BLOG TOUR: RYA SERIES di Barbara Bolzan (Dalla viva voce di Rya)

Buondì Cuori di Libri,
stamattina ho il grande piacere di ospitare nel Regno dei Libri una delle voci italiane che più ammiro, quella di Barbara Bolzan.


In occasione della pubblicazione, in una nuova veste grafica, dei quattro libri della RYA SERIES targata DELRAI EDIZIONI, ho l'immenso onore di partecipare al BLOG TOUR che ve ne parla. 


E voi siete pronti a riabbracciare Rya?


Se mi seguite affezionati sapete già quanto la RYA SERIES mi abbia emozionata, quanto abbia saputo darmi. Letti uno dopo l'altro, i quattro volumi della serie mi accompagnarono in uno dei periodi più particolari della mia vita, ero da poco diventata mamma. 

All'alba, stanca ma felice, dopo nottate di sonno a singhiozzo, mi concedevo un paio d'ore per varcare i confini di un altro tempo, di un altro luogo, insieme a Rya.


Rya è speciale per me, ormai lo avrete capito e, se Rya chiama, io rispondo. Sempre.


Grazie a Barbara Bolzan ed alla DELRAI EDIZIONI oggi ho l'onore di dare spazio alla viva voce di Rya che, grazie a colei che le ha dato fiato nei polmoni, si ri-presenta ai suoi lettori, riabbracciando chi già la ama e facendo la conoscenza di chi la amerà.

Vi presento dunque i quattro volumi della serie nella loro nuova veste grafica confezionata dalla DELRAI EDIZIONI.




Vi ricordo che la Rya Series è così composta:

1 - Fracture (la mia recensione)
2 - Sacrifice (la mia recensione)
3 - Deception (la mia recensione)
4Awaken (la mia recensione)



Come preannunciato oggi lascerò la parola a Barbara Bolzan che ci regalerà qualcosa di unico, un vero e proprio gioiello, ovvero le parole di Rya che si presenta ai suoi lettori. Emozione pura.

Eccole, per gentile concessione di Barbara Bolzan e della Delrai Edizioni.


- Dalla viva voce di Rya -


Chi sono?
Me lo hanno chiesto talmente in tanti, e ogni volta ho raccontato una storia diversa! Non che io sia una bugiarda, per carità: non è così che sono stata cresciuta. La mia famiglia mi ha inculcato a viva forza disciplina e precetti importantissimi… C’è però da dire che i miei parenti non hanno mai vissuto quello che ho vissuto io, ed è facile sorridere e mostrare sincerità quando la tua esistenza non è mai andata al di là di un orlo sdrucito.
Ma sto divagando.

Chi sono?
Sono Rya Niva, principessa di Temarin, sorella della regina Alsisia (e sfido chiunque a dire che avere Alsisia per sorella sia una cosa facile. Ve la immaginate l’ansia spasmodica di vivere accanto alla perfezione fatta persona? Il sapere che, per quanti sforzi tu faccia, non riuscirai mai… non dico ad eguagliarla, ma neppure ad avvicinarti!?).
Prima che diciate qualunque cosa, vorrei fare una precisazione.
Lei mi devasta. Mi destabilizza puntualmente. Ho appena sostenuto che fosse difficile viverle accanto, stare nella sua ombra. È vero… ma era anche comodo. Alsisia era (è?) il mio porto sicuro.
E questo, perché mia sorella è me-ra-vi-glio-sa. Credetemi. Se lo dico è perché lo so.
È talmente facile lasciarsi conquistare da lei!
Per tutta la vita non ho desiderato che assomigliarle in tutto, ben sapendo che non ci sarei mai riuscita. E il mio terrore più grande era quello di dispiacerle.
Pensate che, quando eravamo in mezzo alla gente, noi due, fianco e fianco… be’, io somigliavo più a lei che a me stessa. A tal punto vivevo in simbiosi!
Oggi le cose sono un po’ cambiate. O forse, chissà, a essere cambiata sono io, mentre lei… lei è sempre la stessa: pura e perfetta in ogni situazione.
L’amavo. Di più: l’adoravo. Avevo il suo nome sempre sulle labbra. Prima di agire, mi domandavo cosa avrebbe fatto o pensato Alsisia in quella stessa situazione. Parlavo addirittura al plurale, talvolta: io e lei, lei ed io. Due farfalle chiuse nello stesso bozzolo (il suo).
Era tutto, per me.
E poi, era regina di Temarin.
Io ero solo l’altra, nata e cresciuta per rimanere nell’ombra, tipico destino delle figlie secondogenite… almeno, fino a quando re BlodricHerrand, il potente sovrano di Idrethia, non mi ha chiesta in sposa.
Fino a quel momento, non interessavo a nessuno, non contavo granché. Improvvisamente, poi, sono diventata un bene inestimabile, la pedina da muovere con oculatezza sulla scacchiera.
Tutto poteva accadere, per me. Il futuro mi si presentava roseo. E roseo è stato veramente.
Fino a una certa notte.

Comunque:
sono nata e cresciuta a corte, per me non poteva esistere un altro mondo. Il mio unico orizzonte era costituito da mia sorella e da nostro cugino Strevj, suo marito, il vertice di noi Niva, l’uomo che prendeva ogni decisione per il meglio e per il bene della famiglia, colui che ci insegnava le parole da dire, cosa pensare, perfino come apparire in pubblico. Ambizioso e prevaricatore, sempre con una ciocca di capelli in bocca, sempre con il piede in più scarpe, sempre con la mente in movimento e il cuore oltre l’ostacolo: questo era Strevj. E noi gli dovevamo obbedienza. Perché era il capo della famiglia, perché era l’unico maschio ancora in vita, perché ogni decisione era presa comunque per il nostro bene.
E non ci trovavo nulla di sbagliato, in questo.
La donna è fatta per obbedire, dopotutto. La cosa poteva pesarmi, ovviamente, ma non si può cambiare quel che è stato così da sempre, no?
In ogni caso: eccoci, i tre Niva, stretti e compatti nel nostro mondo raccolto.
L’altrove più lontano che riuscivo a concepire erano i giardini ben curati di Temarin, che terminavano con le alte mura costruite solo per proteggerci.
Non che ne avessimo bisogno, in realtà.
Mio cugino Strevj diceva sempre che nessuno avrebbe mai potuto battere un Niva: eravamo semplici mercanti, un tempo (parlo di qualche generazione fa); siamo diventati sovrani grazie a matrimoni oculati. Adesso regniamo su Temarin e stendiamo le mani sull’Idrethia.
Non è cosa da poco.
Insomma, da quando sono piccola non ho sentito dire altro che “Quanta forza d’animo posseggono i Niva… Per un Niva niente è impossibile… I Niva si adattano a ogni situazione e, da ogni situazione, sono capaci di trarre il meglio…”
È quello che ho cercato di fare io quando mi sono trovata nei guai. E contate, tra l’altro, che i Niva sono sempre stati una famiglia compatta, mentre io, da un certo momento in poi, ho dovuto agire e pensare da sola (cosa per me inaudita).
Non dimentichiamo, poi, tutto quello che ho imparato grazie a Nemi. Sul momento, magari, sembrava che i suoi insegnamenti mi entrassero in un orecchio per uscire immediatamente dall’altro. Ma non è così. Noi Niva abbiamo un’ottima memoria. Metabolizziamo, conserviamo tutto. E, al momento buono, recuperiamo queste informazioni e ce ne serviamo.
Fino a quella particolare notte, comunque, la mia vita è stata priva di scossoni. Il mio problema maggiore era non gualcire il vestito ed essere come Alsisia mi avrebbe voluta (una copia di sé). E anche questo lo trovavo giusto. Naturale.
Non potevo concepire un’altra esistenza.
Perciò, potete immaginare come sia stato per me ritrovarmi improvvisamente a Mejixana. Da sola. Io, che non ero stata sola in tutta la mia vita!
Non avevo mai avuto freddo o fame, non avevo mai nemmeno saputo cosa significassero quelle parole. E, anche se lo avessi saputo, non mi sarebbe importato.
Oggi vedo le cose in modo diverso.
Vivo in un luogo diverso. Non posso dirvi quale, sono tenuta al silenzio. È un prezzo che pago volentieri. Ma vi confesso che, nonostante tutto, non tornerei indietro.
Qui ho tutto quello che mi serve.
Qui. Ovunque sia.



Ma non finisce qui, perchè l'emozione prende il volo se a leggere queste parole è proprio Barbara Bolzan, la sua autrice...



Ed a questo punto, commossa, non posso che ringraziare di cuore Barbara e la Delrai per aver presentato la Rya series nella sua nuova veste, ospitare questo evento, Barbara e Rya non ha prezzo, è un dono. Perchè, sì, Rya avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.



E voi conoscete questa serie?
La amate quanto me?
Mi raccomando di non perdere le altre tappe dell'evento per saperne di più!





L'abbraccio più grande del mondo,

1 commento

  1. Ely, cara, ogni volta tu sai emozionarmi! Grazie, grazie, grazie per aver abbracciato Rya così nel profondo e averla fatta conoscere

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Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!