Recensione: "Quando la montagna era nostra" di Fioly Bocca (Review Party)

Eccomi di nuovo da voi miei Cuori di carta ed inchiostro,
grazie alla Garzanti da stamattina trovate il libreria Quando la montagna era nostra, il nuovo romanzo firmato da Fioly Bocca.


Conoscete già questa autrice? Siete incuriositi da questo release? Mi raccomando di non perdere le altre recensioni del nostro Review Party per saperne di più!


Titolo: Quando la montagna era nostra
Autore: Fioly Bocca
Editore: Garzanti
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 24 Settembre 2020
Genere: Narrativa
Pagine: 280
Formato: digitale (euro 9,99) cartaceo (euro 16,90)

Lena conosce ogni cima, ogni sentiero, il punto esatto in cui il fitto del bosco dirada per diventare dorso pietroso o alpeggio. Conosce a memoria ogni anfratto di quel paese e delle montagne che lo circondano. Perché lì è dove si sente a casa. Lì è dove è cresciuta, con una madre che le è sempre sembrata distante e un padre che, invece, le ha dato tutto l'affetto di cui aveva bisogno. Lì è dove, negli anni, ha accumulato tutti i suoi ricordi, sia quelli che sono una carezza lieve sul cuore sia quelli che pesano come un macigno. Proprio lei che ha messo in pausa la sua vita in una solitudine sempre uguale, avverte ora uno smottamento, come una piccola frana che fa sentire la sua eco fino a valle. Perché Corrado è tornato. Corrado che, molti anni prima, è andato via senza dire addio. L'uomo con cui Lena ha condiviso l'amore per le montagne come con nessun altro. Erano solo due ragazzi, ma il legame che li univa era profondo, saggio e maturo. È da tanto tempo che non si vedono, ma si sa che questo al cuore non interessa. E quando Corrado vorrebbe spiegare le ragioni della sua scelta, Lena non sa se ha la forza di sostenere il peso di quegli eventi taciuti. Per lei, ormai, sono porte chiuse, o così si è sempre detta. Ora che sua madre sta perdendo i suoi ricordi, lei non sa se vuole ridare una voce ai propri. Possono fare male. Oppure possono essere come un vento che, mentre si è in quota, spazza via le nuvole e finalmente riporta il sole..


Si ringrazia la Garzanti per l'invio di una copia del romanzo in omaggio

Fioly Bocca vive sulle colline del Monferrato con il compagno e i due figli. È laureata in lettere all’università degli studi di Torino e si è specializzata con un corso in redazione editoriale.

Quando la montagna era nostra è stato il romanzo che ha segnato il mio primo incontro con la penna di Fioly Bocca, una penna che, fino ad ora, non conoscevo ma che ha saputo da subito catturare il mio interesse di appassionata lettrice.

La scrittura di Fioly Bocca è poetica, è pregna di sentimento. L'autrice mostra da subito di voler dare il giusto valore ai dettagli, quelli che ad alcuni sfuggono ma che per altri risultano preziosi. La scrittura di Fioly Bocca non è quindi immediata ma meditata, sentita, vissuta, ogni parola non è messa a caso ma frutto di un pensiero, di un'emozione.

Quando la montagna era nostra è un romanzo scritto con cuore e maestria, un romanzo che racconta una storia estremamente intensa che mette sul banco tematiche importanti come la memoria, il ricordo, i legami familiari e le seconde possibilità ma anche quel rapporto con la natura che si evince da subito.

La protagonista di questa storia è Lena, una giovane che ha messo in stand by la sua vita. Conosciamo Lena nel giorno in cui si impegna con la madre, accettando il compito di trascriverne i ricordi. La madre di Lena sta infatti via via smarrendosi, inghiottita dalla nebbia che cela i suoi ricordi, quelle parti di lei che fino ad oggi l'hanno definita e che ha il terrore di perdere definitivamente. Sarà quindi a Lena che la madre si rivolgerà perchè trascriva quei ricordi, quegli aneddoti che la rendono ciò che è, le esperienze che l'hanno tenuta per mano nelle scelte intraprese durante la vita.

Trascrivere i ricordi della madre porterà Lena a riflettere e, pian piano, troverà il coraggio lei stessa di mettersi di nuovo in gioco, complice il destino s'intende. Già, perchè a tornare nella vita di Lena sarà Corrado, quel Corrado con cui Lena ha condiviso un sentimento importante in passato, oltre che l'amore per la montagna, un sentimento forte, sì, ma che non è bastato a tenerli insieme.

Possono certe emozioni rimanere forti nel cuore nonostante un lungo tempo di lontananza? L'innamoramento è qualcosa di spontaneo, l'amore può nascere in un soffio e divampare in un solo istante ma sono le contingenze della vita che ne determinano il suo tradursi in quotidianità, cicatrici, segni contingenti di un amore vissuto giorno per giorno sulla pelle.

Quando la montagna era nostra parla di come il destino possa cambiare idea, di come un momento ci allontani dai nostri sentimenti ed un altro ci riavvicini. Se Lena si era rassegnata ad una vita solitaria, le cose cambieranno e lo faranno non senza paura chiaramente.

Quando la montagna era nostra è un viaggio emotivo nel cuore di Lena, nel suo ritrarsi ed avanzare nei sentimenti, ma è anche un viaggio che parte dalla memoria del passato per arrivare al futuro. Quanto sono importanti i ricordi? Che valore immenso ha il nostro passato? Quanto ed in che modo i rapporti familiari più viscerali possono avere un impatto su di noi? Ed i luoghi tanto amati quanto importanti sono per ciascuno di noi?

Ricordo, legami, emozione e luoghi si mescolano in una storia che sussurra al cuore, che ti porta a riflettere, perchè uno scorcio dello specchio in cui questa storia ci fa guardare può essere anche il nostro.

Quando la montagna era nostra mi ha fatto riflettere ancora una volta sul valore dei ricordi, di quanto io vi sia aggrappata, di quanto io li consideri un rifugio. L'autrice ha però saputo condurmi anche alla riflessione sui rapporti familiari, su quanto a volte possano essere complicati senza sfilacciarsi mai del tutto.

Se avete voglia di una storia intesa che porta alla riflessione, una storia che parte sì dall'amore tra due persone a cui il destino dona una seconda possibilità ma che scava nel profondo dei sentimenti più nascosti in fondo al cuore, toccando quelle certezze ma anche quelle paure che tutti, anche se li nascondiamo, nutriamo, allora credo che questo release faccia assolutamente al caso vostro. Se avete un luogo del cuore in cui vi sentite voi stessi, se pensate che i luoghi rimangano intrisi dei vostri ricordi tanto nel profondo vi ritroverete senza dubbio in questa storia.



Mi raccomando di non perdere le altre recensioni del nostro evento per saperne di più!




L'abbraccio più grande del mondo,

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