, vivere significa agire e prendere decisioni ma solo per noi stessi, non per il mondo intero. Il primo passo? Ammettere di avere un problema. Non è sano spendere ogni singolo e preziosissimo secondo delle nostre giornate dando un posto ad ogni cosa. L'imprevisto capiterà sempre, potrà essere negativo (è chiaro) ma che succederebbe se invece, qualche volta, fosse positivo?

Non solo. Non avete mai pensato che, se spendiamo tutto il nostro tempo alla regia di una vita che non ammette registi in cabina, ci dimentichiamo di vivere davvero? Cercare di controllare ogni dettaglio non fa vedere l'insieme che, in barba ai nostri tentativi di controllo, si evolverà a modo suo, mettendoci comunque all'angolo, trincerati nel mondo che DOVREBBE essere ci facciamo  in sostanza sfuggire il mondo che E'. Subentra quindi l'intransigenza verso le cose che sfuggono, non ci concentriamo su ciò che di bello abbiamo davanti e viviamo insoddisfatti, bloccati.

Saverio Tomasella con Oltre il muro c'è un placido fiume ci racconta una storia asservendola al messaggio che, da psicoterapeuta, vuole lanciare: combattere il controllo maniacale ed imparare a lasciarsi andare. Attraverso la storia di Estelle, una giovane trentacinquenne che vive ogni giornata tentando di controllare tutto il mondo attorno a sè, l'autore ci invita a riflettere, a prendere coscienza del problema e ad affrontarlo.


Quando ho conosciuto Estelle non ho avuto subito ben chiara la sua età anagrafica. Mi è apparsa all'inizio grigia ed incupita dalla vita, gliene avrei dati molti di più di anni non certo 35! Con estrema bravura, l'autore è stato infatti bravissimo a rendere il percorso evolutivo di Estelle che partirà dall'interno per coinvolgere ogni fibra del suo essere, trasformandola anche nell'aspetto. 

«Mi metto troppa pressione, sono il tiranno di me stessa. C’è una sorta di critico fero-ce dentro di me, che pretende sempre di più e mi sminuisce sistematicamente, qualunque cosa io faccia… Béa… Ho un lato oscuro che faccio di tutto per tenere nascosto. Posso ingannare gli altri, ma di certo non me stessa».
Béatrice aggrotta la fronte e le porge una tazza fumante.
«Cosa intendi?»
«Mi sento malissimo… Sono andata su tutte le furie con Manon… E per una sciocchezza, per di più. Mi detesto quando faccio così. Dopo mi sento così in colpa.»
«Sì, capisco. Ti va di parlarne o preferisci che passiamo ad altro?»
 «Non voglio disturbarti con questa cosa ma ho bisogno di sfogarmi con qualcuno. In questo momento sono al limite. Lavoro troppo, mi faccio carico di troppe cose in ufficio, e poi, a casa, esplodo. Me la prendo con Manon che non c’entra niente.» Estelle fa una pausa e guarda Béatrice, che ascolta attentamente, poi continua: «Mi metto troppa pressione, sono il tiranno di me stessa. C’è una sorta di critico fero-ce dentro di me, che pretende sempre di più e mi sminuisce sistematicamente, qualunque cosa io faccia… Béa… Ho un lato oscuro che faccio di tutto per tenere nascosto. Posso ingannare gli altri, ma di certo non me stessa». Béatrice aggrotta la fronte e le porge una tazza fumante.
«Cosa intendi?»
«Fingo di stare bene» risponde Estelle, prendendo la tazza con gratitudine. «Cerco di far credere di essere felice, ma non ci credo nemmeno io. Prendo tutti in giro.»

La scintilla del cambiamento sarà innescata dall'incontro con Bea, un'anziana vicina di casa. Sono anni che Estelle e Bea abitano nello stesso stabile ma adesso finalmente le loro strade si congiungeranno. Bea, al contrario di Estelle, è una donna molto energica e produttiva, una donna che ha il pieno controllo della sua vita. Grazie proprio ad una chiacchierata con Bea, Estelle avrà il coraggio di accettare il fatto che sta sprecando molto della sua preziosa vita, che il suo controllo maniacale di tutto è un vero e proprio disturbo che sta avvelenando la sua esistenza, radendo al suolo qualunque rapporto. 

Estelle finalmente lo capirà ed inizierà un percorso di crescita che, attraverso più tappe che l'autore ci spiega passo passo, le farà compiere uno splendido percorso evolutivo interiore che la trasformerà anche esteriormente. Estelle rifiorirà. Lo farà pian piano, con i propri tempi ma lo farà. Ovviamente Estelle sarà supportata da numerosi amici ed anche dalla figlia con la quale cementerà un rapporto bellissimo. Molti sono i personaggi che compaiono sin da subito fra queste pagine e tutti importantissimi perchè simboleggiano la comunità. La vita non è un viaggio in solitaria, condividere, accettare l'altro ci migliora, supportarsi a vicenda è l'arma vincente.

Come dicevo, Oltre il muro c'è un placido fiume è un romanzo benessere. Non siamo di fronte ad un romanzo di narrativa solito, ecco perchè, a mio parere, non ha senso parlare di stile, ritmo o caratterizzazione dei personaggi. In Oltre il muro c'è un placido fiume la storia è strumentale al messaggio e lo segue adeguandosi ad esso attraverso un linguaggio semplicissimo ed immediato. L'autore aveva ben chiare le tappe che la sua Estelle doveva affrontare e l'ha guidata passo passo, tenendo per mano anche noi, attraverso una storia chiara ed orientata al cuore del messaggio, una storia in cui ogni tassello ha il suo perchè.

L'autore, psicologo e scrittore pluripremiato, ha saputo infatti molto bene mescolare le sue doti da terapeuta e quelli di autore, confezionando un libro che, grazie alla storia romanzata di Estelle, segna efficacemente i suoi punti, regalandoci un'esperienza di lettura costruttiva e nuova. Leggere questo libro è un viaggio, uno di quelli che forse inizi per caso ma che ti lasciano molto addosso. Credo che la vita quotidiana a volte ci fagociti, questa lettura mi è stata utilissima per ascoltarmi dentro, per riflettere sui momenti in cui, anche inavvertitamente, mi lascio prendere dalle contingenze, dal desiderio spasmodico di controllo sulla vita e rischio di perderne ogni piacere. Lo consiglio a tutti coloro che vogliono prendersi un momento per guardarsi dentro, a tutti coloro che hanno bisogno di lasciarsi andare e di riappropriarsi della gioia di vivere una vita senza freno a mano.

Ultima ma non meno importante menzione va alle note conclusive in cui l'autore riassume le tappe dell'iter interiore compiuto da Estelle, fornendoci quindi una guida di cui fare tesoro, oltre che degli esercizi quotidiani davvero utili che personalmente sto tentando già di mettere in pratica.




Saverio Tomasella è psicologo, ricercatore e scrittore, oltre che fondatore di un Centro Studi sull’Ipersensibilità. Esercita come psicanalista a Nizza. È membro della Fédération des Ateliers de Psychanalise e dell'Associazione europea Nicolas Abraham e Maria Torok. Autore di diversi libri, si è segnalato in particolare per La traversée des tempêtes ed ha all'attivo numerosi titoli editi anche in Italia.


E voi che ne dite Hearts? Vi incuriosisce questo libro? Conoscevate l'autore? Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate di questa tematica e se vi piace questo genere di lettura. Vi aspetto nei commenti per scoprirlo e vi invito a recuperare le tappe del nostro blog tour nel caso ne aveste persa qualcuna, eccovi il calendario quindi:



Io vi auguro intanto buon weekend, ci rileggiamo sul blog lunedì 💓


L'abbraccio più grande del mondo,
Ely

2 commenti

  1. Cara Ely, mi sono lasciata guidare dalla tua recensione che scorre fluida come un bicchiere d'acqua proprio come penso tu ti sia lasciata guidare dalla lettura di questo libro che decisamente mi interessa e che mi segno. Purtroppo io so anche fin troppo bene cosa significa diventare vittime di qualcuno che sembra voglia vivere la tua vita al posto tuo venendoti pure a dire chi incontrare, cosa devi o non devi fare e come devi vestirti ecc ecc. Questa persona grazie a Dio ora è fuori dalla mia vita, ma non prima di aver causato gravi danni psico-fisici e molto molto altro a me e ad altre persone e a chiunque le stia intorno. Credo che per ammettere di avere una malattia come in questo caso un disturbo ossessivo-compulsivo nel controllare la vita altrui, bisogna anche avere testa e cuore e decidere di cambiare, di scegliere di cambiare e smettere di avere questa folle mania di voler e dover gestire a tutti i costi la vita degli altri. Scusami se mi sto dilungando, ma credimi, grazie a questa persona sono stata davvero molto molto male e tuttora ne sto pagando le conseguenze sulla mia pelle, e ti assicuro che andando ad ammonticchiarsi sulla pila di altri problemi, non ne viene fuori nulla di buono. <3

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  2. Bellissima recensione Ely <3
    Non me l'aspettavo ma questo libro è stata una vera sorpresa, una lettura leggera apparentemente ma che nasconde invece un significato molto più profondo.

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Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!