Recensione: "Sette lettere un destino" di J.P. Monninger - Review Party

Buondì a tutti miei carissimi Cuori Librosi,
il libro di cui vi parlo oggi è già in libreria da un po' ed ha segnato il ritorno, grazie alla Sperling & Kupfer, di un autore molto seguito, ovvero J.P. Monninger, che ci propone il suo "Sette lettere un destino" di cui ho appunto il piacere oggi di parlarvi in occasione del Review Party.

🎔 Grafica a cura di Esmeralda viaggi e libri 🎔



Titolo: Sette lettere un destino
Autore: J.P. Monninger
Editore: Sperling & Kupfer
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 8 ottobre 2019
Genere: Narrativa
Pagine: 336
Formato: digitale (euro 9,99) cartaceo (euro 17,90)
Doveva essere un semplice viaggio alla scoperta delle affascinanti isole Blasket, un tempo cuore dell'Irlanda e della sua letteratura e ora abitate soltanto dal vento e dal silenzio. Un anno sabbatico per completare la tesi di dottorato sulle donne che avevano abitato quei luoghi circondati dal mare, poi Kate sarebbe tornata nel New Hampshire, alla sua vita che era riluttante a lasciare. Ma quando arriva sulle coste irlandesi, i suoi piani vengono inaspettatamente sconvolti: la ragazza è investita dal fascino di quei luoghi magici e selvaggi, di quelle distese color verde brillante battute dai venti, accarezzate dall'aria salmastra e dalla foschia del mattino. E dall'amore per un uomo misterioso: Ozzie Ferriter, un pescatore americano di origini irlandesi, reduce dalla guerra in Afghanistan, che nella solitudine di quella terra cerca rifugio da un passato che lo tormenta. Kate e Ozzie, travolti da una passione incontenibile, iniziano a costruirsi una vita sulla costa rocciosa dell'Irlanda, dove è il mare a scandire il tempo, tra la pesca di sgombri e merluzzi e il calore dei fuochi di torba. Insieme credono di poter cambiare il corso del destino rifugiandosi su un'isola tutta loro, costruita a proteggerli dagli obblighi e dalle pressioni dell'oceano che li circonda, convinti che il loro folle amore possa spazzare via ogni ostacolo. Quando, però, i vecchi demoni di Ozzie e i sogni ambiziosi di Kate busseranno alla porta della yurta in cui vivono, quell'amore e la fiducia reciproca saranno messi a dura prova. E l'isola felice, solitaria e pacifica che si sono costruiti sembrerà d'un tratto a Kate una prigione da cui voler scappare. Ma così come ci sono ferite che resistono alla forza dell'amore, è anche destino che alcune storie debbano fare giri immensi per trovare il proprio lieto fine.
 

 Si ringrazia la Sperling & Kupfer per l'invio di una copia del romanzo in omaggio
La prima cosa che mi ha spinta a voler leggere Sette lettere un destino è celata direttamente nel titolo del romanzo, ovvero l'allusione alle lettere che nella storia sono centrali, seppure però il romanzo di Monninger non sia propriamente un romanzo epistolare.

Protagonista della storia è la giovane Kate, dottoranda in materie umanistiche, che si ritroverà a riscoprire le sue origini irlandesi quando riceverà la possibilità di concedersi un anno sabbatico per finire la sua tesi, periodo in cui sarà ospite proprio di uno dei più illustri College irlandesi. E così Kate volerà dal New Hampshire fino in Irlanda, dando il via ad un viaggio che non avrà solo ripercussioni professionali ma anche e soprattutto personali.

Kate è una giovane donna con un passato insoluto alle spalle, il lavoro per lei è decisamente importante ma non sarà solo la sua anima da studiosa ad aver bisogno di un anno sabbatico, come la sua tesi infatti anche la nostra giovane protagonista è un'incompiuta e l'Irlanda sarà doppiamente magica per lei perchè la farà crescere come donna.

L'ambientazione irlandese costituisce il secondo motivo che mi ha spinto a desiderare di leggere ardentemente Sette lettere un dentino. L'Irlanda è nota per i suoi scenari da fiaba, personalmente mi piacerebbe molto visitarla, chissà, magari prima o poi. Mai dire mai, giusto? Intrisa di magia, è come se mi aspettassi un folletto ad ogni angolo e per una come me (ormai mi conoscete e non ha senso nascondermi) le leggende ed il folklore di un luogo sono estremamente affascinanti. L'Irlanda descritta da Monninger è realistica oltre che affascinante, ci troviamo per la precisione nelle Isole Blasket, un tempo cuore pulsante dell'Irlanda ed oggi quasi solitarie, dove la nostra Kate si recherà per studiare ed approfondirne la storia delle donne che hanno abitato questo leggendario scorcio di mondo. Ho adorato le descrizioni che ne ha dato l'autore, mi sono sentita profondamente connessa ad una terra in cui non sono mai stata e questo è di sicuro un forte merito che va riconosciuto alla penna di Monninger naturalmente.

Rapita ed ammaliata, Kate, avendo lei stessa origini irlandesi, man mano abbasserà le sue difese ed assaporando suoni e profumi di questa terra che, senza saperlo, la chiama, Kate riscoprirà se stessa, le storie che da bambina il padre le raccontava e ritroverà sintonia con se stessa ed il passato. A far ciò non sarà solo il magico luogo in cui Kate si ritroverà ma anche i suoi abitanti, molti personaggi davvero carismatici faranno ben presto il loro ingresso nella storia, in primis colui che farà battere il cuore di Kate: Ozzie.

È un uomo così affascinante e talmente bello che ancora mi toglie il fiato. Un uomo capace di citare Yeats a memoria. L'uomo dei miei sogni da mille punti di vista, ma è ferito e tormentato. 

Kate conosce Ozzie come un giovane pescatore, anche lui americano e con profonde origini irlandesi, quello che però Kate dovrà presto scoprire è che Ozzie ha alle spalle un passato difficile da archiviare e che ha trovato rifugio in Irlanda solo dopo aver sopportato le atrocità del conflitto in Afganisthan.

Fra Kate ed Ozzie naturalmente scoppierà la passione ma Ozzie ha la fama di donnaiolo ed il suo bruciare ed allontanarsi non aiuterà di certo Kate a comprenderlo ma, soprattutto, a fidarsi di lui. I due cederanno, come potrete immaginare, alla passione ma trovare il modo di connettere due cuori che si cercano non è sempre facile. L'amore riuscirà a trionfare? Dovrete leggere il romanzo per scoprirlo.

Tutti i viaggi sono interiori, ha detto qualcuno, ma io cominciavo a dubitare che noi due avessimo la stessa meta, e persino che fossimo uniti in una cosa sola. 

Scritto in uno stile fluido ed immediato (vivide le descrizioni dei suggestivi paesaggi irlandesi), Sette lettere un destino è un romanzo che parla di radici che sono ciò a cui ci aggrappiamo quando perdiamo l'orientamento. Confusi, frastornati e senza una bussola è proprio guardando alle nostre origini, a quella fiammella mai sopita nel nostro cuore, che riusciamo a riprendere l'orientamento e questo è uno dei messaggi più forti che a mio avviso ha voluto dare Monninger. Il passato non è solo un punto di partenza ma anche un punto di ritorno, le nostre origini, quelle che ci hanno cullati da bambini, possono farlo ancora, anzi, hanno in sè è la magia che ci riporta sulla giusta strada verso il nostro cuore.

La lettura di Sette lettere un destino è stata immediata e semplice, l'autore ha dato voce a Kate ma ha saputo a mio parere tratteggiare anche il resto dei personaggi che danno vita alla storia. Purtroppo ciò che non mi ha soddisfatta pienamente è stato lo spazio dato alle lettere di cui il titolo parla e che nella lettura un po' si perdono, ma questo è ciò che è successo a me. Questo e il fatto di non essere riuscita ad entrare in perfetta sintonia con la protagonista femminile in cui non sono riuscita ad immedesimarmi al 100% mi spingono a dare un giudizio complessivo di 3 corone (aka stelline) al romanzo che ricorderò per la vivida ambientazione ed ovviamente per il messaggio centrale che Monniger ha voluto proporci.
J.P. Monninger vive nel New Hampshire. Professore di Inglese alla Plymouth State University, è autore di romanzi e opere di saggistica. La mappa che mi porta a te è in corso di pubblicazione in quindici Paesi e diventerà un film prodotto dalla Temple Hill Productions.




E voi che ne pensate Hearts? Avete già letto Sette lettere un destino? Siete affascinati dalle ambientazioni irlandesi? Per avere un quadro più approfondito del romanzo mi raccomando di non perdere le altre recensioni del Review Party!



L'abbraccio più grande del mondo,

6 commenti

  1. Oh che peccato anch'io leggendo il titolo avevo immaginato fosse una storia sulle lettere e sai quanto le ami esattamente come te, quindi capisco perfettamente il tuo punto di vista. L'importante però è che sia stata una lettura carina

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  2. Ero molto curiosa per questo titolo, stavo quasi per prenderlo, però dalla tua recensione ora non ne sono più molto convinta... va bè, uno in meno da leggere... avanti un'altro ;)

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    1. Bisogna solo sapere cosa si ha davanti, la storia è carina, il titolo mi aveva però fuorviata 😉

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  3. Sono le sei di domenica mattina, non riesco a dormire perché la gatta mi si è accucciata sulle gambe e adesso non me le sento più, così, spulciando in internet, ho trovato il tuo blog. Mi piace come scrivi e recensisci, così mi sono iscritta. Ti seguirò, ti metto nei preferiti. Io ho un blog in cui racconto le mie avventure da scrittrice, se vuoi vieni a trovarmi che ci conosciamo :)

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    1. Piacere di conoscerti!! Come sono felice di averti tra i lettori fissi, se mi segui sui social ricambio con piacere anche lì ❤️

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Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!