Recensione: "Il gatto che voleva salvare i libri" di Sosuke Natsukawa (Review Party)

Buondì miei carissimi Cuori di Libri,
da ieri trovate in libreria un romanzo che non deve assolutamente passare inosservato, perchè racchiude una storia affascinante che non potrete proprio non amare, una storia che parla del potere dei libri.


In una cover davvero carinissima, grazie alla MONDADORI, vi aspetta infatti in libreria IL GATTO CHE VOLEVA SALVARE I LIBRI di Sosuke Natsukawa ed io ho il grande piacere di parlarvene in in occasione del Review party. Curiosi?


Titolo: Il gatto che voleva salvare i libri
Autore: Sosuke Natsukawa
Editore: Mondadori
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 6 Ottobre 2020
Genere: Narrativa
Pagine: 180
Formato: digitale (euro 9,99) cartaceo (euro 18,00)

La libreria Natsuki è un luogo speciale: un negozio polveroso e solitario, dove gli amanti della lettura possono trovare, tra le pagine dei grandi capolavori di tutto il mondo, un'oasi di pace, un rifugio lontano dal frastuono della quotidianità. Quando il proprietario, uomo colto e appassionato, muore improvvisamente, il nipote Rintaro, un ragazzino timido e introverso, eredita la libreria. Il nonno si è preso cura di lui dopo la morte di sua madre e, ora che è scomparso, Rintaro deve imparare a fare a meno della sua saggezza dolce e pacata. La libreria è sull'orlo del fallimento: un'eredità pesante per il ragazzo, anche perché i segnali dal mondo sono piuttosto scoraggianti: poca gente è davvero interessata alla lettura. Un giorno, mentre Rintaro si crogiola malinconico nel ricordo del nonno, entra in libreria un gatto parlante. Nonostante le iniziali perplessità del ragazzino, il gatto lo convince a partire per una missione molto speciale: salvare i libri dalla loro scomparsa. Inizia così la storia di un'amicizia magica: un'avventura che li porterà a percorrere quattro diversi labirinti per risolvere altrettante questioni esistenziali sull'importanza della lettura e sulla forza, infinita e imperscrutabile, dell'amore. Una favola dei nostri tempi, un'ode straordinaria al potere del libro e dell'immaginazione.


Si ringrazia la Mondadori per l'invio di una copia del romanzo in omaggio
Fra le pagine di questo romanzo c'è autentica potenza, lo premetto subito in modo da non poter essere fraintesa in nessun modo. Amando l'Oriente e la sua letteratura so bene che, quando ne inizio a leggere un romanzo, non potrò tenere alzata alcuna difesa, perchè, ogni parola è una lama tagliente che velocemente lacera il foglio e arriva a destinazione per lasciare il suo segno.

L'Oriente da sempre ci insegna che non servono molte parole, orpelli e fronzoli per dare sfogo all'emozione. A cosa servono i giri di parole, in fondo, se non a confondere? L'emozione arriva all'improvviso, ti coglie di sorpresa e si insinua nel cuore senza farti accorgere che stava arrivando per sconvolgerti. Ogni parola è potente, ha un significato immenso, perchè non lasciare che risuoni in tutta la sua potenza? La letteratura orientale è incentrata sulle 7 note musicali, sì, ma vive nel fascino del loro eco.

Pulizia, essenzialità, magia, sono questi i tre aggettivi che attribuirei all'Oriente letterario che amo profondamente, ingredienti che ho trovato risplendere in Il gatto che voleva salvare i libri di Sosuke Natsukawa.

In 180 pagine Sosuke Natsukawa sa bene come creare la sua magia, affascinando da subito il lettore che, avvinto, non può staccare gli occhi dalle pagine, inebriato da una potente magia. Chiunque ami i libri si ritroverà affascinato da questa storia che non lesina di porre interrogativi e provare il lettore in una serie di riflessioni interessanti.

Andiamo per gradi però. Il protagonista della storia è Rintaro, un ragazzo solitario che conosciamo in un momento tragico della sua vita. Rintaro ha sempre vissuto da solo con il nonno, oggi però si ritrova solo al mondo. Dopo l'improvvisa morte del nonno, Rintaro infatti è costretto a trasferirsi, lasciando la casa che ha da sempre diviso con il nonno ma anche la libreria di famiglia che l'anziano, con amore e dedizione, gestiva da sempre. Il ragazzo ama i libri profondamente, ne legge tanti e negli anni i libri sono diventati sempre più amici e rifugio per lui. Il nonno amava teneramente ogni romanzo, lo leggeva e lo rileggeva, lo curava e lo rispettava come un amico in carne ed ossa e da lui Rintaro ha ereditato l'amore per ogni volume.

Sarà proprio mentre Rintaro si troverà da solo dietro il bancone della libreria che busserà alla porta qualcuno che cambierà inaspettatamente il suo destino. Chi sarà? Ehm, un gatto in realtà. Esattamente. Sorpresi? Ma dai e perchè?! Il gatto in questione - dotato di una bella parlantina, sì - coinvolgerà Rintaro in un'avventura che lo condurrà nel cuore della sua stessa libreria, attraverso un labirinto di libri, perchè ci sono dei volumi da aiutare, anzi, addirittura da salvare.

Non starò qui ad aggiungere dettagli che invece vorrei scopriste da soli durante la lettura, mi preme invece accennare qualche spunto di riflessione a cui mi ha portata l'avventura di Rintaro.

L'amore per i libri non deve essere confuso con la voglia di essere rispettato quale sonno bibliofilo. L'amore per i libri ed il collezionismo non vanno mai confusi. Amare i libri è ben diverso dal desiderio di volerli possedere e collezionare, non siete d'accordo? Chi ama un libro se ne prende cura, sì, ma lo vive anche, instaura un legame profondo con esso, vi trasferisce una parte della propria anima. Attenzione, con questo non vi sto dicendo che dovete per forza sottolinearlo un libro per dire di amarlo davvero, me ne guarderei bene, vi sto semplicemente dicendo che chi ama un libro non ha paura di accarezzarlo,  sfiorarlo,  annusarlo,  viverlo. Il collezionista maneggia con i guanti i libri, li compra per metterli in una teca solo per far sfoggio della cultura accumulata, non li compra primariamente per viverli ma per altri motivi.  Ecco, Rintaro questo lo dirà con le parole giuste, ponendo i suoi lettori nella prospettiva di interrogarsi, provandosi nella riflessione.

Ho avvertito un fortissimo entusiasmo leggendo l'accorato appello di Rintaro in cui mi sono perfettamente rivista, ricordando di quando, da ragazzina, per un periodo abbastanza lungo di tempo mi sono ritrovata a dormire con un romanzo sotto al cuscino. Sempre la stesso, sì. Ora non vi dirò di quale libro si trattasse, anche se forse alcuni di voi che mi seguono lo avranno capito, non è però questo l'importante. Il punto è che ero così presa da quel romanzo tanto che, sebbene leggessi anche altri libri naturalmente, la sera mi ritrovano a rileggerne alcune pagine, come se quel romanzo avesse da dirmi ancora dell'altro, qualcosa che avevo bisogno di sentire ancora ed ancora. E così mi addormentavo con quel volume sotto al cuscino e non mi vergogno di ammettere che ancora oggi tengo quella copia nel cassetto del mio comodino, non riesco a spostarla. Amare i libri significa questo a mio modo di vedere, instaurare un legame, un rapporto con essi, donarsi e prendere qualcosa da ogni romanzo, legarsi a doppio filo con ogni volume, tanto che, se qualcun altro si ritrovasse un giorno a leggere quella stessa copia, ritroverebbe anche un pezzo di me in quel romanzo. Una magia inaspettata? La magia dei libri amati e vissuti dai loro lettori  naturalmente.

E sul rileggere più volte lo stesso romanzo che ne pensate? Vi capita mai? A me sì, a volte ne sento il bisogno e quando succede è sempre per un ottimo motivo, perchè riesco a trovare nuovi messaggi in quel romanzo, accorgendomi di qualcosa che mi era sfuggito durante la prima lettura, qualcosa che allora forse non mi aveva colpita, parole che invece proprio adesso sono diventate preziose, necessarie.

Il gatto che voleva salvare i libri come potete a questo punto facilmente intuire è una lettura imprescindibile per chi ama davvero i libri, per chi li vive senza riserve, fra queste pagine troverete molto da amare, parole in cui riconoscervi ed altrettanti spunti su cui riflettere.

Scritto nel classico stile orientale, pulito, immediato, magico, libero da orpelli e sovrastrutture, questo romanzo tocca le corde del cuore di coloro che amano davvero i libri e diventa subito indimenticabile.


Questa volta come non mai mi piacerebbe davvero moltissimo che mi diceste cosa ne pensate delle tematiche di cui abbiamo parlato, vi aspetto quindi e nel frattempo mi raccomando di non perderele le altre recensioni del nostro evento!



L'abbraccio più grande del mondo,

1 commento

  1. Io ti dico che una volta all'anno rileggo orgoglio e pregiudizio è più forte di me! Ti capisco benissimo e questo romanzo lo trovo perfetto =)

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Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!