Recensione: "La musica nelle ossa" di Christian Antonini

Cari lettori,
eccomi pronta a parlarvi de LA MUSICA NEL CUORE, un affascinante ed intenso romanzo per ragazzi che trovate in libreria per MONDADORI.



Titolo: La musica nelle ossa
Autore: Christian Antonini
Editore: Mondadori
Data pubblicazione: 25.10.22
Genere: Libri per ragazzi
Pagine: 244
Formato: digitale (euro 8,99) cartaceo (euro 18,00)

Violare le regole significa però giocare con il fuoco, e alla resa dei conti Anna e Marko rischiano di perdere ogni cosa: il loro rapporto, il loro futuro, la libertà. Mosca, 1960. Anna sa bene ciò che ci si aspetta da lei e cosa significa studiare nel prestigioso Istituto Superiore Stella Rossa: ottimi voti, una condotta modello e un futuro già scritto nei più alti ranghi della società sovietica. E tutto procede come programmato, almeno finché alla Stella Rossa non arriva un nuovo studente diverso da chiunque altro. Marko gira per i corridoi con il colletto della giacca alzato e un sorriso sfrontato, in classe fa domande scomode e il suo passato sembra avvolto nel mistero. Ma, soprattutto, Marko non ha paura di sfidare quelle regole che sembrano assurde in anni in cui i giovani di tutto il mondo inneggiano alla libertà sulle note sfrenate del rock and roll, severamente vietato in Unione Sovietica, come tutto ciò che viene dall'Ovest. Ed è proprio con lui, tra feste segrete e riviste eversive, che Anna scopre quelle canzoni proibite. Età di lettura: da 8 anni.

Gifted by Mondadori
LA MUSICA NELLE OSSA è uno dei migliori romanzi per ragazzi in cui mi sono imbattuta ultimamente. Cristian Antonini ha scritto una storia potente e suggestiva, una storia che scava un solco nel cuore e che si fa ricordare ben oltre l'ultima pagina.

L'ambientazione storica accurata permette subito ai giovani lettori di entrare in sintonia con il worldbuilding, creando una scena vivida e realistica. Questa, insieme a dei protagonisti che sanno bene come accalappiare l'attenzione, rende il romanzo da subito coinvolgente.

L'Antonini bene ricostruisce la Mosca del 1960, luogo e periodo davvero difficili da vivere liberamente. Anna e Marko vivono in modo diverso, l'una nell'ossequioso rispetto delle regole, l'altro, beh, a modo suo. Se Anna è una studentessa modello della stella Rossa, Marko è l'ultimo arrivato, uno studente che fatica a rispettare le regole, dimostrando di non voler stare zitto e buono, come direbbero i Maneskin.

Sulle note del più suggestivo rock and roll di contrabbando, Marko proclamerà la sua libertà di dire e pensare ciò che vuole, Anna rimarrà a guardare oppure Marko farà scattare qualcosa di potente in lei? Propenderei bene per la seconda.

Ho apprezzato moltissimo il modo in cui l'autore ha reso il periodo storico in cui ha ambientato il romanzo, pennellandolo al meglio e rendendolo realistico sia per i giovanissimi che magari si stanno confrontando solo ora con questa pagina di storia, che anche per i lettori svezzati che purtroppo ben conoscono i fatti.

Filo conduttore della lettura è chiaramente la libertà, piccola parola dal significato di inestimabile valore per l'umanità intera, diritto e conquista per la quale sangue innocente è stato versato, una conquista che non va mai dimenticata ma protetta in nome di chi ha combattuto perchè noi potessimo averla riconosciuta come un diritto inviolabile, non a caso le ultime pagine del romanzo sono ambientate nel 1989, anno storico di grande svolta che ha visto il trionfo della libertà e la contestuale caduta del muro di Berlino.

La storia di Marko e Anna è quindi, sì, una storia d'amore ma è anche una storia di formazione, è allo stesso tempo un monito e un'emozione. 

Il rock and roll è parte fondamentale di questo romanzo, della storia di Marko e Anna, lo si ascolta, lo si vive. Se amate lo young adult potente ed emozionante, le storie d'amore giovani ma intense, i romanzi storici ben scritti e ambientati, quei romanzi con un leitmotiv importante e con un messaggio che arriva forte e chiaro, be, credo che LA MUSICA NELLE OSSA non possiate perdervela.

Da leggere ascoltando del buon rock and roll, magari quello dei nostri Maneskin.
Mai più zitti e buoni!




L'abbraccio più grande del mondo,

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