Recensione: "Il ritratto" di Paola Zannoner (Review Party)

Buondì miei Cuori di Libri,
iniziamo insieme una settimana libresca davvero piena di novità, ricca di chicche che davvero non potete perdervi. Pronti?

Parliamo quindi de IL RITRATTO, romanzo per ragazzi (e non solo) firmato da Paola Zannoner ed edito dalla Giunti.


Mi raccomando di seguire il nostro Review Party per farvi un 'idea delle tante sfaccettature che compongono questa affascinante storia che incanterà chi ama il mondo dell'arte.


Titolo: Il ritratto
Autore: Paola Zannoner
Editore: Giunti
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 5.5.21
Genere: Libri per ragazzi
Pagine: 272
Formato: digitale (euro 10,99) cartaceo (euro 17,00)

La storia inizia con un piccolo mistero: un ragazzo fissa un ritratto come ne fosse ipnotizzato. Siamo nella Galleria Palatina del Museo di Palazzo Pitti a Firenze, e il quadro è La Velata di Raffaello Sanzio, un dipinto affascinante, capolavoro rinascimentale. Incuriositi e un po' allarmati, i custodi decidono di intervenire e chi va a parlare con il misterioso visitatore è Silvia, giovanissima custode assunta da circa un anno, con il compito di occuparsi del pubblico di studenti. Il ragazzo si chiama Doyun ed è venuto dalla Corea del Sud, dove studia storia dell'arte in una Fondazione di Seul, proprio per vedere dal vivo l'opera di Raffaello. Silvia parteciperà al corso di formazione per l'uso di una app innovativa che traccia e controlla il pubblico, evidenziando potenziali vandali o danneggiatori, una app messa a punto da un gruppo di tecnici guidati dalla giovane esperta coreana Iseul Pak. Il nuovo sistema di sicurezza è inaugurato a Pitti il primo aprile ed entra subito in funzione. Dopo due settimane, a Pasqua, scoppia una impressionante emergenza: molte persone cadono a terra, e si sospetta un attacco terroristico. Al Palazzo arrivano reparti di carabinieri, personale paramedico, artificieri, e si scatena il panico tra i visitatori in fuga, con il piombare dei mezzi di soccorso, gli allarmi che scattano e i custodi sconvolti e affannati. Infine, quando cessa l'emergenza, si scopre che il quadro di Raffaello tanto ammirato da Doyun è scomparso. Silvia, spaventata dalla piega degli avvenimenti e di colpo consapevole del possibile uso criminale delle opere trafugate, finalmente riesce a incontrare Doyun e capire che ruolo ha lui in questa vicenda. Saranno i due ragazzi a seguire le tracce del dipinto che sembra chiamarli a sé, fino all'incontro faccia a faccia con il responsabile del furto e il ritrovamento del ritratto che tornerà nella sua casa, nel museo del mondo.

Si ringrazia la Giunti per l'invio di una copia omaggio del romanzo

Il ritratto è un romanzo che mi ha colpito subito, non appena ne ho letto la trama. L'arte mi affascina e così anche il cinquecento, ecco perchè alla trama de Il ritratto non avrei mai potuto resistere. Aggiungiamo poi la mia stima per Paola Zannoner che ha firmato il romanzo e voilat il gioco è fatto.

Chi di voi mi legge e mi segue da un po' certo ricorderà che in un mondo pre Pandemia sono riuscita ad incontrare personalmente Paola Zannoner in occasione di un (rarissimo) incontro organizzato nella mia città per la promozione di un suo romanzo. Eh sì, a quei tempi il mio cruccio era relativo al fatto che qui nell'estremo sud dove vivo (Sicilia) non venissero quasi mai organizzati incontri libreschi interessanti, quello con la Zannoner fu davvero una bellissima sorpresa per me e lo ricordo con estremo piacere. Da lì a breve il mondo sarebbe presto cambiato e di incontri in presenza non ce ne sarebbero più stati, spero però che le cose possano cambiare e che si possa ripartire in tutta Italia, da Nord a Sud e viceversa.

Ebbene, in quella occasione in cui ebbi il piacere di conoscere Paola Zannoner, compresi molte cose di questa straordinaria autrice che seppe davvero incantarmi. Ebbene, oltre alla sua maestria già ben nota e visibile tra le pagine dei suoi romanzi, il suo amore per l'arte fu chiarissimo. Con Il ritratto respiriamo l'arte, la amiamo intensamente insieme a lei e ne siamo catturati. 

La Zannoner, ancora una volta, dimostra un grande amore per l'arte in tutte le sue forme e, grazie a questo romanzo, approfondisce quello per l'arte pittorica del cinquecento ed in particolare per una tela del Raffaello.

Ci troviamo a Firenze (tutto il romanzo vi è ambientato) e  precisamente al Palazzo Pitti. Silvia è una giovane custode, assunta da meno di un anno, e la incontriamo quando sarà chiamata ad avvicinare un visitatore alquanto sospetto. Già, perchè da ore c'è un ragazzo davanti a La Velata di Raffaello che, perfettamente immobile, non smette di fissare il dipinto. Il ragazzo se ne sta lì da ore, senza muovere un muscolo, cosa ha davvero intenzione di fare? E' uno studioso? Uno studente? Se ne sta perfettamente immobile, non prende appunti, non viene distratto da niente e nessuno. Silvia avvicinerà il ragazzo e subito le sarà chiaro che si tratta di una delle persone più affascinanti che abbia mai incontrato.

Di origini coreane, il ragazzo è alto, dal fisico sinuoso, i suoi capelli neri gli ricadono in una frangia corvina sulla fronte, gli occhi sembrano due lucenti ossidiane, ma ciò che affascina di più Silvia sono le sue parole e la sua profonda conoscenza de La Velata, il quadro che fissa da ore.

Tra Silvia e Doyun, questo il nome del misterioso ragazzo, scatterà subito qualcosa, tanto che i due si ritroveranno insieme per bere qualcosa già quella sera stessa, scambiandosi i numeri di telefono per rivedersi ancora e ancora.

Se entrambi, come presto scopriremo, non hanno alle spalle un trascorso familiare facile, saranno sempre più attratti l'una dall'altro. Anche se Silvia non è una ragazza incline a lasciarsi andare, soprattutto dopo il lutto familiare che l'ha recentemente colpita, con Doyun sembrerà incapace di alzare qualsivoglia barriera, è come se quel misterioso ragazzo riuscisse a leggerle dentro al cuore e lei, incapace di mettere filtri, si lascia vedere per davvero.

L'arte è centrale in tutto il romanzo e sarà parte integrante dell'attrazione che legherà Silvia a Doyun. Chi è davvero Doyun? Ma chi è davvero Silvia? Silvia ama l'arte ma ha deciso di non rischiare nella vita, di osservarla l'arte piuttosto che di crearla. E' ovvio che l'incontro tra Silvia e Doyun darà il via alla storia al cui centro però graviterà sempre l'amore per l'arte in generale e la figura de La Velata in particolare.

Sì, perchè presto La Velata sarà trafugata in un modo molto particolare, tanto che si temerà persino un attacco terroristico, Silvia sarà al centro delle indagini e chiaramente coinvolgerà Doyun.

Cosa è davvero successo? Dove si trova La Velata? Riuscirà l'opera di Raffaello a tornare a casa per essere amata ed ammirata da tutto il mondo?

Il romanzo della Zannoner conquista, c'è poco da dire. Scritta in uno stile fluido, la storia è narrata in terza persona, dotata di un ritmo coinvolgente e due protagonisti molto affascinanti. E' chiarissimo che la Zannoner abbia condotto numerosi ed appassionati studi prima di cimentarsi in questa storia ma d'altronde questa è una dote che già riconoscevo all'autrice che, a mio modo di vedere, non lesina mai negli studi preparatori, dimostrando grande amore storico che le permette di regalare ai suoi lettori storie ricche di dettagli storici avvincenti. Io per prima mi sono ritrovata ad approfondire degli input forniti dal romanzo, cosa che adoro fare ed alla quale la Zannoner mi induce sempre.

La parte romance si inserirà quindi in una sontuosa e vivida cornice artistica che mi farà ricordare il romanzo con estremo piacere. Di certo quando un giorno tornerò a Palazzo Pitti (lo spero) e rivedrò La Velata ripenserò anche al romanzo della Zannoner, su questo non ho dubbi.

Il ritratto è un romanzo davvero gradevolissimo, una lettura che affascinerà il mondo giovane ma che saprà essere godibilissima anche dai lettori più maturi che hanno voglia di immergersi in una storia affascinante e coinvolgente, un tributo all'arte pittorica, al cinquecento, al grande Raffaello ed a La Velata, un dipinto che forse, ai tempi della scuola, non avevo approfondito a dovere e che, grazie alla Zannoner, ho avuto l'input per approfondire.



E voi siete pronti a perdervi tra le vie di una sfavillante Firenze?
Amate l'arte?



L'abbraccio più grande del mondo,

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