Recensione: "AAron X" di Øvreas Hakon

Buondì a tutti miei carissimi Hearts,
la giornata di oggi qui sul blog è tutta dedicata alla letteratura per bambini/ragazzi, vi parlo infatti di AAron X, scritto da Øvreas Hakon ed edito dalla Giunti.
AAron X  è un libriccino piccino picciò ma, credetemi, fra queste pagine l'autore mette molta carne al fuoco. Molte sono le tematiche affrontate, dal bullismo alla perdita, tematiche che rendono questo libro idoneo a mio avviso dai 7/8 anni in sù, non ho dubbi che la storia di AAron X abbia molto da dire sia ai piccoli che ai grandi lettori.


Titolo: AAron X
Autore: Øvreas Hakon
Editore: Giunti
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 5 Febbraio 2020
Genere: Libri per bambini
Pagine: 144
Formato: digitale (euro 7,99) cartaceo (euro 12,00)
Nuovo nel quartiere e perseguitato dai bulli, Aaron non ha vita facile. Quando poi suo nonno muore, mentre tutti gli adulti sono impegnati a risolvere le pratiche di rito, il ragazzo si trova smarrito, incapace di comprendere ed elaborare la perdita. Ma una notte buia, dopo aver visto un film di supereroi, il ragazzo ha un'idea...

Si ringrazia la Giunti per l'invio di una copia del romanzo in omaggio
Come potrete immaginare da mamma sono molto attenta alle letture per l'infanzia, adoro da sempre la letteratura per ragazzi ma, da quando ho con me la mia Principessa, sto ancora più attenta a ciò che le inizio a proporre. Quando ho letto la trama di AAron X ho desiderato subito leggerlo, proprio perchè l'autore prometteva di parlare di molte tematiche su cui lavorare. 

I libri non vanno certo dati in mano ai bambini senza una bussola, non vi pare? Da piccola parlavo sempre delle letture che facevo, sia con i miei genitori che con le mie zie. Ed ecco che quindi quando dalla trama di Aaron X mi sono accorta che il piccolo protagonista della storia si sarebbe fronteggiato con temi come il bullismo e la perdita non ho avuto dubbi.

A lettura conclusa (si tratta di un libriccino di un centinaio di pagine, ricco di illustrazioni dai tratti  simil fumettistici) posso dire che l'autore ha davvero messo molta carne al fuoco, immedesimandosi perfettamente nelle emozioni del suo piccolo protagonista e non forzando la mano, cosa che invece avrebbe reso meno autentica la lettura.

Quando conosciamo Aaron, la sua famiglia si è da poco trasferita in periferia per stare vicino al nonno malato che purtroppo, nel giro di soli pochi mesi, morirà. Si tratterà per Aaron del primo vero lutto e così, pieno di dubbi, questo piccolino si troverà a dover affrontare questo grande trauma per la prima volta, capendo solo a metà quello che sta succedendo intorno a lui. 

Ecco, una cosa che dovete subito tenere presente è che Aaron non ama palesare le sue domande ma finge di sapere tutto come se, invece di un bambino, fosse un adulto navigato. Aaron annuirà per esempio senza conoscere il significato di alcuni termini che invece poi userà a modo proprio, solo per non mostrare di avere delle domande. Purtroppo i genitori di Aaron, prostrati dal dolore della perdita, non presteranno la giusta attenzione al bambino, fuorviati certo anche dal comportamento di Aaron, però, diciamocelo, qualche tentativo in più sarebbe stato bello vederlo da parte dei genitori, questo aspetto mi ha decisamente fatto riflettere da genitore, perchè non si può mai perdere un colpo, neanche se si sta soffrendo per la perdita di una persona cara.

Aaron non solo dovrà comprendere da solo cosa è realmente successo, cosa significa che un nostro caro sia morto, oltre che naturalmente anche tutti rituali religiosi (e non ) che ne conseguono. E così Aaron elaborerà il lutto a modo proprio, tenerissime sono le conversazioni notturne con il nonno, conversazioni che certamente si svolgono solo nella testa del bambino ma che non per questo risultano meno autentiche tanto da farmi commuovere.

Non è facile di certo elaborare il primo vero lutto in famiglia e contemporaneamente fronteggiare atti di bullismo ma questo purtroppo è proprio ciò che si ritroverà a dover fare Aaron, il quale però reagirà a modo proprio. Anche in questo caso Aaron non coinvolgerà i genitori, decidendo di affrontare la cosa da sè, non chiedendo supporto a nessuno, anzi agendo di propria iniziativa. Sì, se ve lo steste domandando, quella di Aaron sarà una vera e propria vendetta, perchè, mascherato da Supereroe, diventando cioè Aaron X (la X a seguire il suo nome è un fanciullesco tentativo di depistaggio dalla sua vera identità) , il nostro piccolo protagonista entrerà in azione dipingendo di marrone la bicicletta di uno dei bulli. La  vendetta solitaria assumerà però dimensioni più grandi quando due amici di Aaron, Neri e Luisa, si aggiungeranno al team, scegliendo dei propri colori distintivi con cui dipingere le biciclette degli altri bulli.

La vicenda delle bici ridipinte farà subito scalpore, che succederà a questo team di baby supereroi dovrete scoprirlo voi stessi. Io posso dire di aver apprezzato come l'autore abbia affrontato la tematica del lutto e della perdita, l'addio al nonno viene descritto davvero molto bene ed in modo autentico, vissuto proprio come farebbe un bambino reale. Anche il rapporto di amicizia tra Aaron, Neri e Luisa è bello, questi ragazzini si uniscono per fare fronte compatto contro i bulli del vicinato, trovando il coraggio di reagire e di non soccombere alla paura. Le figure che ho invece meno apprezzato sono quelle degli adulti che compaiono in questa storia, tutti ad esclusione del nonno s'intende,  anche se chiaramente le sue parole sono filtrate dallo stesso Aaron come avrete immaginato. Gli adulti che compaiono in questa storia sono solo all'apparenza di supporto, si bevono troppo facilmente le storie che i ragazzini propinano loro e potrebbero fare di sicuro un passo in più per cercare di essere guide per i propri  figli, ritrovandosi invece a dare troppe cose per scontate.

I bambini hanno bisogno di sapere che possono sempre contare sui propri genitori, hanno bisogno di esempi presenti ed attenti e di alleati, non devono avere problemi a sentire di poter contare su di loro, perchè a volte la visione di un adulto è fondamentale. Aaron e i suoi amici non considereranno adeguati evidentemente gli adulti che hanno accanto, decidendo di vendicarsi da soli dei torti subiti. Bene quindi il trio di baby supereroi perchè non soggiacerà alla paura e reagirà ai bulli ma non benissimo insomma i genitori che escono sconfitti dal paragone.



E voi che ne pensate Hearts? Siete interessati ai temi trattati da questa lettura? Avete da consigliarmi letture per l'infanzia a tema? Avete letto/leggerete Aaron X?


L'abbraccio più grande del mondo,

1 commento

  1. Appare come una storia tenera, che affronta la tematica della perdita in maniera seria ma adeguata ad un bimbo! ♥

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Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!