Recensione: "La nave sepolta. The dig" di John Preston (Review party)

Buondì Cuori di Libri,
stamattina parliamo di LA NAVE SEPOLTA. THE DIG, il romanzo firmato da John Preston ed edito da SALANI dal quale è stato tratto l'omonimo film originale NETFLIX.


Mi raccomando di passare a leggere tutte le recensioni del REVIEW PARTY per scoprire tutte le sfaccettature della lettura.


Titolo: La nave sepolta. The dig
Autore: John Preston
Editore: Salani
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 1/4/21
Genere: Narrativa storica
Pagine: 250
Formato: digitale (euro 8,99) cartaceo (euro 15,90)

Inghilterra, estate 1939. Quando Edith Pretty, affascinata dalle leggende locali che parlano di un tesoro vichingo sepolto nella sua terra, decide di contattare l'archeologo autodidatta Basil Brown, non sa che sta per dare inizio a una delle più straordinarie avventure archeologiche del Novecento. Presto gli scavi riveleranno il gigantesco scheletro di un'antichissima nave funeraria appartenuta a un sovrano anglosassone, che richiamerà l'interesse degli accademici più blasonati. Uniti dalla passione per l'archeologia e da un sentimento delicato e profondo che li lega l'uno all'altra, Basil e Edith lotteranno per proteggere la loro scoperta. Ma la Seconda guerra mondiale incombe e gli scavi si trasformeranno in una corsa contro il tempo, soprattutto quando dalla terra emerge qualcosa di ancor più stupefacente... Basato su fatti realmente accaduti, "La nave sepolta" è un romanzo in cui l'amore e la passione assumono aspetti tutt'altro che scontati e che, toccando il significato più profondo del matrimonio, del rapporto tra genitori e figli, della ricerca dell'identità personale, riesce a farci riflettere sul significato dell'essere umani e di condividere la Storia e, in ultima analisi, il dono stesso della vita.

Si ringrazia la CE per l'invio di una copia del romanzo in omaggio
John Preston è un giornalista e scrittore britannico. Ha lavorato a lungo per l’Evening Standard e il Sunday Telegraph e ha collaborato con varie importanti testate. Ha pubblicato saggi e romanzi, tra cui Uno scandalo molto inglese, adattato dalla BBC in una serie tv che si è aggiudicata diversi premi e nomination tra BAFTA, Golden Globes ed Emmy Award.
Da questo romanzo, basato sugli scavi archeologici condotti nel 1939 a Sutton Hoo, nel Suffolk, è stato tratto il film Netflix con Ralph Fiennes e Carey Mulligan.


La nave sepolta. The dig è un romanzo che ci porta in Inghilterra nell'estate nel '39. Sebbene la nazione si stesse a quel tempo preparando ed armando per la Seconda Grande Guerra il romanzo riporta alla luce uno dei ritrovamenti archeologici più importanti della storia.

Tutto iniziò quando la vedova Edith Pretty incaricò l'archeologo autodidatta Basil Brown di scavare nella sua proprietà, sicura che quella terra potesse celare qualcosa di grande. Coì fu, visto che Brown portò alla luce addirittura una nave funeraria anglosassone, un ritrovamento di inestimabile valore sia storico che economico.

Naturalmente l'interesse dei più blasonati archeologi del tempo fu subito stuzzicato, tanto che lo stesso British Museum si fece avanti, cercando di scalzare lo stesso Brown, un professionista dotato di acume ma non di titoli. Come potrete immaginare infatti si scatenò una vera diatriba e la vedova Pretty fu tirata in mezzo, dovendo prendere lei le più importanti decisioni. Il nome di Brown in molti avrebbero voluto cancellarlo e, per un periodo, sembrarono addirittura esserci riusciti. Che meschinità nel constatare quanto gli interessi economici possano prevalere su tutto, anche sulla nobiltà d'animo e sull'etica. 

Protagonista del romanzo è però il ritrovamento archeologico attorno al quale si affacciano le vite di tre persone in particolare, ovvero Bazil Brown, un uomo di nobili ideali che svolge il suo lavoro a testa bassa e con grande cuore, la vedova Edith Pretty che, grazie allo scavo, realizzerà un sogno suo e del defunto marito, ed in fine Peggy Piggott che insieme al marito, un professore, si aggiungerà alla squadra e sarà lei a ritrovare i primi e preziosissimi oggetti dallo scavo, prelevandoli con le sue mani.

Le figure di questi tre protagonisti (la vita dei quali è stata romanzata dall'autore, soprattutto quella di Peggy) donano spessore emotivo alla storia che però si concentra principalmente sulla scoperta archeologica.

L'archeologia mi ha sempre affascinata, è una scienza nobile che ci fa comprendere quanto il nostro passaggio sulla Terra sia fugace ma, al contempo, lasci un segno che la storia può celare ma anche conservare. La nostra vita è sì breve ma ciò che ci lasciamo indietro può in qualche modo condizionare il futuro, dall'amore impalpabile che abbiamo donato a segni più tangibili.

Il nostro assaggio su questa Terra non è inutile o almeno spetta a noi non renderlo tale.

E' indubbio che questa lettura mi abbia colpita tanto, a tal punto da desiderare vedere anche la trasposizione Netflix della quale, insieme al romanzo, mi sono innamorata. Già, perchè il cast di attori scelto (la vedova Edith Pretty è interpretata dalla bravissima Carey Mulligan mentre Peggy Piggott da una intensa Lily James) ha reso giustizia ad un romanzo ben scritto.

Donando ancora più carica emozionale alla storia scritta da Preston credo che il film sia una visione doverosa dopo che avrete letto il romanzo e vi consiglio di cuore entrambi.

Se amate l'archeologia, sia che sappiate già del famoso ritrovamento archeologico di Sutton Hoo sia che come me lo scopriate adesso per la prima volta, credo che questa sia una lettura da non perdere. A pochi giorni dall'entrata in guerra di Londra lo scavo di Sutton Hoo riporta l'umanità a considerare quanta bellezza ci sia nel mondo, il passato non è sterile e vuoto, non scompare voltando una pagina ma resiste. Ciò che facciamo oggi, tutte le nostre scelte, condizionano il futuro, tanto che il passato riveste una pari importanza, non va quindi mai dimenticato.


E voi avete già letto il romanzo? Avete visto il film?
Siete interessati di archeologia?




L'abbraccio più grande del mondo,

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