Recensione in anteprima: "Fiore di sangue" di Chrystal Smith - Review Party

Buon inizio settimana miei carissimi Hearts,
stamattina ho il piacere di parlarvi di una delle pubblicazioni fantasy più attese di questo (appena iniziato ma già super promettente) 2020 libroso


Arriva infatti in libreria proprio domani Fiore di sangue di Chrystal Smith ed io ho il grande piacere di potervene parlare in anteprima in occasione del Review Party. Curiosi? Iniziamo subito allora!


Titolo: Fiore di sangue
Autore: Chrystal Smith
Editore: Mondadori
Serie: Il paradigma dell’amore
Data pubblicazione: 14 Gennaio 2020
Genere: Fantasy
Pagine: 276
Formato: digitale (euro 8,99) cartaceo (euro 17,90)
Quella di Aurelia di Renalt non è per niente una vita da principessa delle favole. Dotata di poteri straordinari, è costretta a nasconderli perché nel suo regno la legge vieta il ricorso alla magia e il Tribunale, un'istituzione speciale assetata di sangue, punisce spietatamente chiunque venga accusato di stregoneria o sorpreso a praticarla. Il suo destino, inoltre, è di sposarsi con un ragazzo che non ha mai incontrato di persona, principe ereditario del Regno di Achlev, per assicurare una pace duratura tra quest'ultimo e il suo regno. Quando però il suo segreto viene svelato, Aurelia è costretta a scappare dal palazzo. Sola e alla deriva, giunge in un nuovo regno, dove insperatamente ha la possibilità di ricominciare da zero. Fingendosi una comune suddita, infatti, per la prima volta da quando è nata può affrontare la sua vita in totale libertà. Qui finalmente scopre la felicità che un'esistenza lontana dagli intrighi politici e dai compromessi può regalare. Qui può mettere a frutto l'oscura magia che le scorre nelle vene e che la lega a una misteriosa e potentissima pianta chiamata sanguefoglia. Ma i fantasmi del passato non la lasciano in pace a lungo. Infatti, nel momento in cui verrà a conoscenza di un piano nefasto del Tribunale che minaccia l'esistenza stessa del suo regno, dovrà scegliere tra la sua nuova vita e quella che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con la certezza che se non riuscirà ad agire prima che il Tribunale faccia la sua ultima mossa potrebbe perdere ben più della corona. "Fiore di sangue" è un romanzo dalle tinte cupe, un fantasy nel quale si intrecciano sensualmente magia, amore e intrighi.

La serie è composta da:
1. Fiore di sangue (Bloodleaf #1)
2. Greythorne (Bloodleaf #2)
3. Untitled (Bloodleaf #3)

Si ringrazia la Mondadori per l'invio di una copia del romanzo in omaggio


Non vedevo l'ora di leggere Fiore di sangue, quindi, quando ho avuto l'occasione di buttarmici anima e cuore in super anteprima, la mia gioia era incontenibile. Oggi, a lettura conclusa, ho il soddisfatto sguardo di chi si è appena concesso un pranzetto coi fiocchi. Fiore di sangue ha davvero mantenuto le sue promesse e mi ha fatto iniziare con il piede giusto il 2020 libroso, regalandomi l'affascinante ed originale retelling di una fiaba a cui sono molto legata, ovvero La piccola guardiana d'oche dei Fratelli Grimm, una storia che oggi risulta modernizzata, intrisa di magia ma anche pregna di dinamiche royal che amo profondamente.

Ma andiamo con ordine. Primo di una trilogia fantasy di cui nel 2020 verrà pubblicato (in Patria) il secondo romanzo, Fiore di sangue non si limita solo a gettare le basi di una nuova storia ma accompagna il lettore in un'avventura che, arrivando all'ultima pagina, dona soddisfazione a chi l'ha vissuta. Mi sento in dovere di fare questa premessa perchè molto spesso si ha paura di iniziare una serie non conclusa neanche in patria, considerandone incerto il futuro. Così non deve essere per Fiore di sangue, perchè non dovete temere un finale che vi tolga il sonno o che vi lasci insoddisfatti. La storia raccontata da Chrystal Smith è sì destinata ad evolversi (io personalmente non vedo l'ora) ma l'epilogo di questo primo libro lo considero perfetto e bilanciato, quindi non dovete avere paura di iniziare questo viaggio tra Renalt e Achlev per paura di rimanere eccessivamente in bilico sul finale.

Protagonista di Fiore di sangue è la Principessa Aurelia di Renalt, un regno la cui corona si trasmette per discendenza maschile e Aurelia, pur essendo la primogenita, non è quindi destinata al trono. Promessa sposa fin dalla tenera età al principe ereditario di Achlev, Valentìn, il sogno del padre di Aurelia è sempre stato quello di unire i due regni tanto vicini quanto distanti. Già, perchè se Renalt rifugge ogni pratica magica attraverso lo spietatissimo Tribunale che svolge un compito inquisitorio, Achlev è un regno intriso di magia, quella più antica, ovvero la magia del sangue.

Dovete sapere che Aurelia non è la classica Principessa della fiaba originale. Dopo aver perso tragicamente il padre e, rimasta sola con la madre ed il fratellino più piccolo che erediterà la corona al compimento della maggiore età, Aurelia dovrà fare i conti con qualcosa di più grande di lei, ovvero i suoi poteri magici e qui la storia della Smith prende il volo, discostandosi da quella originaria dei fratelli Grimm.

Costretta a nascondere la propria magia, Aurelia, che un tempo era amata dai sudditi, oggi viene guardata con sospetto, tanto che la sua incolumità verrà presto attentata dallo stesso Tribunale. La regina quindi si vedrà costretta ad accelerare le nozze della figlia con Valentìn, Principe ereditario di Aclev appunto, ma la situazione degenererà e Aurelia, prima costretta a fuggire di nascosto dal suo stesso Regno, si ritroverà vittima del più alto tradimento, evento che ricongiungerà la nostra storia con quella della fiaba, per poi vedere divergere le due versioni nuovamente.

Tra magia, incantesimi, intrighi e tradimenti, Aurelia assumerà un'identità falsa ed entrerà ad Achlev grazie all'improbabile aiuto di un poco raccomandabile Zan. Sarà proprio grazie a Zan che però Aurelia inizierà a capire quanto sia alta la posta in gioco, perchè le sarà infatti chiaro che non solo lei si trova in pericolo, bensì entrambi i Regni a cui appartiene.

Un worldbuilding ben costruito ed una storia modernizzata ad hoc che accalappia la fantasia dei lettori grazie ad incantesimi magici, tradimenti, intrighi e misteri, fanno di Fiore di sangue un romanzo davvero imperdibile per gli amanti di questo genere letterario. Se l'età dei protagonisti lo fa ricadere ancora nello young adult, Fiore di sangue è un romanzo a mio avviso perfettamente godibile anche per un pubblico non giovanissimo, tutti coloro che insomma hanno amato La piccola guardina d'oche non potranno non amarne questa versione che traghetta la fiaba originale nel nuovo millennio, io ne sono rimasta affascinata. L'intricato worldbuilding e la genealogia delle figure magiche coinvolte rendono poi la lettura ricca di dettagli in cui nulla viene lasciato al caso e dunque piacevolissima anche per i nuovi lettori che non hanno mai sentito nominare la storia tramandata dalla tradizione.

Narrata in prima persona dalla stessa Aurelia, la storia di Fiore di sangue regala momenti di pathos ed io più di una volta mi sono ritrovata a voler girare subito pagina per sapere cosa sarebbe accaduto. Se la protagonista assoluta della storia è Aurelia non posso dire di averne condiviso ogni scelta, sono però arrivata a sentirmi legata a lei che ha non poco faticato nel sentirsi amata a prescindere da una natura diversa da quella pronosticata ed auspicata dalla famiglia. Non sempre abbiamo il coraggio di dare ascolto alla nostre natura che invece soffochiamo con la sola conseguenza di non vivere pienamente la nostra vita, sentendoci infelici. Aurelia non solo avrà il coraggio di guardarsi dentro ma arriverà a prendere in mano il proprio destino, accettandosi ed imparando ad esprimere se stessa, non soffocando mai la propria natura appunto.

Accanto ad Aurelia molti sono i personaggi che compaiono nella storia, primo fra tutti Zan che ha saputo attrarmi fin dall'inizio, suo è il colpo di scena più grande che sinceramente ho visto arrivare ma che mi ha comunque soddisfatta. Insieme a loro però molti altri sono i personaggi chiave di questa nuova versione della storia. Non posso purtroppo soffermarmi su ciascuno di essi perchè vi toglierei molte sorprese e sarei costretta a darvi dettagli che invece credo sia meglio farvi scoprire passo passo durante la lettura.

Sia che abbiate amato La piccola guardiana d'oche, sia che non abbiate mai letto la fiaba originale, Fiore di sangue resta una lettura che mi sento vivamente di consigliare a chi ama il fantasy, le storie magiche intrise di aspetti royal e dinamiche familiari ricche di intrighi e segreti. Scritto in uno stile lineare e coinvolgente, non ho dubbi che la lettura di Fiore di sangue vi farà iniziare con il piede giusto le letture fantasy del 2020. Io personalmente non vedo l'ora di tornare a leggere di Aurelia, sono assolutamente convinta che questa protagonista crescerà ancora molto in futuro, regalandoci una bellissima nuova versione di una storia che continuo ad amare ed a custodire nel cuore e che rende Fiore di sangue un retelling davvero azzeccato.


E voi che ne pensate Hearts? Leggerete Fiore di sangue? Conoscete la fiaba originale da cui prende le mosse? Vi intriga la storia di Aurelia? Mi raccomando di non perdere le altre recensioni dell'evento per saperne di più, io vi aspetto nei commenti!



L'abbraccio più grande del mondo,

2 commenti

  1. Sinceramente non ricordo la fiaba della guardiana di oche... dici che dovrei andarla a rispolverare? Comunque non vedo l'ora di leggerlo, la tua recensione mi ha soltanto invogliata ancora di più!

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  2. Ciao! Non conosco la fiaba, ma questa trilogia mi chiama a gran voce!

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Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!