Recensione: "Davenport" di Krystal Marquis (Review Party)

Cari booklovers,

arriva domani in libreria DAVENPORT, curiosi di scoprirlo insieme in super anteprima?

Titolo: DAVENPORT
Autore: Krystal Marquis
Editore: Mondadori
Data pubblicazione: 27.6.23

Genere: Fiction
Pagine: 358
Formato: digitale (euro 9,99) cartaceo (euro 19,00)

Chicago, 1910: i Davenport sono una delle pochissime famiglie nere a godere di un'immensa ricchezza e di uno status sociale elevato. Una fortuna creata con coraggio e intraprendenza dal capostipite William, un ex schiavo che anni prima è fuggito al Nord e ha finito col fondare la Davenport Carriage Company determinando per sé e i suoi figli un destino ricco di opportunità. Immerse in un mondo sfavillante fatto di palazzi imponenti, vestiti magnifici, balli sfarzosi e pregiudizi duri a morire, le giovani della famiglia sono alla ostinata ricerca della propria strada. C'è Olivia, la sorella maggiore, pronta a compiere il suo dovere sposando un uomo perbene e che tutto si aspetta tranne che un incontro imprevisto faccia vacillare le sue certezze. C'è Helen, la minore, più interessata a riparare automobili che a innamorarsi e mettere su famiglia. Poi, accanto a loro, c'è Amy-Rose, l'amica d'infanzia delle due ragazze e ora diventata la loro cameriera personale, che sogna di aprire un'attività in proprio e di sposare l'uomo di cui è innamorata da sempre. Infine Ruby, la migliore amica di Olivia, spinta dalla famiglia a conquistare il cuore di un ragazzo proprio mentre qualcun altro sta già iniziando a conquistare il suo. Ispirata dalla vera storia di C.R. Patterson, Marquis punta il riflettore su un periodo spesso trascurato della storia afroamericana.

Gifted

DAVENPORT è una lettura ricca e suggestiva, una chicca per chi cerca una storia fuori dal coro che sa come intrattenere ma anche far riflettere. 

Come il titolo suggerisce, protagonista è la famiglia Davenport. Sono i primi anni del 1900 e quello dei Davenport è un nome rinomato, una famiglia nera molto ricca. Purtroppo molti sono i pregiudizi che aleggiano intorno al colore della pelle ma la ricchezza dei Davenport è innegabile e fa certo la differenza. 

Mai come in questo caso la cover di un volume è azzeccata con la storia, ritrae infatti una delle prime scene che i lettori si troveranno davanti una volta iniziata la lettura. Una ragazza nera finemente abbigliata in una seta gialla. Beh, leggendo vedrete come mai la ragazza ritratta sia così fiera in quella stoffa e vedrete anche come e perchè la ragazza abbia scelto il giallo. 

Vi ho incuriositi? Bene, non fate certo male ad esserlo, anzi!

La storia raccontata dalla Marquis, come ho detto, è originale e offre molti spunti su cui riflettere, a partire dal tema della diversità e del vile pregiudizio.

Ma chi sono le signorine Davenport? Olivia, la maggiore delle figlie, ha in mano il destino della famiglia. Come ogni primogenita, Olivia deve assolutamente fare un buon matrimonio e tutto sembra portarla tra le braccia di un noto pretendente, ma siamo davvero certi che l'amore non ci metterà lo zampino, portando Olivia verso braccia diverse da quelle pronosticate?

Helen è la sorella minore, una ragazza che si sente più a suo agio in una carrozzeria piuttosto che tra pizzi e crinoline, soprattutto il suo sarà un maturare molto interessante.

DAVENPORT non si sofferma solo sulle signorine Davenport, appunto, ma dona voce e spazio anche ad altri personaggi femminili (e maschili) che si interfacceranno con Olivia e Helen, tutto per restituire uno spaccato sociale eterogeneo.

Pregiudizio, aspettative, sogni nel cassetto, amore, interesse ma anche inclinazioni naturali sono tutti temi che questa lettura metterà sul banco, temi ben sviluppati attraverso una narrazione corale ben organizzata che risulta organica e funzionale al messaggio.

Se avete voglia di un romanzo ben scritto, un romanzo che parla di pregiudizi ma anche inclinazioni naturali e dell'eterna lotta tra il sottovalutato "essere" e il sempre sopravvalutato  "apparire", penso che DAVENPORT possa fare per voi, è un romanzo davvero ben scritto che sarete ben felici di aver letto.

 

L'abbraccio più grande del mondo,