Recensione: "La principessa che voleva amare Narciso" di Maria Chiara Gritti (Review Party)

Buondì Cuori di Libri,
diamo inizio alla settimana libresca parlando di una interessantissima nuova pubblicazione: LA PRINCIPESSA CHE VOLEVA AMARE NARCISO a firma della psicoterapeuta Maria Chiara gritti, edizioni SONZOGNO.




Titolo: La principessa che voleva amare Narciso
Autore: Maria Chiara Gritti
Editore: Sonzogno
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 4.11.21
Genere: Psicologia
Pagine: 176
Formato: digitale (euro 9,99) cartaceo (euro 15,00)

Una mattina d’estate, in un antico e bellissimo regno nasce la generosa principessa Febe, colei che dona luce. O almeno, questo è ciò che crede di dover fare, perché crescendo impara a dedicarsi solo agli altri e a renderli felici riempiendoli di affetto e calore. Quando incontra Flavio, il principe Narciso, se ne innamora al primo sguardo e crede di aver finalmente trovato la persona giusta. Ma il ragazzo nasconde un segreto: educato per diventare un perfetto principe azzurro, non può rivelare a nessuno le proprie debolezze e deve sempre mostrarsi impeccabile. Più Febe si avvicina, più lui si sente minacciato; più Flavio si allontana, più lei fa di tutto per tentare di salvarlo. La complessità dei loro sentimenti li porta a perdersi in un labirinto emotivo senza uscita, che li tiene dolorosamente legati e distanti, finché Vera non insegnerà loro a guardarsi dentro per ritrovare la strada... Attraverso questa suggestiva favola metaforica, la psicoterapeuta Maria Chiara Gritti svela con sensibilità i meccanismi e le cause profonde della dipendenza affettiva e del narcisismo patologico, tracciando un percorso liberatorio verso la conoscenza di sé. Perché solo scoprendosi si può raggiungere la consapevolezza necessaria ad amare e farsi amare pienamente.

Si ringrazia la Ce per l'invio di una copia in omaggio




LA PRINCIPESSA CHE VOLEVA AMARE NARCISO non è un vero e proprio romanzo, nè un mero manuale di psicologia, è qualcosa di più.

La psicologa e psicoterapeuta Maria Chiara Gritti riversa in LA PRINCIPESSA CHE VOLEVA AMARE NARCISO tutta la sua professionalità e, con maestria, racconta la storia di Febe e Flavio.

La storia, come molto spesso accade, non inizia con Febe e Flavio ma molto prima di loro stessi, sta infatti nel background di ciascuno il codice che serve per chiarire se stessi.

Se Febe oggi è una giovane donna che tende a cercare disperatamente di salvare tutti coloro di cui si innamora lo deve alla storia della sua vita, alle relazioni fondamentali che in realtà segnano ciascuno di noi, quelle con i genitori.

Pennellata dopo pennellata l'Autrice costruisce emozionalmente i suoi personaggi, partendo da quella piccola fiammella che riscalda il cuore di ciascuno, i ricordi d'infanzia.

Molto spesso le nostre debolezze sono radicate nel profondo, intrecciate al nostro passato dove rimangono ferme, finendo per condizionare il futuro. Emozionalmente l'Autrice non solo racconta una storia d'amore, facendolo nei toni della favola, ma svela i meccanismi che muovono i fili dei nostri sentimenti prima e delle nostre decisioni poi.

L'amore raccontato tra queste pagine non è un amore perfetto ma è un sentimento su cui si decide di lavorare. La coppia formata da Febe e Flavio non è certo perfetta, forse non potrebbe essere considerata universalmente la meglio assortita, il problema di base però sta a a monte, nel background di ciascuno dei due. Sarà quando entrambi avranno il coraggio di guardarsi dentro che il loro amore avrà davvero una chance.

Se Febe è la principessa votata ad diventare salvatrice, Flavio è il principe che è stato educato per essere tale, colui che non viene mai salvato perchè non ne ha di bisogno. L'unione tra Febe e Flavio rischia di portare al collasso entrambi e sarà solo quando tutti e due capiranno di doversi guardare dentro, affidandosi alla terapia, che comprenderanno il perchè di certi sentimenti e conseguenti scelte che hanno sempre fatto senza sapere perchè.

Non penso sia giusto accostarsi a LA PRINCIPESSA CHE VOLEVA AMARE NARCISO aspettandosi di trovare un romanzo ad attenderci, allo stesso modo per questo non mi sembra giusto parlare di stile, ritmo, trama e di tutto ciò che mi salta all'occhio quando leggo un romanzo, perchè appunto questo non lo è e non vuole esserlo. L'Autrice costruisce la storia e porta avanti la sua narrazione in funzione del messaggio, se ha da limare, approfondire, ripetere, lo fa senza problemi, al solo scopo di arrivare dove deve, dove è giusto arrivare per spiegare, per guarire.


Se volete affrontare, guidati da una penna forte e competente, il tema della dipendenza affettiva, percorrendo un sentiero interiore che porta alla conoscenza di sè, il tutto grazie ad una narrazione mai pedante, credo che LA PRINCIPESSA CHE VOLEVA AMARE  NARCISO faccia al caso vostro, proprio il suo essere improntato al modello della fiaba lo rende perfetto e performante per una vasta fetta di lettori, dai giovani ai meno giovani, figli o genitori che siano.





L'abbraccio più grande del mondo,

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