Recensione: "Il libro dei nomi perduti" di Kristin Harmel (Review Party)

Buondì Cuori di Libri,
da ieri in libreria potete trovare IL LIBRO DEI NOMI PERDUTI, romanzo appartenente al genere Historical fiction con il quale Kristin Harmel torna in libreria  grazie alla SPERLING & KUPFER.


Mi raccomando di non perdere nessuna delle recensioni che fanno parte del nostro REVIEW PARTY per scoprire le tante ed intense sfaccettature di questa lettura.


Titolo: Il libro dei nomi perduti
Autore: Kristin Harmel

Editore: Sperling & Kupfer
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 19/1/21

Genere: Historical Fiction
Pagine: 368
Formato: digitale (euro 9,99) cartaceo (euro 19,90)

«Sono passati più di sessant'anni da quando vidi questo volume per l'ultima volta, da quando vidi lui, per l'ultima volta, ma il passato sembra essere di nuovo qui, in questa stanza con me, e mi sento soffocare.» Florida, 2005. Eva Traube Abrams, bibliotecaria quasi in pensione, leggendo il giornale una mattina si imbatte nella fotografia di un libro per lei molto speciale. Il volume, risalente al Diciottesimo secolo, fa parte dei numerosi testi saccheggiati dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale; recentemente ritrovato in Germania, sembra contenere una sorta di codice che i ricercatori non sanno decifrare. Parigi, 1942. Eva è costretta ad abbandonare la città dopo l'arresto del padre, ebreo polacco. Rifugiatasi in una cittadina di confine, inizia a falsificare documenti per i bambini ebrei che fuggono nella Svizzera neutrale. Insieme al misterioso e affascinante Rémy, Eva decide di annotare in un libro in forma criptata i veri nomi dei ragazzini che, essendo troppo piccoli per ricordare, rischiano di dimenticare la propria identità. Così nasce il Libro dei nomi perduti, che diventa una testimonianza ancora più preziosa quando la cellula di resistenza viene tradita e Rémy scompare. Alla fine del conflitto, Eva, sola e tormentata dai sensi di colpa, decide di ricostruirsi un'altra vita, lontana e diversa. Ha imparato a voltarsi indietro tante volte e ogni volta un pezzo di sé è andato smarrito. Ma ora che il passato bussa prepotente alla porta, avrà il coraggio di rivivere i vecchi ricordi? Ispirato a una sorprendente storia vera, "Il libro dei nomi perduti" è molto più di una semplice vicenda di falsari. È un romanzo sull'identità e sul potere dei libri, una testimonianza della resilienza dello spirito umano e della forza dell'amore di fronte al male.

Si ringrazia la CE per l'invio di una copia del romanzo in omaggio

La pubblicazione de IL LIBRO DEI NOMI PERDUTI  precede solo di pochi giorni la celebrazione de Il giorno della memoria. Ogni anno mi prendo del tempo per riflettere e scelgo una lettura che possa portarmi all'introspezione, perchè quello che è uno dei capitoli più disumani della storia umana non deve mai essere dimenticato, mai.

Non ho avuto alcun dubbio non appena ho saputo che Il libro dei nomi perduti sarebbe stato pubblicato, questo libro non avrei voluto perderlo per nulla al mondo. A lettura conclusa posso dire di non aver commesso alcun errore di valutazione, con Il libro dei nomi perduti la Harmel ha ben più che fatto centro.

Da grande autrice (la sua fama la precede) Kristin Harmel ha scritto una storia che sa come emozionare, portando i lettori alla più intima e profonda riflessione, senza però al contempo generare un sentimento ingestibile per i lettori più sensibili, riuscendo invece a creare una storia che possa emozionare, scavare in profondità ma non turbare irrimediabilmente. Chapeau.

Gestita su più piani temporali, la Harmel ci racconta la storia di Eva e della sua famiglia. Figlia di due emigrati Polacchi di religione ebraica, Eva, sebbene nata a Parigi, viene perseguita durante i rastrellamenti parigini del '42 insieme ai suoi genitori. Subito dopo la cattura del padre, l'amatissimo Tatù, Eva dovrà prendere il coraggio a due mani e fare di tutto pur di salvare se stessa e la madre. 

Dimostrando il coraggio che la vita ci infonde solo nei momenti più bui, Eva prenderà in mano la situazione, trovando in se stessa il coraggio e la determinazione di mettere a frutto il suo talento artistico non già per confezionare un'opera d'arte quanto per falsificare i documenti che potrebbero, se fatti bene, rappresentare non solo la libertà per Eva stessa e sua madre ma anche una speranza per il padre.

Giunta in un paesino della Francia Libera, il destino di Eva si incrocerà con quello di altre persone che come lei non hanno paura di mettersi in gioco pur di fare la cosa giusta. Sarà lì che Eva inizierà a falsificare i documenti di molti bambini, dando loro la speranza di una nuova vita, donandogli una nuova identità.

Come ho detto la narrazione si svolge su due piani temporali, quella che racconta il presente (2005) è affidata alla diretta voce della protagonista, mentre i capitoli inerenti al passato sono raccontati in terza persona, scelta che ha dato dinamicità al testo e che mi permesso di comprendere ancora meglio la separazione dei piani. 

Eva oggi è un' anziana donna dinamica e volitiva. La grande passione di Eva, nonchè àncora di salvezza della sua intera esistenza è ed è sempre stata la lettura. Per Eva (a questo punto ogni booklover doc si immedesimerà in lei) i libri rappresentano evasione e molto altro, sono linfa vitale, ossigeno.

La mia stanza è rivestita di libri, perlopiù impilati in maniera precaria su scaffali che mi aveva montato Luis anni fa, ormai incurvati sotto il loro peso. Sono pieni delle storie di altre persone, in cui mi sono persa per tutta la vita. A volte, nelle notti silenziose e buie, quando sono sola, mi chiedo se sarei riuscita a sopravvivere se non avessi avuto modo di fuggire dalla realtà immergendomi in quelle pagine. Ma forse la verità è che mi hanno solo fornito una scusa per sottrarmi alla mia vita.

Con un passato da bibliotecaria, sarà proprio in Biblioteca che Eva si troverà tra le mani un quotidiano che la riporterà col pensiero al passato, ad un capitolo della sua vita che sembrava sepolto. Un libro in particolare le fu sottratto anni addietro, un libro in cui era stata lei stessa ad annotare i veri nomi dei bambini ebrei che contribuiva a salvare creando loro false identità, sarà allora che passato e presente collideranno. Un viaggio fisico ma anche emotivo aspetta Eva che, dimostrando il coraggio di credere sempre, si metterà nuovamente in gioco, dimostrando di essere sempre la stessa donna, quella che non ha paura di guardare in faccia la realtà, pronta a fare la cosa giusta.

Ho adorato Eva, la sua forza ed il suo coraggio sono un monito che rende ancora più speciale la lettura di questo romanzo. Mi sono rivista tanto in Eva nel modo in cui vive la lettura, dimostrando amore e profondo rispetto per i libri, non credo che potrò facilmente dimenticarmi di lei in futuro. Eva è una protagonista davvero eccellente, un esempio di donna che dimostra coraggio e che sa bene che nella vita è l'amore a contare davvero, che la cura del prossimo è ciò che rende speciale la nostra esistenza.

Uno dei pregi che attribuisco a Il libro dei nomi perduti è quello di toccare tematiche pesantissime, riuscendo a farlo però in modo da lasciare integro in fondo un barlume di speranza. In questo romanzo, è vero, rivive l'odio nazista ma c'è spazio anche per l'amore e per la speranza, c'è spazio per la vita, non solo per la morte come l'ambientazione storica potrebbe suggerire.

Remy, un giovane affascinante misterioso, ruberà il cuore di Eva ed io, nonostante ogni pronostico, ho fatto il tifo per loro. Quando conosciamo Eva nel 2005 però non c'è Remy al suo fianco, cosa sarà successo quindi? Lo scoprirete passo passo, mentre la storia solleva, uno dopo l'altro, i veli che ha depositato per celare i suoi segreti, fino al finale, struggente ed intenso come pochi. Mi sono commossa, lo ammetto, e credo che sia uno dei finali più struggenti ed epici di sempre.

... è chi si rende conto che i libri sono magia a vivere una vita più brillante

5 meritatissime stelle quindi sono anche poche per Il libro dei nomi perduti, un romanzo storico accurato e ricco di emozioni, efficacemente strutturato e magistralmente scritto, un romanzo che emoziona, commuove e dona speranza. La lettura imprescindibile per celebrare in questo 2021 il giorno della memoria.


E voi leggerete Il libro dei nomi perduti? Fatemi sapere cosa ne pensate, vi aspetto e, nel frattempo, mi raccomando di non perdere le altre recensioni del nostro Review Party.



L'abbraccio più grande del mondo,

1 commento

  1. La trama di questo libro mi ha intrigato sin da subito, e dopo aver letto questa tua recensione non posso che aggiungerlo direttamente in wishlist. Sembra uno di quei romanzi in grado di emozionare e far riflettere, ma che si lasciano sfogliare pagina dopo pagina senza risultare mai pesanti!

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Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!