Recensione: " Da qualche parte starò fermo ad aspettare te" di Lorenza Stroppa - Review Party

Buondì carissimi miei Cuori Librosi,
il Febbraio 2020 continua a regalarci letture intense che lasciano il segno. Già, nel nome dell'amore più vero ed autentico, le Case Editrici questo mese si stanno davvero superando, regalandoci storie ad altissimo impatto emotivo, storie che visceralmente ti prendono dal profondo, nascendo dalle macerie per riportare vita e luce in due anime che  prima di allora faticavano a vivere.


♥️ Grafica a cura del blog I miei magici mondi ♥️

Da qualche parte starò fermo ad aspettare te di Lorenza Stroppa è stata una lettura che non ha lasciato scampo, una di quelle che non puoi centellinare e che ti investe con tutta la sua forza, tanto che non puoi metterla giù, non te la senti, lo devi ai due protagonisti ed ovviamente alla grande penna che l'ha scritta. Il mio consiglio, ve lo dico subito, è quello di non perdervi questa intensa storia e , per saperne di più, stamattina va quindi online il nostro Review Party, mi raccomando, veniteci tutte a trovare sui blog partecipanti all'evento!


Titolo: Da qualche parte starò fermo ad aspettare te
Autore: Lorenza Stroppa
Editore: Mondadori
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 11 Febbraio 2020
Genere: Narrativa
Pagine: 288
Formato: digitale (euro 9,99) cartaceo (euro 18,00)
Diego non è un tipo da traguardi convenzionali, non cerca certezze, tantomeno relazioni stabili. Vicino ai quarant'anni, vive insieme alla gatta Mercedes in una mansarda vista laguna a Venezia e colleziona avventure senza troppi pensieri. La sua grande passione da sempre sono i libri e le parole, e ne ha anche fatto una professione: lavora come editor in una casa editrice. Per questo quando un giorno, mentre sta facendo la spesa al supermercato, trova per terra un'agenda, non può che rimanere colpito da ciò che vi è scritto. L'agenda appartiene a una certa Giulia Moro, che vi ha appuntato una singolare "to do list", una lista di cose da fare che a un certo punto si interrompe misteriosamente. Incuriosito, Diego si mette sulle tracce di Giulia, pittrice di talento ma tormentata da un dolore che le impedisce di utilizzare il rosso - il colore del sangue, del fuoco, del cuore - nei suoi quadri. Diego si fa trovare, apparentemente per caso, nei luoghi indicati nell'agenda di Giulia: quando i due si parlano per la prima volta, tra loro scatta un'immediata attrazione. Ma Diego pensa di essere troppo inaffidabile per riuscire ad amare, e per Giulia l'amore non rientra affatto nella sua "to do list"... Lorenza Stroppa, qui al suo esordio con Mondadori, attraverso le voci alternate dei due personaggi ci conduce nei vicoli e nelle strade fatte d'acqua di una Venezia intrigante e luminosa, lontanissima dai cliché turistici, e delinea una mappa non solo geografica ma sentimentale: riusciranno parole e colori a trovare il linguaggio dell'amore?


Si ringrazia la Mondadori per l'invio di una copia del romanzo in omaggio

Da qualche parte starò fermo ad aspettare te racchiude una storia intensa, una storia autentica e vera, una di quelle storie che ti entra sottopelle, che riesci a comprendere perchè non è lontana dalla vita vera.

Attraverso il sempre efficace (a mio modo di vedere) strumento del punto di vista alternato, la Stroppa dà voce ad entrambi i protagonisti della storia, Diego e Giulia, che quindi abbiamo modo di conoscere subito in modo diretto. Diego è un editor, lavora a stretto contatto con le parole che per lui, come immaginerete, sono molto importanti. Diego non è un ragazzo facile da conoscere perchè le parole che lui reputa tanto importanti non le usa per farsi conoscere dal prossimo, quanto invece per trincerarsi dentro se stesso, dietro quell'immagine che lui vuole trasmettere al mondo esterno, a tal punto che Diego non ha una storia fissa ed il rapporto con i suoi familiari più stretti è sfuggente, come se non volesse aprirsi e mettere radici, come se fuggisse l'amore. 

Quando conosciamo Giulia non abbiamo la minima idea del dolore che questa donna porti dentro, facciamo la sua conoscenza mentre è intenta ad andare ad una lezione di body painting, mentre guarda in faccia la vita, la sfida e, facendolo, sfida anche se stessa per depennare una delle voci della sua lista di cose da fare prima di ... Esattamente, avete capito.

Diego e Giulia si incontreranno per caso, quando Giulia perderà la sua agenda e Diego la ritroverà. Inizierà quindi una ricerca che pian piano incuriosirà Diego e che lo spingerà a conoscere Giulia di persona, rimanendone subito affascinato. I due infatti hanno così tanti punti in comune, si incontreranno in una libreria, una delle più antiche di Venezia ma da lì in poi le cose prenderanno una piega inaspettata perchè entrambi getteranno scompiglio nelle certezze dell'altro.

Pian piano Diego e Giulia entreranno sempre più l'uno nella vita dell'altro ma, allo stesso tempo, comprenderanno molto anche della propria vita, provando emozioni che sembravano sepolte insieme ai loro stessi cuori ma basterà questo a far tornare a galla il vero Diego ed a ridare i battiti al cuore di Giulia?

Come vi dicevo quando vi ho presentato Diego, questo giovane uomo non è certo incline al sentimento, non cerca una relazione stabile e non riesce ad aprirsi, dovrà fare davvero un duro lavoro dentro di sè per comprenderne il motivo e per cercare di aprirsi a Giulia. La sua evoluzione capitolo dopo capitolo è stata davvero sorprendente ed allo stesso tempo realistica, inutile dire che per me Diego ha brillato dalla prima all'ultima pagina, reputandolo davvero un ottimo protagonista, uno dei più autentici degli ultimi tempi.

Giulia è un'artista, una pittrice che non usa più da tempo il colore rosso, ovvero il colore del sangue ma anche della vita. Nell'anima di Giulia come non c'è spazio per il rosso non ce ne è neanche per la vita, lei sopravvive, non vive più. Già, non lo fa da anni, ovvero da quando il lutto più grande che la vita possa portarti a dover affrontare ti annienta. Se all'inizio Giulia è un'anima che dice addio al mondo, l'incontro con Diego potrebbe portarla a rialzare la testa dalla sabbia in cui l'ha infossata ma non sarà certo facile, perchè la vita chiede tempo e le imprese più eroiche non possono essere compiute dall'oggi al domani.

Dopo Diego e Giulia, Venezia è la terza grande protagonista di Da qualche parte starò fermo ad aspettare te, che dire se non che ho adorato l'ambientazione descritta dalla Stroppa? Il alcuni momenti mi è persino sembrato di distinguere tra le pagine il profumo della laguna. quell'inconfondibile brezza che chi ama Venezia non dimenticherà mai. Certo, come l'autrice stessa ammette nella nota finale al romanzo, qualche licenza se l'è concessa nel parlare di Venezia ma ciò che trapela è un autentico amore per la Laguna e per la città che per quanto mi riguarda è la più magica del mondo intero.

Scritto in una prosa lineare ed avvolgente,  Da qualche parte starò fermo ad aspettare te cattura immediatamente il lettore in anima e cuore, non lasciandolo andare se non dopo aver voltato l'ultima pagina. L'epilogo che vi troverete di fronte non sarà facile da digerire, così come d'altronde non lo è tutta la lettura, ma, credetemi, lo reputerete il più autentico e giusto, io l'ho apprezzato perchè è vero, anche se naturalmente la parte romantica di me ha immaginato delle pagine mai scritte che danno pace ai due protagonisti che ha così tanto amato.

Se avete voglia di emozioni forti, di una storia che vi coinvolgerà dalla prima all'ultima pagina (e oltre). una storia ben scritta, emotivamente d'impatto e costruita realisticamente, penso che l'esordio in Mondadori della Stroppa non possiate proprio perdervelo, vi parlerà della paura di aprirsi alla vita, del coraggio che ci vuole nel dire addio ma anche di quello che è necessario per continuare a vivere, perchè a volte non è possibile riuscirci subito, la vita non richiede solo coraggio ma anche tempo.
Lorenza Stroppa è di Pordenone, dove vive insieme al marito, i due figli e un cane un po' storto. Le piace litigare con il vento, accarezzare le parole, indagare le ombre e immergersi nei colori. Lavora come editor in una casa editrice veneta, tiene corsi di editoria e di scrittura e occasionalmente traduce libri. Ha pubblicato con Sperling&Kupfer la trilogia Dark Heaven, scritta a quattro mani con Flavia Pecorari, e nel 2017 il romanzo La città portata dalle acque per Bottega Errante.



E voi leggerete/state già leggendo il romanzo? Fatemi sapere, vi aspetto nei commenti e come sempre vi invito a non perdere nessuna delle nostre recensioni.


L'abbraccio più grande del mondo,

1 commento

Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!