Recensione: "I nostri cuori perduti" di Celeste Ng (Review Party)

Cari lettori,
da oggi in libreria vi aspetta I NOSTRI CUORI PERDUTI di Celeste Ng, io ve ne parlo in anteprima in occasione del Review Party. Curiosi? Scopriamo insieme di cosa parla questa lettura!




Titolo: I nostri cuori perduti
Autore: Celeste Ng
Editore: Mondadori
Serie: 
Data pubblicazione: 11.10.22
Genere: Fiction
Pagine: 348
Formato: digitale (euro 10,99) cartaceo (euro 20,00)

Bird è un ragazzino di dodici anni che vive a Cambridge, Massachusetts, con suo padre, un ex linguista ora impiegato nella biblioteca universitaria di fronte a casa. Sua madre, Margaret, una poetessa di origini cinesi, li ha abbandonati quando lui aveva solo nove anni in circostanze misteriose, dopo che una sua poesia è diventata il manifesto dei dissidenti contro le leggi in vigore. Leggi autoritarie, volte a preservare "la cultura e le tradizioni americane", a bandire i libri o le forme d'arte non allineati, e a "ricollocare" i figli dei soggetti sovversivi. In questo clima di paura, Bird sa che non deve fare domande; è cresciuto rinnegando sua madre e le sue poesie, ma quando riceve una lettera al cui interno c'è un foglio cosparso di minuscoli gatti disegnati, capisce che si tratta proprio di un suo messaggio in codice. Inizia così l'affannosa ricerca per ritrovarla. Partendo dalle storie che lei gli raccontava da piccolo, attraverso una rete clandestina di bibliotecari che aiuta le famiglie dei bambini rapiti, Bird approda a New York, dove un estremo atto rivoluzionario può cambiare il futuro per sempre. Come Il racconto dell'Ancella, 1984 e Fahrenheit 451, I nostri cuori perduti è una metafora magnifica e struggente di come le comunità all'apparenza avanzate ignorino l'ingiustizia più palese. Un perfetto capolavoro distopico, che racconta il coraggio di vivere in tempi bui con il cuore intatto. E un testamento prezioso sul potere intramontabile dell'amore, della letteratura e della speranza.

Gifted by Mondadori
Quando ho iniziato la lettura de I NOSTRI CUORI PERDUTI non sapevo bene cosa aspettarmi, non avevo ben inquadrato questo romanzo e non sapevo bene dove mi avrebbe portato. A lettura conclusa posso ben dire che ovunque questo romanzo porti, beh, non può fare a meno di toccare le corde giuste e arrivare al cuore.

In un'America distopica che potrebbe sembrare l'America della Guerra Fredda incontriamo Bird, un bambino che, a soli 9 anni, perderà la madre, l'unica che ha sempre dimostrato di rispettarlo per davvero. Dovete sapere che "Bird" è il nome che questo bambino si è scelto da solo, rifiutandosi di rispondere a quello scritto sul suo certificato di nascita, ovvero "Noah". Se tutti avrebbero voluto fin da subito sradicare questo "vezzo" infantile, la madre è stata l'unica persona al mondo a comprendere e rispettare la scelta del figlio considerandola non come "vezzo" bensì  quale "autodeterminazione". 

All'età di nove anni Bird però tornerà ad essere Noah per tutti, lo dovrà essere quando la madre scomparirà e il padre cancellerà ogni sua traccia riprendendo le redini di tutto. E così Bird non esisterà più.

Beh, Bird non esisterà più finchè un giorno non arriverà una lettera indirizzata a Bird e il ragazzino capirà che a mandarla non potrà che essere stata la madre.

La lettera, contenente un messaggio in codice che solo Bird potrà decodificare, nasconderà il modo per Bird di riabbracciare la sua mamma?

I NOSTRI CUORI PERDUTI è un romanzo che scuote le coscienze perchè, sebbene parta da fatti inventati, pone sotto i riflettori storiche realtà in cui, a soli fini politici, molti bambini sono stati allontanati con la forza dalle proprie famiglie e credo che questo sia raggelante.

A permeare l'intera lettura è la paura e il sospetto, sentimenti riversati nei confronti del popolo asiatico oggi confinato nell'ombra dal PACT, ovvero il Preservin American Culture and Traditions Act, un patto politico ufficialmente nato per proteggere i bambini da ideologie considerate sospette. Ecco il motivo della separazione di Bird da sua madre.

Attraverso una fitte rete clandestina formata da bibliotecari militanti Bird riuscirà a  insieme i tasselli del puzzle che lo porterà da sua madre?

La narrazione è eccezionalmente fluida ed evocativa, l'autrice sa il fatto suo e non ha paura di spingersi sempre più in là.

Strumento di resistenza è la poesia di Margareth, la madre di Bird, ma lo diventa anche Bird stesso e l'intero romanzo, una lettura che parla di pregiudizio, diversità, odio, paura e sospetto.

I NOSTRI CUORI PERDUTI è un romanzo che ha saputo commuovermi e che reputo una lettura corposa ed emotivamente devastante ma anche arricchente e doverosa.

Consigliatissimo a chi non ha paura di emozionarsi e vuole conoscere dei protagonisti che non si dimenticano.


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L'abbraccio più grande del mondo,

 

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