Recensione: "Project Digito: Anima" di Marco Chiaravalle (Blog Tour)

Carissimi Cuori Librosi,
stamattina ho il piacere di parlarvi di Project Digito: Anima di Marco Chiaravalle, un autore che avevo apprezzato enormemente al suo esordio avvenuto con Dietro anime d'inchiostro (QUI la mia recensione) e che è tornato lo scorso Novembre con un secondo romanzo stand alone, un romanzo ancora più oscuro del primo, un mistery onirico che spero non vi farete sfuggire.



Con grandissimo piacere oggi partecipo al Blog Tour che da lunedì vi sta tenendo compagnia nella blogosfera regalandovi chicche ed approfondimenti sia su Project Digito: Anima che sul suo autore, mi raccomando di recuperare le tappe che vi foste persi!


Titolo: Project Digito: Anima
Autore: Giada Castigli
Editore: Self publishing
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: Novembre 2019
Genere: Mistery, Fantasy
Pagine: 503
Formato: digitale (euro 4,25) cartaceo (euro 15,90)
Simone Baum lavora per la Eden inc., una multinazionale finanziatrice di un progetto sperimentale chiamato Resilience, in grado di far superare, tramite la fase onirica, i traumi che le persone hanno subito. La perdita di un caro amico e superiore, Adam, gli ha fatto perdere interesse in tutto ciò che lo circonda. Le sue giornate trascorrono tutte uguali fino a quando incontrerà Dahlia: la vittima di un efferato omicidio avvenuto nei suoi sogni. Starà a Simone, che nella dimensione onirica vestirà i panni del detective Liam, indagare sulla morte della ragazza. Le cose si complicheranno quando, nella realtà, le cavie che si sono sottoposte all’esperimento cominceranno a suicidarsi una dopo l’altra. Indagando in prima persona su cosa cela in realtà il programma, Simone si renderà ben presto conto che sogno e realtà non sono due dimensioni così distanti fra di loro. In un’atmosfera permeata costantemente da una profonda oscurità ogni verità verrà pian piano a galla, anche quella più atroce di tutte.


Si ringrazia l'autore per l'invio di una copia del romanzo in omaggio
La penna del Chiaravalle, Project Digito: Anima me lo conferma, è unica ed inconfondibile. Marco Chiaravalle non scende a compromessi, non imita nessuno e non si smentisce, regalando ai suoi lettori una storia "alla Chiaravalle": onirica, misteriosa, poetica, ben scritta ed avvincente.

Non voglio girarci intorno però: i romanzi di  Marco Chiaravalle non sono per tutti. Se state pensando di sbocconcellare Project Digito: Anima come fosse un sacchetto di pop corn, credetemi, non funzionerà. Se non avete voglia di affidarvi ciecamente all'autore, immergendovi con lui in questo sogno misterioso, beh, non funzionerà. Se non avete voglia di leggere una penna ammaliante ma corposa, sarcastica e pregna di mistero, una penna che chiede di essere seguita in un viaggio nell'ignoto, beh, non funzionerà. Ma se invece è vostro desiderio imbattervi in una storia unica, coinvolgente, magnetica, solida ed effimera allo stesso tempo, onirica ma realistica, beh, ragazzi, allora Project Digito: Anima funzionerà, eccome se funzionerà!

Così come ci ha abituati il Chiaravalle la storia è raccontata in prima persona, il protagonista questa volta è Simone Baum, giovane dipendente di una multinazionale che finanzia il Progetto Resilience, ovvero un programma che ha lo scopo di far superare ai "pazienti" dei traumi grazie alla fase onirica. Interessante? Di più!

Personalmente sono da sempre attratta dal mondo onirico e dal suo intersecarsi alla realtà contingente ed è proprio questo uno dei pilastri su cui poggia il romanzo. Questa storia è sostanzialmente il perfetto incontro tra una realtà che appare incredibilmente effimera ed una dimensione onirica che si fa sempre più reale, non solo però perchè la storia raccontata dal Chiaravalle è un caleidoscopio di generi letterari che si uniscono e che, accompagnandosi con una penna più unica che rara, forma un trip mentale ( cit. Il mondo di sopra) che non lascia scampo.

Se realtà e sogno si intersecano già da subito, i due piani diventeranno presto un tutt'uno, tanto che sembreranno inscindibili. Ben presto entrerà in scena Dahlia, una ragazza vittima in un efferato omicidio sul quale, nella dimensione onirica, sarà il nostro protagonista ad indagare. Cosa fa parte del sogno e cosa invece è reale? Come sempre bisognerà aspettare il finale per comprendere, le pagine scivoleranno via avvincendovi completamente, confondendovi per irretirvi e non lasciarvi andare. La mole del romanzo può intimidire ma la scrittura del Chiaravalle è dannatamente coinvolgente, dunque, non faticherete nella lettura. Per mio gusto personale avrei compattato un po', non perchè abbia avuto problemi di concentrazione durante la lettura, ma perchè credo che a scrittura del Chiaravalle non abbia bisogno di troppe pagine, come un sogno lucido Marco si destreggia tra il reale e l'evanescente, credo che compattando un po' si sarebbe ancora meglio mantenuta in equilibrio l'equazione. 

Mistery e fantasy si tingeranno di dark in Project Digito: Anima ma un posto in prima fila è riservato come sempre anche al mondo delle fiabe che torna ad essere coprotagonista. Come ci ha infatti abituati il Chiaravalle anche questa volta una fiaba storica farà da main theme al romanzo e toccherà proprio all'ammaliante Il mago di Oz. Interessante? Di più!

Se avete voglia di leggere una storia che scuoterà le coscienze, una storia che viaggerà sottopelle per prendervi non solo al cuore ma anche alla testa, se siete affascinati da una penna ricca e coinvolgente, una penna che non cede a compromessi e che resta perfettamente inconfondibile, elegante, onirica, tagliente, sarcastica ed onesta, se ciò che volete è vivere un sogno lucido dal quale vi sveglierete senza sapere cosa è stato reale e cosa no ma comunque profondamente scossi, avvinti ma arricchiti, beh, Project Digito: Anima non potete perdervelo assolutamente!


E voi avete già letto questo romanzo? Vi interessa il mondo onirico e le sue connessioni con la realtà? Conoscete l'autore? Per saperne di più vi invito a recuperare le tappe del nostro evento che vi foste persi, ciascuna infatti vi ha parlato degli elementi distintivi che rendono unica ed inconfondibile la penna del Chiaravalle che personalmente spero di tornare a leggere presto.


L'abbraccio più grande del mondo,

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