Buondì a tutti miei carissimi Hearts,
prima di augurarvi buon weekend e lasciarvi alle vostre letture del fine settimana, ho il grandissimo piacere di proporvi un nuovo appuntamento con la rubrica Quattro chiacchiere con Ely e Susy, ovvero la rubrica crossover tra Il Regno dei Libri e I miei magici mondi , grazie alla quale io e la mia carissima ed insostituibile amica Susy intervistiamo un'autrice che entrambe apprezziamo molto.
Se per caso vi foste persi i precedenti due appuntamenti con la nostra rubrica, QUI trovate lo speciale con ospite Clizia Fornasier e QUI quello con Tania Paxia.
Ed ora, ditemi, siete curiosi di scoprire chi sarà l'ospite di oggi che conosceremo meglio in questa intervista che, iniziando qui nel Regno dei Libri, continuerà ne I miei magici mondi? Bene, allora diamo il benvenuto a Mariam Tarkeshi, autrice de Il registratore di sogni ( QUI trovate la mia recensione) con cui ha esordito per Sperling & Kupfer.
1. Cara Mariam il tuo è stato uno degli esordi più interessanti degli ultimi tempi, complimenti ancora ️ Com’è stato vedere il tuo romanzo fra gli scaffali di una libreria? Cosa hai provato? Ricordi le prime parole che ti sono passate per la testa?
Ciao Ely, e grazie! Sono molto contenta che ti sia piaciuto. Non ricordo le prime parole che mi sono passate per la testa, però ti dico una cosa che forse non ti aspetteresti: avere il proprio libro esposto in libreria è un filo imbarazzante. Non so perché ma mi vergogno come una ladra ogni volta che lo cerco tra gli scaffali, tanto che provo in ogni modo a non dare nell’occhio – come se qualcuno se ne accorgesse, poi! Forse ho paura di fare la figura dell’egocentrica.
2. Nonostante la tua giovane età la tua penna è decisamente forte e sa come muoversi senza scadere nei temutissimi cliché, è da molto che scrivi? Quando hai iniziato a farlo con la voglia di pubblicare e portare al mondo le tue storie?
Scrivo praticamente da quando ho imparato a farlo, ovvero dalla prima elementare, ma ho cominciato a scrivere “sul serio” quando avevo sedici anni.
3. Come ti prepari prima di iniziare un nuovo romanzo? Scrivi di getto oppure costruisci le tue trame a tavolino? Quanto tempo ha richiesto la stesura de “Il registratore di sogni”?
Pianifico tutto. Senza una scaletta sono persa. In particolare, con “Il registratore di sogni” sono partita dal concetto base, ovvero il registratore, e poi ho fatto brainstorming con tutte le cose che mi venivano in mente quando ci pensavo. Una volta selezionate le più interessanti ho cominciato a metterle in ordine in modo che almeno somigliassero a una storia, poi ho scritto una scaletta degli avvenimenti in ordine temporale e infine li ho divisi per capitoli. Ma anche scrivendo una scaletta, a volte possono capitare delle sorprese. Una volta che inizio a scrivere, non è detto che io segua la scaletta alla lettera.
4. Se fino ad ora abbiamo parlato della Mariam autrice, chi è la Mariam lettrice e cosa preferisce leggere? Hai un autore preferito? Qualcuno a cui ti ispiri?
I miei autori preferiti sono Kevin Brooks, Stephen King, Chuck Palahniuk, Laurie Halse Anderson, MarjaneSatrapi, Irvine Welsh, Shakespeare, Goethe e Patrick Ness. Ultimamente mi sto innamorando anche di Jay Kristoff. Non mi piace fossilizzarmi su un solo genere, ma ciò che davvero amo leggere sono quei libri che hanno un buon mix di momenti divertenti e momenti drammatici. Mi piace il dramma perché non cerco letture troppo rassicuranti, ma quando un libro è dramma al cento per cento diventa noioso e scontato. Faccio fatica ad affezionarmi ai personaggi e a dispiacermi per loro se non ho neanche un’occasione di ridere insieme a loro, non so se mi spiego.
5. Che rapporto hai con la blogosfera e cosa pensi dei blogger? Pensi che riescano a dare un contributo efficace all’editoria moderna? In cosa potrebbe migliorare la blogosfera? Cosa pensi che potrebbe aiutare i giovani autori?
Una volta avevo un blog in cui parlavo di libri. L’ho tenuto per un po’, ma poi ho deciso di cancellarlo e di spostarmi su Instagram perché scrivere interi articoli richiedeva troppo impegno. Insomma, con Instagram mi trovo meglio perché lo trovo più immediato, anche se devo dire che come fotografa non sono un granché. Tutto questo per dire che per gestire un blog ci vuole un’infinita pazienza, e ammiro molto chi riesce a prendersi un impegno del genere, soprattutto considerando che non ci si guadagna niente. Quello che fate voi – tu e Susy – direi che è perfetto, il modo in cui vi muovete su più piattaforme vi assicura un pubblico più ampio, e in più vi interessate agli autori esordienti come me, che altrimenti non si filerebbe nessuno. Quindi vi ringrazio per il lavoro che state facendo!
Ringraziando Mariam per essere stata con noi, le faccio il più grande in bocca al lupo per i suoi prossimi progetti di cui non vedo l'ora di sapere di più, sarò ovviamente in pole position per promuoverla perchè adoro il suo stile narrativo ed il suo talento di sfuggire ad ogni clichè. Ed adesso andiamo tutti da Susy per leggere la conclusione dell'intervista a Mariam QUI, io intanto vi auguro buon weekend e vi do appuntamento alla prossima settimana.
L'abbraccio più grande del mondo,
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Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!