Rieccomi da voi miei Cuori di Libri,
queste sono giornate davvero intense qui sul blog ma questa settimana non credo abbia precedenti, le librerie si stanno riempiendo di pubblicazioni attesissime e sensazionali, semplicemente imperdibili.
Da ieri trovate in libreria anche LA GUERRA DEI PAPAVERI di R. F. Kuang che arriva in un'edizione impeccabile, confezionata da quella indiscussa garanzia che risponde al nome di MONDADORI - OSCAR VAULT. Mi raccomando di non perdere il nostro Review party!
Titolo: La guerra dei papaveri
Autore: R. F. Kuang
Editore: Mondadori (Oscar Vault)
Serie: The Poppy War #1
Data pubblicazione: 13 Ottobre 2020
Genere: Fantasy
Pagine: 480
Formato: digitale (euro 9,99) cartaceo (euro 22,00)
Orfana, cresciuta in una remota provincia, la giovane Rin ha superato senza battere ciglio il difficile esame per entrare nella più selettiva accademia militare dell'Impero. Per lei significa essere finalmente libera dalla condizione di schiavitù in cui è cresciuta. Ma la aspetta un difficile cammino: dovrà superare le ostilità e i pregiudizi. Ci riuscirà risvegliando il potere dell'antico sciamanesimo, aiutata dai papaveri oppiacei, fino a scoprire di avere un dono potente. Deve solo imparare a usarlo per il giusto scopo.
La serie è composta da:
1. La guerra dei papaveri (The Poppy War)
2.The Dragon Republic (Inedito in Italia)
3. The Burning God (Inedito)
Si ringrazia la Mondadori per l'invio di una copia del romanzo in omaggio
Imperdibile. Ecco descritta questa lettura in una sola parola. Quale altro aggettivo avrei mai potuto usare se non questo? Imperdibile è quello che più calza a pennello, credetemi. Ho iniziato a leggere La guerra dei papaveri immaginando che sarebbe stata una lettura intensa, intrisa di quell'atmosfera nipponica che tanto amo, ma quello che ho effettivamente trovato tra queste pagine è qualcosa di più, qualcosa che ha superato le mie aspettative e di gran lunga.
Rin è la protagonista indiscussa di questa intensa storia. La conosciamo quando è solo una ragazzina. Cresciuta in un ambiente anaffettivo, orfana di guerra proveniente dal basso della società ma anche indomita ed ambiziosa. Rin, rifiutando un matrimonio non desiderato, deciderà di credere in se stessa, riuscendo ad entrare nell'Accademia Militare di Sinegard. Molto badass, non credete? Sì, anche io lo credo.
Rin è una protagonista che ha subito saputo colpirmi per la sua forza interiore, dimostra infatti , nonostante la giovane età, coraggio da vendere, quel coraggio che la porterà a ribellarsi a coloro che l'hanno adottata non già per darle amore bensì per trattarla da serva. Ma no, Rin non è una che si accontenta, è una tipa davvero tosta che si rimbocca le maniche, sa perfettamente di avere delle doti e - cosa ancora più importante - sa benissimo come usarle al meglio.
E così Rin si ritroverà in Accademia, pronta a confrontarsi con un destino che la vita non le aveva riservato ma che Rin da sola ha saputo combattere per poterlo acciuffare, aggrappandovisi con le unghie e con i denti.
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A questo punto credo abbiate già capito che Rin è davvero unica e che costituisca un bel precedente, icona di un genere letterario che amo, paladina di un coraggio che ispira i suoi lettori ma, attenzione, La guerra dei papaveri non si esaurisce nella sua protagonista. Affatto.
La prima parte del romanzo è meno adrenalinica, focalizzata su Rin, sul suo percorso che l'ha portata in Accademia e sui suoi sforzi come membro di questa. La seconda parte del romanzo invece ci avvicina inevitabilmente alla guerra che dal titolo ci aspettiamo. Dalla metà del romanzo in poi il ritmo si fa più frenetico, la storia più oscura ed i suoi confini si allargano a macchia d'olio. Il titolo italiano fa entrare in scena una tematica molto forte presente nel libro, ovvero l'uso di sostanze stupefacenti. Affrontato con grande padronanza, senza cadere in clichè, questo argomento è decisamente centrale nella lettura e, proprio per questa ragione, nonostante l'età dei personaggi protagonisti, penso che questo non sia un romanzo da mettere in mano ai ragazzi più giovani, o almeno non a cuor leggero. Nessuna lettura in realtà la vieterei, s'intende, ma preferirei che mia figlia la affrontasse a tempo debito e comunque con me a fianco con cui confrontarsi. Sono una mamma chioccia? Sì, probabilmente e, anche se la mia Principessa è lontana anni luce dall'età giusta per leggere questo libro, oramai mi approccio sempre da mamma riflettendo su queste cose.
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Pienamente soddisfatta dallo stile narrativo dotato di tutti tratti distintivi che rendono unico lo stile orientale, non mi vergogno di ammettere di essermi sciolta in brodo di giuggiole durante la lettura, conquistata ad ogni pagina da una penna che pennella magistralmente una storia via vi sempre più vivida e perfettamente a fuoco.
Oscuro, pieno di adrenalina e vividamente raccontato, questo romanzo è imperdibile per chi ama la narrativa orientale, il Giappone antico, ma anche l'epic fantasy in generale. Non sarà certo una serie per tutti - l'epic fantasy non lo è mai - ma io che amo questo genere posso dire di avere adorato questo romanzo alla follia, tanto da non vedere l'ora di avere tra le mani il secondo libro della trilogia.
Di certo molte domande sono rimaste in sospeso e la prosa magnetica in cui è scritta questa storia la rende una dipendenza. La guerra dei papaveri vi farà conoscere una protagonista che è una forza della natura, vi parlerà di coraggio, di azione, di impegno, di ostacoli da superare ma anche di oscurità, quella propria di ciascuno di noi, le ombre che a volte ci tentano ed alle quali a volte diciamo sì, per poi pentirci, tornando sui nostri passi quando possibile, oppure no, ritrovandoci ad alzare la testa e continuare a combattere.
E voi siete pronti ad iniziare questa avventura?
L'abbraccio più grande del mondo,
Ciao cara! <3
RispondiEliminaAmmetto di essere particolarmente curiosa per quanto riguarda questa trilogia *^*. Mi ispira davvero troppo *^*. Solo una precisazione però: ci sta che il libro sia più legato alla cultura cinese che non a quella giapponese (lo dico da studentessa di lingua e letteratura giapponese), forse anche perché la stessa autrice è di origine cinese-americana. E' comunque solo una mia supposizione, ci sta che mi sbagli.
Detto questo, grazie per la recensione.
Un bacio! <3