Recensione: "Il taccuino delle cose non dette" di Clare Pooley (Review Party)

Buondì miei carissimi Cuori Librosi,
questo mercoledì dal sapore di lunedì sarà pieno di novità sul blog, a stretto giro infatti andranno online ben due recensioni in anteprima, se siete lettori di Narrativa quindi non dovete far altro che rimanere connessi.

La prima proposta di oggi è Il taccuino delle cose non dette di Clare Pooley che arriva in libreria giusto stamattina grazie alla Mondadori.



Si tratta - ve lo anticipo - di un autentico gioiellino che ha saputo emozionarmi partendo da un'idea semplice quanto magica: un taccuino che viaggia per il mondo, scritto a più mani da persone che all'inizio non si conoscono ma che hanno in comune qualcosa di estremamente importante: la loro vita non è perfetta come vogliono far credere. Curiosi? Bene, allora non potete assolutamente perdervi nessuna delle nostre recensioni!


Titolo: Il taccuino delle cose non dette
Autore: Clare Pooley
Editore: Mondadori
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 3 Giugno 2020
Genere: Narrativa
Pagine: 360
Formato: digitale (euro 9,99) cartaceo (euro 18,00)
Sei sconosciuti con una cosa in comune: la loro vita non è così perfetta come vogliono far credere... Uno di questi è Julian, un artista eccentrico che da qualche tempo è precipitato in una profonda solitudine. Nell'accogliente caffè di Londra dove si rifugia nei momenti peggiori, decide di affidare la sua storia alle pagine di un taccuino verde che abbandona incurante su un tavolino. Mai più pensa che Monica, la giovane proprietaria del bar, lo legga e ne rimanga sconvolta. O che il suo piccolo atto di onestà possa avere un impatto così dirompente sulle vite di altre cinque persone che leggeranno il quaderno, portando con sé cambiamenti, amicizie, nuovi amori e, soprattutto, perdono. "Il taccuino delle cose non dette" è un romanzo sul coraggio di mostrarsi agli altri per quello che si è e scoprire che non fa paura; anzi, che essere autentici assomiglia moltissimo a essere felici.


Si ringrazia la Mondadori per l'invio di una copia del romanzo in omaggio
Il taccuino delle cose non dette mi ha parlato molto più di quanto avessi mai potuto immaginare, riuscendo a colpirmi intimamente. Posto che - grazie al cielo - visto che leggiamo non abbiamo grossi problemi alla vista che un paio di occhiali non possano risolvere, è chiaro che la coloratissima cover abbia giocato un ruolo importante nella mia determinazione iniziale  a leggere il romanzo della Pooley. Sono una fashion victim librosa e una bella cover mi ammalia sempre. Le belle sorprese avvengono quando, una volta iniziato il romanzo, la cover passi in secondo piano e ci si ritrova ad apprezzare la storia che viene raccontata di pagina in pagina, considerandola ben più di pregio della cover stessa che, pur rimanendo bellissima, cede il passo di fronte ad una storia da vivere e sentire sotto pelle.

E' questo che vi capiterà quando prenderete tra le mani Il taccuino delle cose non dette, prima sarete vittime del fascino della bellissima cover e poi, una volta iniziata la lettura, non riuscirete assolutamente a metterlo giù.

Clare Poley ha dato voce a sei personaggi apparentemente scollegati l'uno dall'altro ma che hanno una caratteristica in comune: le loro vite non sono così perfette come vogliono far credere al mondo.

Diciamocelo chiaramente e senza giri di parole: quante volte ci limitiamo a postare sui social le foto migliori scartando quelle che possono mostrare una quotidianità meno patinata di quello che vorremmo? O invece quante volte abbiamo risposto un "alla grande" al vicino che ci domandava "come va?", quando invece avremmo dovuto dire "bah, non benissimo" se costretti alla sincerità? Tante, personalmente tante. Via via però le cose non dette assumono l'aspetto di un pachiderma in una cristalleria e rischiano di mandare all'aria tutto.

Julian è il protagonista principale de Il taccuino delle cose non dette. Anziano pittore che un tempo aveva il mondo dell'arte ai suoi piedi, oggi Julian vive un periodo di estrema solitudine dopo aver dovuto dire addio alla moglie che non sempre aveva valorizzato. Da qui l'eccentrica idea di mettere nero su bianco la sua storia, affidandola ad un taccuino verde che Julian abbandonerà sul tavolino di un bar, taccuino che sarà recuperato da Monica, proprietaria del bar in questione che, leggendolo avidamente, deciderà non solo di continuare la scrittura ma di cercare lo stesso autore misterioso.

Da qui in poi la vita del taccuino e la determinazione di Monica porteranno ad incontrarsi le vite dei sei protagonisti di questa storia, nessuno di loro può al momento dire di essere davvero felice, ognuno è ad un bivio della propria esistenza, celato dietro le apparenze, incapace di mostrarsi davvero al mondo per paura del confronto.

Julian è un uomo solo ma non è il vecchietto triste e metodico che potreste star immaginando, lui che in passato è stato così famoso, ha vissuto da protagonista nella società, attorniato da modelle e feste che spesso hanno causato problemi con la moglie. Oggi Julian ha ancora sete di vita ma è bloccato nel ricordo ed anche nel rimorso.

Monica è una delle protagoniste con cui sono entrata più in connessione. Una volta Monica era un avvocato della City, rampante e determinata ad ottenere successo, lavorata mille mila ore al giorno e per lei non esisteva altro. Oggi Monica, dopo aver preso l'unica decisione impulsiva della sua vita, è la proprietaria del Caffè dove Julian deciderà di lasciare il suo taccuino verde e sarà grazie alla determinazione di Monica che il destino accelererà il suo corso. Riuscendo a porre un freno alla sete di carriera, Monica è stata talmente forte da capire che stava perdendo la gioia di vivere perchè il lavoro non rende una vita piena, può renderla agiata, sì, ma non sempre piena, per quello deve esserci altro, come gli affetti  ma soprattutto il trarre felicità da ciò che si fa, sentirsi insomma appagati, riflettendo sullo specchio l'immagine di sè che si vuole riflettere.

Monica non è una donna che prende decisioni avventate o improvvise, questo lo comprendo bene, sono davvero pochissime le decisioni che ho preso in corsa, lei deve ordinare le idee, fare una lista e poi decidere, non si lascia travolgere e per questo a volte può apparire eccessivamente controllata. Oggi Monica ha sì preso una decisione importante che l'ha resa felice ma sente altresì ticchettare l'orologio biologico, innamorarsi davvero però non prevede l'utilizzo di nessun paracadute, ecco il problema, perchè la scelta di stravolgere il proprio lavoro prevedeva la fiducia in sè stessa, innamorarsi necessita averne in un'altra persona.

Insieme a Monica e Julian abbiamo poi il tenero Benji, il giovane Riley ed il tormentato Hazard che conosciamo quando prende la solenne decisione di riprendere in mano la sua vita, disintossicandosi dalla sua dipendenza, argomento questo affrontato in modo molto personale dall'autrice che è una di coloro che sono riusciti ad uscire dal tunnel oscuro dell'alcolismo, come racconta la stessa Clare nella postfazione al romanzo che vi consiglio di non saltare naturalmente.

E poi c'è Alice, la neomamma. Potrei parlare per ore dell'argomento. Non è facile essere mamma, non lo è soprattutto la prima volta perchè non sei preparata, nessuno potrà mai esserlo davvero. Un neonato è la fonte d'amore più grande al mondo ma comporta lo stravolgimento totale della donna stessa e della coppia. Le esigenze del bambino vengono naturalmente al primo posto ma la stanchezza fisica, l'abnegazione in cui cade la madre all'inizio, beh, possono comportare una frattura nella famiglia se il marito non riesce ad essere di supporto. Alice commetterà il grosso sbaglio di volersi mostrare perfetta a tutti i costi, provando di avere la vita patinata delle riviste, un matrimonio armonioso, un aspetto top ed una vita in ordine ma la verità è ben diversa. Quando hai appena partorito non ti entra nessuno dei vestiti di prima, dormi tre re a notte con la luce accesa e la paura che il bambino pianga e tu non lo senta. La casa è un delirio, le lavatrici non si contano, non riesci a mangiare con una mano sola perchè con l'altra culli il bebè, la doccia puoi farla solo se c'è qualcun'altro che guarda il bambino e quindi non sei neanche libera di lavarti quando vuoi, solo che però, nella disperazione, guardi quel visino e capisci che è quello il volto dell'amore e con lui non potresti mai prendertela. Se però il marito non capisce i tuoi sforzi e dice di essere stanco per essere stato al lavoro, ah, è lì che la mamma scoppia e pure il matrimonio se non si sta attenti.

Alice dovrà imparare a mostrare le proprie fragilità ed a chiedere aiuto,dovrà capire che una vita da copertina non è sempre la soluzione migliore e che non si deve nascondere ciò che si prova al mondo, men che meno a se stessa o al proprio marito.

Il taccuino delle cose non dette è un romanzo corale, scritto in terza persona, ogni capitolo è dedicato ad uno dei sei protagonisti. Ho trovato la scrittura autentica e diretta, perfetta per sorreggere il messaggio del romanzo, ovvero quello che non bisogna mai nascondersi, mostrandosi ciò che non si è, perchè le cose non dette possono far più male di quelle dette, perchè è l'essere chi sei davvero che ti rende libera, che ti fa costruire relazioni vere ed autentiche che ti appagano perchè in esse riesci a riconoscerti. Mostrarsi senza filtri, nei pregi e nei difetti, fa davvero entrare l'amore nella tua vita perchè chi ti ama davvero ti comprende e ti sprona a migliorare, chi non ti conosce non può amarti veramente.
Clare Pooley ha lavorato per vent'anni nel mondo della pubblicità. È autrice del memoir The Sober Diaries, tratto dal suo fortunato blog. Il taccuino delle cose non dette prende spunto dalla sua esperienza in pubblicità, ambiente in cui il confine tra autenticità e finzione è molto poco netto. Ma anche dall'aver avuto il coraggio di dichiarare in un libro una verità molto scomoda sulla sua vita apparentemente perfetta. Vive a Londra con il marito, tre figli, un cane e una tazza sempre piena di birra analcolica. (Fonte)



La parola come sempre a questo punto passa a voi, io non posso che consigliarvi di cuore di dare una possibilità a questo romanzo, vedrete che non ve ne pentirete ma, per saperne di più, non dimenticate di passare a leggere le altre recensioni dell'evento.



L'abbraccio più grande del mondo,

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Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!