Recensione: "Greythorne" di Chrystal Smith (Review Party)

Buondì Cuori di Libri,
grazie alla MONDADORI da stamattina in libreria arriva GREYTHORNE, l'atteso seguito di FIORE DI SANGUE, di Chrystal Smith, lo stavate aspettando anche voi?


Non perdete il nostro REVIEW PARTY per saperne di più, mi raccomando!


Titolo: Greythorne 
Autore: Chrystal Smith
Editore: Mondadori
Serie: Bloodleaf #2
Data pubblicazione: 9/2/21
Genere: Fantasy, retelling
Pagine: 264
Formato: digitale (euro 9,99) cartaceo (euro 17,90)

"Sono nata da una sanguifoglia, no? Un veleno. Ho cercato in tutti i modi di aiutare la gente, di fare la differenza, ma ho solo peggiorato le cose. E proprio come una sanguifoglia, qualsiasi piccola buona azione potessi compiere non avrebbe mai eguagliato l'entità del caos che avrei scatenato provandoci.". La vita della principessa Aurelia è di nuovo sconvolta quando il regno che pensava di aver salvato si avvia inesorabile alla rovina, una persona amata muore tragicamente in un naufragio e la sua patria d'origine si rifiuta di riconoscere il legittimo diritto al trono del fratello Conrad. Con la certezza che non esista più un luogo in cui possa sentirsi davvero a casa, Aurelia fa ritorno a Greythorne, il maniero della famiglia del suo migliore amico, giusto in tempo per essere travolta da un colpo di Stato la notte dell'incoronazione di Conrad. Disprezzata da tutti e con i nemici sempre più vicini, la ragazza sa di non avere più nulla da perdere. Può e deve fare solo una cosa, tentare tutto ciò che è in suo potere per proteggere le uniche persone che le sono rimaste, la sua famiglia. Ma proprio nel momento di maggiore difficoltà, quando tutto sembra irrimediabilmente perduto, un amore che pensava di avere perso per sempre le riaccenderà la speranza... In "Greythorne", Crystal Smith tesse una storia traboccante di magia suadente e misteriosa, e intrighi politici, consegnandoci una protagonista coraggiosa e tenace che farà di tutto pur di salvare coloro che ama. Una storia che appassionerà chi era rimasto stregato da "Fiore di sangue", il primo romanzo della serie.

La serie è composta da:
1. Fiore di sangue (Bloodleaf #1) QUI LA MIA RECENSIONE
2. Greythorne (Bloodleaf #2)
3.  Ebonwilde (Bloodleaf #3)

Si ringrazia la Mondadori per l'invio di una copia del romanzo in omaggio

Crystal Smith è una scrittrice, fotografa e artista che fin da giovanissima – complice una famiglia di voraci lettori – ha sviluppato un amore profondo per le storie. Vive nello Utah insieme al marito e ai due figli. Per Mondadori ha pubblicato Fiore di sangue, il primo volume della trilogia “Bloodleaf”.


Se ad attrarmi di Fiore di Sangue era stato il fatto che fosse il retelling de La piccola guardiana d'oche, favola dei fratelli Grimm a me molto cara, a farmi bramare Greythorne è stata l'originalità che aveva contraddistinto Fiore di sangue che, nato sì come retelling, aveva saputo creare qualcosa di originale, unico ed affasciante.

Il tanto atteso e desiderato Greythorne avrà soddisfatto le aspettative?
Scopriamolo insieme.

Il romanzo rialza il sipario a qualche mese dagli avvenimenti conclusivi di Fiore di sangue, tasselli persi che il lettore cercherà di recuperare pian piano. Tra intrighi politici, colpi di stato e la magia del sangue, Greythorne dimostra di avere molte frecce al suo arco, non tutte purtroppo andate a segno, soprattutto  a causa di un incipit un po' nebuloso e poco incisivo.

Se ho apprezzato moltissimo la seconda parte del romanzo e mi sono sentita coinvolta dal finale che mi ha lasciato molta voglia di leggere il terzo ed ultimo romanzo della serie, l'inizio devo ammettere non sia stato dei migliori. Disorientata dal salto temporale e poco coinvolta dai personaggi con cui ho faticato a ritrovarmi connessa, la lettura ha vacillato, solo una volta ingranata la marcia sono riuscita a vedere distintamente rifiorire le potenzialità del romanzo in particolare e della storia in generale.

Il percorso intrapreso da Aurelia non è più lineare, molti colpi di scena porteranno la protagonista a rivalutare le sue decisioni ed il proprio ruolo, nonostante oggi sia chiara a tutti la sua magia. Non sono riuscita a sentire vicina Aurelia come era accaduto in Fiore di sangue, tuttavia non posso non considerare quanto sia cresciuta dall'inizio di questa storia, certo commetterà degli errori ma si dimostrerà comunque sempre più astuta e coraggiosa.

Ciò che ha pienamente funzionato per me è stata la parte magica che ha creato un pathos crescente e che ha saputo tenermi aggrappata al testo, non è partita la ship e non mi sono ritrovata coinvolta a doppio filo con i personaggi, è vero, ma la struttura magica mi ha avvinta, questo è innegabile.

Molti sono i colpi di scena disseminati tra le pagine del romanzo che, seppur non si dilunghi (scelta azzeccata) mantiene sempre sul chi vive il lettore. Il salto temporale inziale personalmente lo avrei evitato, mi sarebbe piaciuto ripartire là da dove il sipario era sceso, riprendere le fila del discorso (soprattutto quando è passato un anno dalla lettura del precedente volume) non è sempre facile se poi l'autore fa di tutto per destabilizzare il lettore credo sia un rischio troppo grande. Più linearità nell'incipit ed una mano più ferma all'inizio era ciò che desideravo, è vero, anche se la Smith si è ripresa bene, gliene devo dare atto e lo faccio con estremo piacere.

A parte lo scivolone iniziale lo stile della Smith è asciutto come piace a me, il finale è un fulmine che squarcia il cielo in una notte senza stelle, lo ricorderò perfettamente e sono quelle pagine finali che spingono l'hype nell'attesa del terzo ed ultimo volume.

Consiglio la lettura di Greythorne a chi ha amato Fiore di sangue, non scoraggiatevi alle prime battute, andate avanti e verrete nuovamente coinvolti dalla magia di una storia originale, a tratti oscura e decisamente affascinante. Aurelia è una protagonista in evoluzione ed accanto a lei faranno in loro ingresso nuovi personaggi intriganti, la storia dimostra di sapere attingere nuova linfa vitale e credo valga la pena di continuare a seguirla.



Se a Fiore di sangue avevo attribuito 4 corone il giudizio scende un filino a causa dell'incipit poco efficace di Greythorne ma le premesse per ritornare ad alzare il mio apprezzamento ci sono tutte e non vedo l'ora di leggere Ebonwilde, se infatti l'epilogo di Fiore di sangue non mi aveva creato problemi, beh, così non è per quello di Greythorne, a questo punto DEVO sapere e spero che le risposte che avrò saranno quelle giuste.


E voi cosa ne pensate di questa serie? Aspettavate la pubblicazione dei Greythorne?
Non pensate anche voi che questa cover italiana sia semplicemente meravigliosa?
Mi raccomando di non perdere le altre recensioni del nostro Review Party 
per scoprire tutte le sfaccettature della lettura.




L'abbraccio più grande del mondo,

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