Rieccomi da voi miei Cuori di Libri,
stamattina ho il grande piacere di parlarvi di un romanzo che ha catalizzato la mia attenzione non appena ho saputo della sua pubblicazione italiana. Da grande amante dell'epica classica ho letto avidamente IL CANTO DI CALLIOPE di Natalie Haynes edito dalla SONZOGNO di cui abbiamo iniziato a parlare già ieri su Instagram.
E' quindi con grandissimo piacere che oggi ve ne parlo qui sul blog in occasione del REVIEW PARTY, mi raccomando di non perdere nessuna recensione del nostro evento per saperne di più.
Titolo: Il canto di Calliope
Autore: Natalie Haynes
Editore: Sonzogno
Serie: Sonzogno
Data pubblicazione: 7/1/21
Genere: Narrativa, epica, retelling
Pagine: 320
Formato: digitale (euro 11,99) cartaceo (euro 18,00)
Una donna sola corre nella notte, intorno a lei la sua città che brucia. Fuori dalle mura, la regina e altre sventurate attendono un destino che verrà deciso dai vincitori. È la caduta di Troia. Dieci interminabili anni di guerra sono giunti alla tragica conclusione, mentre le avventure dei protagonisti andranno a ispirare, nei secoli a venire, le opere di artisti e scrittori. «Cantami o Musa» invoca il sommo poeta Omero, che ha raccontato le gesta degli eroi. Ma Calliope, musa della poesia epica, questa volta è meno accomodante: è convinta che non tutto sia stato narrato, che qualcosa di fondamentale, legato alle figure femminili, manchi ancora per completare l'affresco. Se il bardo vuole che lei canti, allora lei canterà insieme a tutte le donne coinvolte nella grande tragedia. Dando voce a ciascuna di loro, Calliope prende in mano la storia e ce la racconta da una nuova prospettiva. Ecco Andromaca, Cassandra, Pentesilea, Clitennestra, che vengono alla ribalta, con i loro pensieri, con i complicati risvolti psicologici delle loro scelte, con la sete di vendetta, la solitudine, la dignità di fronte alla morte. E poi tutte le altre, da Penelope a Briseide, da Creusa a Ifigenia, dalle troiane che, vinte, saranno rese schiave, alle greche che attendono il rientro dei loro uomini, senza dimenticare le capricciose divinità che governano le sorti dei mortali. Attingendo alle fonti antiche, anche le meno note, Natalie Haynes rivisita una delle più grandi narrazioni di tutti i tempi, facendoci palpitare di commozione accanto alle leggendarie eroine, e trasmettendoci il sentimento vivo di come la guerra di Troia e la sua epopea appartengano alle donne non meno che agli uomini.
Si ringrazia la Sonzogno per l'invio di una copia del romanzo in omaggio
Natalie Haynes è scrittrice e giornalista. Classicista di formazione, ha pubblicato romanzi tra cui The Amber Fury e The Children of Jocasta, oltre al saggio The Ancient Guide To Modern Life. È autrice e conduttrice della trasmissione Natalie Haynes Stands Up for the Classics per Bbc Radio 4. Nel 2015 ha ottenuto il Classical Association Prize come riconoscimento per il suo lavoro di divulgazione dei classici. Il canto di Calliope (A Thousand Ships) è stato finalista al prestigioso Women’s Prize for Fiction 2020 ed è stato segnalato tra i migliori libri del 2019 da The Times e The Guardian.
Ho desiderato leggere IL CANTO DI CALLIOPE non appena sono venuta a conoscenza della sua pubblicazione italiana grazie alla Sonzogno. Se da ragazza ho studiato l'epica classica al liceo, non perdo mai l'occasione di rispolverarla, soprattutto quando un'eccellente autrice come Natalie Haynes, omaggiata in tutto il mondo, la rilegge in modo intelligente, moderno ed efficace.
Efficacia ed eleganza sono i tratti distintivi della penna di Natalie Haynes che grazie a IL CANTO DI CALLIOPE è diventata un'autrice per me cara ed imperdibile. Assaporare la sua rilettura della guerra di Troia in termini così moderni e liberi da preconcetti mi ha davvero entusiasmata come non avrei mai pensato possibile.
Stregata e avvinta, sono stata conquistata da questa lettura intrisa di femminismo e libertà di pensiero, un vero omaggio alle donne che, nella storia, hanno scritto il destino senza condividerne i fasti.
Un passato misogino ha purtroppo cancellato dalla storia le vite di troppe donne, etichettandole come banali e poco determinanti, la Haynes invece non ci sta e alza la voce, lo fa partendo dal mito e mostrando ai suoi lettori che le guerre non sono state combattute solo dagli uomini ma anche dalle donne che, seppur non sul campo di battaglia, hanno combattuto la guerra in modo altrettanto duro su un terreno ugualmente intriso di dolore, privazione e sangue.
Proprio dalle figure femminili parte la Haynes che dona voce a Calliope, Musa della poesia, ma anche ad Elena e Cassandra, Briseide, Clitemnestra, Polissena, Cassandra ed alle moltissime altre donne che il mito ha imbavagliato, lasciandole mute ed imprigionate nello stereotipo che venne loro affidato. Ogni capitolo del romanzo è infatti dedicato ad una di queste figure femminili anche se tutti insieme, concatenati, riescono sempre a non far perdere mai la visione unica della storia che segue il suo corso e vola verso l'obiettivo.
Partiamo per esempio da colei che il mito vuole abbia dato inizio alla guerra di Troia, la bella Elena che tradì il marito Menelao cedendo al bel Paride. I libri di mitologia additano Elena come una poco di buono, poichè cedette ad un sentimento che causò una guerra, alla morte ed anche allo schieramento su due fronti contrapposti delle stesse divinità che parteggiarono per Achei da una parte e Troiani dall'altra. Ma perchè nessuno mai ha pensato che Elena sia fedifraga al pari di Paride? Era sposato a sua volta anche Paride, perchè il tradimento fu attribuito solo ad Elena? Ci avete mai pensato? Mi sembra il pregiudizio più misogino della storia questo, non trovate?
Per un volta, grazie alla Haynes, la guerra di Troia viene raccontata dalle donne, mostrando appunto che non solo gli uomini fanno la storia come invece il passato voleva farci credere. Ecco quindi che quelle figure femminili che il mito faceva apparire bidimensionali acquistano immane spessore. E' infatti con occhi moderni, sagaci e smaliziati che la Haynes ci mostra, da classicista, ciò che i libri di scuola non sempre hanno saputo mettere in luce e lo fa regalando ai lettori un'esperienza letteraria di grande pregio e spessore.
Se a questo punto qualcuno di voi si sentisse scoraggiato ad intraprendere questa lettura per il solo fatto di non essere ferrato in mitologia, sappiate che non sarà un problema, perchè la Sonzogno, creando un'apposita appendice, ha pensato a tutto, confezionando un'edizione che rende fruibile il testo anche a coloro che non conoscono l'argomento. Se quindi non aveste mai sentito nominare questi personaggi oppure i ricordi scolastici fossero sbiaditi non abbiate timore, perchè non solo tutto viene raccontato ex novo dall'autrice ma a priori, leggendo l'appendice, tutto sarà chiaro e di facile consultazione.
IL CANTO DI CALLIOPE è una lettura imprescindibile per coloro che credono che i miti possano dare nuovi insegnamenti e mostrare nuove eroine se riletti senza preconcetti, con occhi moderni che non hanno paura di sollevare il velo dell'oblio per constatare che, oltre quello, c'è ancora qualcosa di grande, cuori che pulsano, voci che gridano, storie ascoltate a metà che bramano di dare la propria versione dei fatti.
E voi amate l'epica classica?
Quale personaggio femminile è il vostro preferito?
Il mio è quello di CASSANDRA che compare tra le pagine della Haynes e
che ha saputo emozionarmi ancora una volta.
L'abbraccio più grande del mondo,
Romanzo da leggere assolutamente e dimostra le scelte sempre ben pensate da questa casa editrice.
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