Recensione: "Il traghettatore" di Justin Cronin

Cari lettori,
ho oggi il piacere di parlarvi de IL TRAGHETTATORE, nuova pubblicazione imperdibile targata FANUCCI.



Titolo: Il traghettatore
Autore: Justin Cronin
Editore: Fanucci
Data pubblicazione: 1.3.24
Genere: Fiction
Pagine: 528

Formato: cartaceo (euro 20,00)

Fondato dal misterioso genio noto come il Designer, l’arcipelago di Prospera è nascosto dagli orrori di un mondo esterno ormai in declino. Su quest’isola paradisiaca, i fortunati cittadini godono di vite lunghe e appaganti fino a quando i monitor incastonati nei loro avambracci, destinati a misurare il loro benessere fisico e psicologico, scendono sotto il 10%. A quel punto si ritirano, imbarcandosi su un traghetto per l’isola conosciuta come Nursery, dove la loro memoria viene cancellata e i loro corpi deteriorati vengono rinnovati in modo da ricominciare una nuova vita. Proctor Bennett ha una carriera soddisfacente come traghettatore, accompagnando le persone nel processo di pensionamento. Ma c’è qualcosa che non va in lui. In primo luogo, sogna, cosa che si suppone sia impossibile a Prospera. In secondo luogo, la percentuale sul monitor incastonato nel suo braccio ha iniziato a diminuire in modo allarmante. E nel giorno in cui viene convocato per traghettare il proprio padre, quest’ultimo gli consegna un criptico messaggio dai risvolti inquietanti. Nel frattempo, il personale di supporto, uomini e donne comuni che forniscono la manodopera necessaria al funzionamento di Prospera, ha iniziato a mettere in discussione il proprio posto nell’ordine sociale. Con i disordini aumentano, si diffondono sempre di più voci su un gruppo di ribelli che potrebbe scatenare una rivoluzione. Ben presto, Proctor si ritrova a mettere in discussione tutto ciò in cui credeva, invischiato in una causa molto più grande di lui e in una missione disperata alla ricerca della verità..


Gifted

IL TRAGHETTATORE è stata una lettura avvincente e coinvolgente. Attratta dalla cover e dalla suggestiva trama, mi sono fiondata sulle pagine di Cronin, nutrendo alte aspettative. Immaginavo di trovarmi immersa in un'atmosfera suggestiva e così è stato.

La mole delle pagine non appesantisce la lettura, che risulta fluida e spedita. Distopia così avvincente non ne leggevo davvero da un bel po'...

Ci troviamo a Prospera, un'isola dalle bianchissime spiagge, separata dal mondo che conosciamo dal "velo". Il nostro protagonista è Proctor, il traghettatore, colui che traghetta verso altra destinazione coloro i cui valori vitali scendono al di sotto del 10% ovvero un livello bassissimo che segna una sorta di endgame per gli abitanti di Prospera. La vita su Prospera è a dir poco perfetta, solo quando si viene traghettati si esce da questo mondo distopico per essere resettati.

Non starò qui a svelarvi nei particolari cosa succede a Prospera ma posso assicurarvi che la lettura de IL TRAGHETTTAORE è ricca di colpi di scena e suspense. Non vi annoierete di certo tra le pagine di Cronin, anzi il rischio sarà quello di finire il romanzo fin troppo presto! 

Il worldbuilding distopico è davvero eccezionale, originale, verosimile e suggestivo, non ci vuole molto a perdere il senso della realtà, per ritrovarsi su Prospera insieme ai suoi protagonisti. La storia non è per nulla scontata, si rimane avvinti e stupiti, affezionati a un cast di personaggi che fanno presto a divenire iconici.

Non avete idea di quanto mi piacerebbe vedere una trasposizione di questo romanzo... fatta bene però eh!

La storia prende subito il via e Proctor, trovandosi a dover traghettare il suo stesso padre, verrà a conoscenza di verità impensabili che potranno mettere a soqquadro tutto ciò in cui ha sempre creduto..

Perfezione o solo uno specchietto per allodole? Cosa è davvero Prospera? Se amate la distopia pura e coinvolgente, quella della buona tradizione, posso assicurarvi che IL TRAGHETTATORE non vi lascerà a bocca asciutta, anzi da queste pagine non potrete che uscirne appagati, così come ho fatto io.

Se è Distopia quella di cui avete fame.. accomodatevi, Cronin imbandirà le vostre tavole per offrirvi un vero pasto gourmet.

Consigliatissimo.
Per veri intenditori.




L'abbraccio più grande del mondo,
Ely




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