Recensione: "Un barattolo di emozioni" di Deborah Marcero

Cari lettori,
concludiamo insieme la settimana libresca parlando di un albo illustrato per bambini che è una vera chicca, non solo per i piccoli lettori ma per tutti coloro che decideranno di accostarvisi in modo sincero.

Parliamo stamattina di UN BARATTOLO DI EMOZIONI di Deborah Marcero, edito da TERRE DI MEZZO.



Titolo: Un barattolo di emozioni
Autore: Deborah Marcero
Editore: Terre di Mezzo
Data pubblicazione: 10.6.22
Genere: Libri illustrati per bambini
Pagine: 34
Formato: digitale (euro 2,99) cartaceo (euro 9,99)

Per chi ha già amato Un barattolo di stelle, il nuovo albo di Deborah Marcero, Un barattolo di emozioni! Questa volta il protagonista è alle prese con la fatica di imparare a dare un nome alle emozioni, saperle esprimere e condividere. Luis ha paura del buio, si arrabbia per una partita andata male, è geloso del suo amico Max, si sente sempre sottosopra! Per risolvere il problema, decide di chiudere in un barattolo ogni emozione, e di nascondere tutto dentro a un ripostiglio. Finché, barattolo dopo barattolo, lo spazio finisce... Età di lettura: da 4 anni..


La serie è composta da:
1. Un barattolo di stelle
2. Un barattolo di emozioni


Gifted by Terre di Mezzo
UN BARATTOLO DI EMOZIONI è un volume illustrato confezionato con amore e dedizione, maestria e cuore. Secondo capitolo dei una serie per bambini, questo albo può comunque essere letto stand alone, visto il messaggio portato che lo rende universale.

Tra queste pagine parliamo di emozioni. Sì.

Non è per nulla facile parlare di emozioni, definirle, dare loro un nome. Molto spesso le emozioni arrivano in flotta, all'improvviso. Le emozioni si accavallano, scuotono, investono. Non è mai cosa facile gestirle ma è estremamente pericoloso averne paura.

Iniziamo dall'emozione più cupa: la paura. La paura è qualcosa di indomabile, lo so, sono io la prima ad avere difficoltà a gestirla. Ma cosa c'è di ancora più devastante della paura? Beh, semplicemente la paura di aver paura, non credete?

Capita spesso che, provata un'emozione, non riusciamo a gestirla, cadendo nell'errore di archiviarla, non affrontandola. Così farà il tenero coniglietto al centro della storia raccontata da UN BARATTOLO DI EMOZIONI. Il piccolo protagonista della storia metterà infatti la sua paura in un barattolo, sigillandola e nascondendola. Sentitosi meglio, o comunque più leggero - perchè è tremendamente più facile nascondere la testa sotto la sabbia piuttosto che affrontare la pura - il coniglietto si ritroverà a fare lo stesso con tutte le altre emozioni. Dalla rabbia alla vergogna, dall'ansia alla frustrazione. Via via il nostro piccolo Luis chiuderà davvero tanti barattoli per poi conservarli in fondo all'armadio il cui spazio però si esaurirà davvero presto. Cosa succederà quando finirà lo spazio a disposizione in fondo all'armadio e i barattoli, cadendo, andranno in frantumi? Beh, un marasma generale. 

Già, perchè un'emozione non vissuta, non gestita, non può scomparire e basta. Se ne sta nascosta al buio forse ma resta lì e, se unita ad altre, potrebbe davvero farsi pericolosa, generando un evento a cascata fino a tirare giù tutto.

UN BARATTOLO DI EMOZIONI è una lettura che, come ho detto, si rivela utilissima a grandi e piccini, perchè non è facile per nessuno gestire le proprie emozioni e ciò vale anche se si è grandi, anzi!

Grazie all'albo della Marcero ho affrontato queste intense tematiche insieme a Principessa che, come sempre fanno i bambini, mi ha offerto ottime argomentazioni, i bambini sono davvero i migliori, non dovremmo mai dimenticarlo questo.

Promuovo quindi a pieni voti questa intensa lettura e la consiglio senza se e senza ma. Molo spesso proprio dai libri prendono il via riflessioni importanti e grazie a questa lettura ho davvero potuto avere l'aggancio per discutere di queste importanti tematiche con mia figlia, ne siamo uscite cresciute entrambe. 

Dare un nome alle proprie emozioni, gestirle e affrontarle ci rendere esseri umani più completi ma, non solo, ci fa vivere meglio, riusciamo più facilmente a ritrovare la rotta verso noi stessi, verso i nostri desideri e così cresciamo, ci miglioriamo, diveniamo esseri umani più consapevoli. Le emozioni ci rendono migliori, non dobbiamo nasconderle, ci rendono unici, ci rendono veri, ci arricchiscono, non dobbiamo vergognarcene mai ma, al contrario, dobbiamo guardarle in faccia, comprenderle, condividerle, dargli un nome, accoglierle, solo così, gestendole, renderanno ancora più prezioso e ricco il nostro cuore.


E voi riuscite sempre a dare voce alle vostre emozioni?



L'abbraccio più grande del mondo,

 

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