Recensione: " Impara a volare" di Erin Entrada Kelly - Review Party

Buondì miei carissimi Cuori Librosi,
iniziamo insieme la settimana, siete d'accordo? Per voi chiaramente, oltre al caffè ed ai biscottini  (perchè il lunedì è difficile e serve una bella carica di energia per affrontarlo) vi propongo una lettura che potrei definire ComePiaceAMe, un romanzo che ha decisamente reso più bello il mio weekend e di cui vi parlo con immenso piacere, ovvero: Impara a volare di Erin Entrada Kelly che trovate in libreria grazie alla Rizzoli.

♥️ Grafica a cura del blog Aria's Wild ♥️

Se mi seguite non potrete avere dubbi sul fatto che la vostra Ely ami infinitamente la letteratura per ragazzi e che, nonostante non sia anagraficamente teen (ma chi se ne frega di quello che dice la Carta d'Identità?!) io adori le letture che nascono per ragazzi ma che evidentemente sanno comunicare molto ad ogni lettore. Come dico sempre sostanzialmente - e qui mi cito - "un buon libro per ragazzi ha sempre una marcia in più", poco ma sicuro.

Di Erin Entrada Kelly, l'autrice di Impara a volare, avevamo parlato lo scorso anno, quando Rizzoli ha pubblicato il suo bellissimo Lettere dall'universo (QUI la mia recensione) che, tra l'altro vi invito a recuperare perchè si tratta di un bellissimo libro per ragazzi e perchè presto diventerà un FILM grazie a NETFLIX, quindi, che aspettate a leggerlo se ancora non l'avete fatto?!


Vista quindi la mia stima verso l'autrice, appena ho appreso che la Rizzoli stava per portare in Italia anche Impara a volare, non sono riuscita a contenere l'entusiasmo ed ecco perchè oggi sono davvero contentissima di potervene parlare in occasione del Review Party di cui, come sempre, vi invito a non perdere nessuna recensione. Ma che ne dite di smettere di tergiversare ed andare a parlare approfonditamente di Impara a volare?


Titolo: Impara a volare
Autore: Erin Entrada Kelly
Editore: Rizzoli
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 11 Febbraio 2020
Genere: Libri per ragazzi
Pagine: 230
Formato: digitale (euro 8,99) cartaceo (euro 17,00)
A dodici anni, Apple Yengko crede che tutti abbiano almeno tre Fatti Interessanti che li riguardano. Peccato che siano proprio i suoi FI a farne una reietta nella scuola media di Chapel Spring. Quando viene inserita nell'elenco delle ragazze più brutte della scuola, la sua vita cade a pezzi e l'unica via d'uscita diventa la musica. Apple è filippina e fare i conti con le proprie origini non è semplice. Le sembra che sua madre viva su un altro pianeta: non vuole sentir parlare di comprarle una chitarra, continua a ripeterle che è viziata come le americane. Ma nella sua lotta per diventare sé stessa, c'è chi forse può aiutarla. Un insegnante, a volte, e qualche amico non proprio popolare come lei. Perché è da quel sentirsi diversi ma uniti che spesso si trova il proprio posto nel mondo.



Si ringrazia la Rizzoli per l'invio di una copia del romanzo in omaggio

La protagonista di Impara a Volare è Apple Yengko, una ragazzina di origini filippine che vive in Louisiana insieme alla madre. Apple non è in realtà il suo vero nome, le tradizioni filippine vogliono che, invece dei nomi, siano più usati i soprannomi che diventano per ciascuno quasi una seconda pelle, portando quasi ad essere inutile il nome di battesimo.

Apple non è una ragazzina che si sente completamente accettata, ha grossi problemi di integrazione ma la prima che purtroppo non riesce a comprendersi è se stessa e sarà questo molte volte il problema più grande. Viste le sue origini filippine, l'incarnato di Apple è olivastro, gli occhi a mandorla e ciglia spesse, il suo viso è arrotondato ma la sua linea filiforme e, fuori dai canoni della tipica teenager americana, Apple si sente fuori posto.

Viviamo in un mondo purtroppo che tende a generalizzare, a standardizzare e che, vittima della globalizzazione a tutti i costi, a volte purtroppo tende a perdere l'amore per il diverso, per le peculiarità. A volte Apple vorrebbe che la madre non l'avesse costretta a trasferirsi in America, nelle Filippine Apple sarebbe stata "uguale" alle altre coetanee, non avrebbe dovuto combattere inseguendo dei modelli che non le sono propri, non si sarebbe sentita in difetto, non si sarebbe sentita diversa.

Ma, aspettate un attimo, perchè Apple dovrebbe mai sentirsi in difetto se i suoi occhi sono a mandorla? Perchè Apple non  dovrebbe sentirsi bella se i suoi capelli sono più scuri e lisci di quelli dei suoi coetanei? Perchè Apple non dovrebbe sentirsi alla pari delle sue amiche? La società in cui viviamo a volte incorre nell'errore banalissimo di incutere ai ragazzi il timore del diverso: #diversoèbrutto. In realtà però le nostre peculiarità, il nostro background, i tratti che ci definiscono non dobbiamo mascherarli, anzi, fieramente mostrali perchè ci rendono noi, unici e speciali: #diversoèbello.

Il percorso di Apple non sarà facile, se da una parte questa ragazzina vuole integrarsi e dimenticare le tradizioni delle sue origini, dall'altra vorrebbe che la madre non si fosse mai trasferita in America, non perchè non le piaccia la vita americana ma perchè se ne sente esclusa per diritto di nascita. Apple non sa chi sia, chi vuole essere, non conosce le proprie origini e non si sente accettata dal mondo che lei chiama casa e quindi si sente maledettamente sola e, cosa ancora peggiore, in difetto.

Dal canto suo la madre, sforzandosi di arrivare a fine mese ed a mandare qualche risparmio alla famiglia rimasta nelle Filippine, sembra troppo preoccupata a non crollare, a non cedere, e per questo a volte sceglie di trincerarsi dietro a divieti sterili alla figlia con la quale invece dovrebbe fare fronte compatto.

Sia Apple che la madre dovranno a modo proprio cercare di ricostruire se stesse e poi naturalmente il loro rapporto, cercando ognuna di mettersi nei passi dell'altra. Non sarà facile chiaramente, no.

Ma non vi ho ancora detto qualcosa di importante su Apple. Apple ha un sogno, un sogno che la fa andare avanti e che la spinge a non mollare: imparare a suonare la chitarra e diventare una grande cantautrice. Per realizzare il suo sogno però Apple dovrebbe possedere una chitarra, oggetto che però è abbastanza costoso e che la madre le vieta non solo per una questione economica ma perchè ha paura che la musica possa sviare la figlia dagli obiettivi di una carriera sicura e stabile. Il sogno di Apple è però forte, quasi una vocazione, in lei arde il fuoco sacro e farà davvero di tutto per realizzarlo, a volte sbaglierà approccio ma alla fine, grazie a dei nuovi amici ed a uno speciale professore, lo realizzerà.

Punta di diamante e caratteristica che ha fatto schizzare alle stelle il mio apprezzamento per Apple è il suo amore per i BEATLES. Ispirata dall'amore per la musica, forse ereditato dal papà che ha perso troppo presto, Apple adora i Beatles, tanto che la sua canzone preferita è Blackbird e che il suo sogno è proprio quello di riuscire a suonarla un giorno con la sua chitarra.

Fra l'eco immortale delle canzoni degli eterni Beatles ed una protagonista a cui è facile affezionarsi, Impara a volare parla di radici, di sogni, di peculiarità e di coraggio ma, cosa ancora più importante, del volersi bene, dell'accettare le differenze, proprie e del prossimo, comprendendo che sono proprio queste a renderci speciali ed unici.

In fondo i problemi affrontati da Apple sono molto simili a quelli che ogni ragazzina deve affrontare, io per esempio non ho dovuto fare i conti con le stesse problematiche di Apple ma mi sono dovuta confrontare con una forma fisica non proprio perfetta, cosa per cui a scuola ero presa di mira. Ogni ragazza/o vive delle grandi battaglie, la differenza sta nel modo di affrontare le chiacchiere che ci girano intorno, sarà proprio quando Apple imparerà a non credere che gli altri abbiano sempre ragione che imparerà a volare.

Il percorso di crescita che porterà Apple ad apprezzarsi, ad amarsi ed a credere in se stessa non sarà solitario ma alcuni personaggi entreranno in scena per supportarla, primo fra tutti Evan, il nuovo arrivato a scuola, un outsider, un ragazzo che vive con il naso fra i libri e che però a differenza di Apple sa bene come fregarsene delle chiacchiere sterili ed inutili. Standing ovation per Evan, forza!

Con lo stile pulito e d'impatto che avevamo imparato ad amare, la Kelly fa nuovamente centro con Impara a volare, regalandoci un nuovo romanzo di formazione che mi trovo ad amare ed a consigliare vivamente. Con Apple nasce una nuova eroina che i ragazzi di oggi dovrebbero tutti conoscere e che ha tanto da ricordare anche a noi che, magari non saremo più teen, ma purtroppo spesso dimentichiamo il nostro valore, soprattutto quando, sfogliando le riviste, ci imbattiamo in modelle super perfette che però ci fanno dimenticare che, sì, esiste il photoshop e che comunque a renderci belle non è sempre la taglia 40 ma ciò che abbiamo nel cuore e che traspare dai nostri sguardi, la scintilla che ci rende tutti unici, diversi e irripetibili.

Erin Entrada Kelly, scrittrice di origini filippine, è cresciuta in Louisiana e vive in Pennsylvania. Tutti i suoi libri hanno vinto prestigiosi premi, fino al massimo riconoscimento della Newbery Medal ottenuto nel 2018 per Lettere dall’Universo che presto diventerà un film NETFLIX.




La parola come sempre a questo punto passa a voi, che ne pensate di Impara a volare? Avete voglia di un bel romanzo di formazione? Conoscete l'autrice? Che ne pensate dei temi trattati? Mi raccomando di non perdere le altre recensioni che fanno parte dell'evento per saperne di più!



L'abbraccio più grande del mondo,

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