Recensione: "Il mondo nuovo - Ritorno al mondo nuovo" di Aldous Huxley (Review Party)

Rieccomi da voi miei carissimi Cuori Librosi,
grazie alla Mondadori (Oscar Vault) da stamattina in libreria arriva la nuova (e preziosa) edizione illustrata de Il mondo nuovo - Ritorno al mondo nuovo di Aldous Huxley, intramontabile capolavoro novecentesco. Oscar Vault, dimostrando di collezionare vere e proprie chicche, da stamattina ci propone questa meraviglia senza tempo che oggi rivive impreziosita dalle illustrazioni di Giuseppe Palumbo, una meraviglia che chiaramente vi consiglio assolutamente di non perdere!




Felicissima di potervene parlare in anteprima, come sempre mi raccomando di non perdere nessuna recensione del nostro Review Party!

Titolo: Il mondo nuovo
Autore: Aldous Huxley
Editore: Self publishing
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 25 Agosto 2020
Genere: Classico, Distopia, Libro illustrato
Pagine: 480
Formato: digitale (euro 11,99) cartaceo (euro 28,00)
Scritto nel 1932, "Il mondo nuovo" è un romanzo dall'inesausta forza profetica ambientato in un immaginario stato totalitario del futuro, nel quale ogni aspetto della vita viene pianificato in nome del razionalismo produttivistico e tutto è sacrificabile a un malinteso mito del progresso. I cittadini di questa società non sono oppressi da fame, guerra, malattie e possono accedere liberamente a ogni piacere materiale. In cambio del benessere fisico, però, devono rinunciare a ogni emozione, a ogni sentimento, a ogni manifestazione della propria individualità. Al romanzo seguono la prefazione all'edizione 1946 del "Mondo nuovo" e la raccolta di saggi "Ritorno al mondo nuovo" (1958), nelle quali Huxley tornò a esaminare le proprie intuizioni alla luce degli avvenimenti dei decenni centrali del Novecento. In questa edizione incubi e ossessioni prendono corpo nei disegni di Giuseppe Palumbo.


Si ringrazia la Mondadori per l'invio di una copia del romanzo in omaggio
Godalming, Surrey, 1894 - Los Angeles 1963. Appartenente a una illustre famiglia di scienziati, autore di numerosi saggi, è famoso per i romanzi distopici Il mondo nuovo (1932) e L'isola (1962). Tra le altre opere Giallo cromo (1921), Punto contro punto (1928), La scimmia e l'essenza (1948), I diavoli di Loudun (1952), Ritorno al mondo nuovo (1958).


Il mondo nuovo è una pietra miliare nel campo della letteratura classica/ distopica. Scritto nel 1932 da Aldous Huxley, Il mondo nuovo riflette sul destino del mondo, arrivando a pronosticare dove l'evoluzione stia conducendo l'umanità.

A circa trent'anni da Il mondo Nuovo, Huxley nella raccolta di saggi  intitolata Ritorno al Mondo Nuovo ritorna sui suoi passi, non per sconfessarli, bensì per rendersi conto che ciò che aveva pronosticato non solo si è avverato ma lo ha fatto purtroppo anche più velocemente di quanto lo stesso Huxley si fosse immaginato.

Fatta questa breve precisazione, andiamo al sodo e vediamo cosa Huxley intendesse per Mondo Nuovo.

Siamo nell'anno Ford 632 (a circa 500 anni da oggi) e il mondo è un posto molto diverso da quello in cui viviamo, o meglio, forse non così tanto ma sentite un po' voi, poi trarrete le vostre considerazioni.  

Nel mondo nuovo gli  individui hanno perso la loro individualità appunto, non hanno sentimenti propri, non hanno libero arbitrio e la vita di ciascuno è programmata in anticipo dal sistema. Ognuno nasce per una motivazione, va da sè che il controllo delle nascite è strettissimo, ogni individuo viene  infatti creato in provetta e nessuno ha la possibilità di scegliere la propria strada, men che meno sentimenti o aspirazioni personali, perchè i tratti distintivi di ciascuno sono pre modulati in serie. Già, ogni emozione è preventivamente inibita e, se per caso qualche brandello di sentimento si intrufola a forza nel cuore  di qualcuno, viene estirpato attraverso uno speciale oppiaceo.

Non c'è violenza però nel mondo nuovo, la forma di condizionamento utilizzata è sottile e non prevede l'uso della forza, tutto si basa sul legittimo consenso e chiaramente ciò fa ancora di più rabbrividire, anche se si tratta dell'elemento che rende ancora più realistica la scena.

All'apparenza l'umanità è serena, non c'è conflitto, nessuna guerra, nessuna malattia, nessuna sofferenza ma, di contro, neanche nessuna emozione, nessun sentimento, nessun libero arbitrio. Il mondo nuovo è un mondo asettico, un mondo incolore, un mondo senza profumi o sapori, un mondo vuoto.

Ma se un solo individuo fosse sfuggito al sistema? Come sarebbe visto il mondo nuovo dagli occhi di un Selvaggio? John, figlio naturale (sì, ho proprio detto naturale) di una giovane del mondo nuovo che si era persa in una riserva selvaggia non ancora "bonificata" dal sistema, sta per scoprire il mondo nuovo e noi lo osserveremo attraverso i suoi occhi che sono anche i nostri.

Peculiarità, inclinazioni personali. sentimenti ed emozioni non sono forse ciò che ci contraddistingue gli uni dagli altri e che ci rende unici? Certo, lasciare andare le emozioni potrebbe essere un modo per non soffrire, per annientare il dolore, la depressione, il malcontento in cui a volte ci crogioliamo ma, se lasciassimo andare i sentimenti perderemmo noi stessi.

In un mondo in cui in troppi provano a manipolarci in modo subdolo non mette i brividi la fisionomia del mondo nuovo? E se già i brividi me li fanno venire le creazioni in provetta che dire di una società incolore e senza emozioni? Una società senza odio, sì, ma anche senza amore. Ho i brividi.

Huxley era convinto che la società viaggiasse spedita verso il mondo nuovo ed io sinceramente non mi sento di sconfessarlo, non trovo niente che mi faccia stare tranquilla, non trovo niente a cui appigliarmi per poter dire "no, non succederà", non credete anche voi? Perchè a volte, troppe, ci viene detto cosa provare e cosa no e questo non va bene. No, certo che no.

Con una scrittura vivace, lucida e ponderata, Huxley guida il lettore attraverso una serie progressiva di riflessioni che arricchiscono, che mettono a soqquadro la coscienza e che mettono in moto mente e cuore, confezionando un romanzo che non è solo un romanzo ma un manifesto importante ed ancora attualissimo.

Sagace, sottile e dannatamente attuale, nonostante il tempo che passa, lo scritto di Huxley è imperdibile per i lettori che hanno voglia di mettersi in gioco, di riflettere, di dissentire, per coloro che non hanno paura di affrontare un testo che non lesina di cibarsi di filosofia, un testo che oggi viene esaltato dalle potenti immagini create da Giuseppe Palumbo, perfette, preziose e che, non ho dubbi, faranno storia.

Se avete voglia di mettervi in gioco, se avete voglia di riflettere, se avete amato 1984 di Orwell, che aspettate a correre in libreria? L'edizione gioiello de Il mondo nuovo - Ritorno al mondo nuovo di Aldous Huxley vi aspetta!


E voi avete mai letto questo classico novecentesco? Cosa ne pensate del mondo nuovo intravisto da Huxley già nei primi del novecento? E' davvero così distopico?


L'abbraccio più grande del mondo,


Nessun commento

Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!