Recensione: "La ricetta del cuore in subbuglio" di Viola Ardone (Review party)

Buondì miei Cuori di Libri,
oggi parliamo dell'intenso LA RICETTA DEL CUORE IN SUBBUGLIO, romanzo di narrativa firmato da VIOLA ARDONE che vi aspetta in libreria per Salani.


Mi raccomando di non perdere nessuna recensione del nostro REVIEW PARTY per farvi un'idea completa della lettura.


Titolo: La ricetta del cuore in subbuglio
Autore: Viola Ardone
Editore: Salani
Serie: Autococonclusivo

Data di pubblicazione: 11/2/21

Genere: Narrativa
Pagine: 320
Formato: digitale (euro 5,99) cartaceo (euro  14,90)

Dafne è architetto, vive a Milano, è sicura di sé e indipendente, e cerca questa cura nelle leggi e nei simboli della matematica, provando a calcolare gli algoritmi delle emozioni. Ma la sua infanzia è rimasta nascosta da qualche parte. Non ha ricordi. Qualcosa si è incastrato in lei. Decide di andare da un'analista che le suggerisce di voltarsi indietro per tornare a cercare quella bambina che da qualche parte si è perduta dentro di lei, di tenerla per mano e di provare ad ascoltare la sua voce... Attraverso il filo dei ricordi, la Dafne adulta ritrova la Dafne bambina, la sua città, Napoli, la sua famiglia. Non sarà facile questo incontro, perché quello che Dafne bambina ha da raccontare è ora commovente e tenero come il dolce della domenica, ora inquietante, come incubi in una camera buia... e sarà proprio laggiù, in un'infanzia che ha i colori, i sapori e i suoni del Sud, che Dafne scopre una ricetta, semplice ed efficace come quelle imparate dalle nonne sedute in cucina nei loro grembiuli conditi di odori e sapori. Una ricetta semplice e speciale per guarire dalla nostra inadeguatezza, per ascoltarsi, capirsi, affrontarsi e, ogni tanto, anche perdonarsi.

Si ringrazia la Ce per l'invio di una copia in omaggio
La ricetta del cuore in subbuglio è un romanzo catartico, una di quelle letture che scava nel profondo e che spiega tutta la sua forza solo se il lettore glielo permette, abbassando ogni difesa e decidendo di mettersi a nudo.

Se non avete voglia di mettervi in discussione questo romanzo non fa per voi ma se, al contrario, così fosse, credo che potreste trovare fra queste pagine una lettura catartica, una lettura preziosa che non dimenticherete.

Una delle particolarità di questo romanzo risiede nell'accurata struttura narrativa. La protagonista della storia è Dafne che conosciamo in due momenti della sua vita, nel passato e nel presente.

Dafne la incontriamo sì da adulta,  sul punto di scoprire se sia in attesa o meno di un figlio non cercato intenzionalmente, ma anche da bambina, proprio nel periodo delicato in cui, da sorella maggiore, stava dando il benvenuto al nuovo fratellino, David.

L'alternanza tra passato e presente è ben delineata dall'autrice, palesata non solo dal cambio del font ma anche dal diverso linguaggio. Narrato dal punto di vista di Dafne, il romanzo dimostra fluidità, l'autrice riesce infatti senza sforzo a cambiare registro, adeguandolo perfettamente alla Dafne piccina ed a quella adulta.

Dafne è una protagonista molto intensa, tutta da scoprire. Non sono subito entrata in connessione con lei e forse per certi versi non ci sono riuscita mai pienamente ma è una protagonista che mi ha intrigata fortemente, non ho mai smesso di volerla conoscere meglio.

Molti sono i rifermenti matematici che troverete snocciolati tra le pagine de La ricetta del cuore in subbuglio perchè Dafne, la nostra protagonista, ha sempre dimostrato di avere fatto della matematica uno stile di vita. Non dovete però temere, qualora non foste avvezzi al linguaggio matematico, di potervi ritrovare disorientati, perchè l'autrice è stata davvero molto brava nel rendere il suo romanzo fruibile a tutti e ve lo dice una che non ha un buon rapporto con la matematica e che ha sempre fatto suo il motto vendittiano per cui "la matematica non sarà mai il mio mestiere".

Dafne oggi è un architetto, vive a Milano e cerca di vivere la sua vita con ordine e precisione, caratteristiche proprie del linguaggio matematico appunto. I sentimenti destabilizzano, non hanno una costante, sono travolgenti, inspiegabili ed in un secondo radono al suolo ogni convinzione, ogni certezza. La matematica al contrario è ordine, è certezza. Se la Dafne piccina e quella adulta sono l'una conseguenza dell'altra, vivono immerse in due location molto diverse, tra Milano e Napoli.

Sarà solo quando la piccina e l'adulta Dafne si intrecceranno nuovamente che la storia sprigionerà tutta la sua forza e potenza, facendoci comprendere il perchè di molte scelte. Tema centrale della lettura come avrete capito sta nel bilanciamento tra sentimento e razionalità. La vita non è fatta solo di bianco e nero, due colori che sì, sono presenti sulla tavolozza del cuore, ma che non sono le uniche tonalità possibili.

E' vero che i sentimenti possano essere pericolosi, che abbiano la forza di un tornado e che possano portarci a visitare luoghi inospitali ma l'emozione è anche ciò che rende speciale la vita, unica, irripetibile, intensa, avvincente, preziosa.

Se avete voglia di riflettere su questa tematica credo che troverete pane per i vostri denti fra le pagine de La ricetta del cuore in subbuglio, un romanzo intenso che tocca una tematica molto profonda, non una lettura per tutti nè per ogni momento ma se la si affronta quando si sente di essere pronti penso che la storia di Dafne possa dare moltissimo.


Mi raccomando come sempre di non perdere le altre recensioni del nostro evento!



L'abbraccio più grande del mondo,

Nessun commento

Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!