Recensione: "Il fiume del male" Preston & Child

Buondì miei Cuori di Libri,
il thriller torna protagonista nel Regno dei Libri, un thriller fortemente intriso di mistery che ha del soprannaturale, il mio preferito.

Con immenso piacere sto per parlarvi de IL FIUME DEL MALE, diciannovesimo titolo della serie incentrata sull'Agente Pendergast, ovvero la famosissima serie firmata da quell'inossidabile duo di autori noti come Preston & Child.

Pronti?


Titolo: Il fiume del male
Autore: Preston & Child
Editore: Rizzoli
Serie: Pendergast #19
Data pubblicazione: 4.4.21
Genere: Thriller/Mistery
Pagine: 444
Formato: digitale (euro 10,99) cartaceo (euro 19,00)

Sulla battigia di Sanibel Island, placida località balneare al largo della costa sudovest della Florida, la mareggiata ha sospinto un insolito tipo di spazzatura: decine di scarpe, restituite dalle onde alla terra, appesantite da un macabro dettaglio che lascia intravedere un gioco incomprensibile, violento, perverso. Né l'FBI, né la Guardia costiera, né le autorità locali sembrano in grado di stabilire a chi appartengano o da dove provengano. Una domanda, in particolare, esige una risposta urgente: le vittime di quel gioco malato sono ancora vive? Un caso così complesso richiede l'esperienza e le competenze dell'agente speciale Aloysius Pendergast, suo malgrado costretto a interrompere le vacanze per volare sulla scena del crimine. Arrivato a Sanibel, Pendergast si trova coinvolto in quella che ben presto si delinea come una delle indagini più difficili della sua carriera, incastrato in una trama tentacolare che si dipana per mari e continenti, facendo infine emergere il nero filo che lega un criminale sadico a uno degli enigmi più sconcertanti della scienza moderna.

Si ringrazia la Rizzoli per l'invio di una copia omaggio
Douglas Preston, giornalista del “New Yorker”, e Lincoln Child, editor e saggista, sono una delle coppie più collaudate di autori di thriller. Oltre a Sotto copertura, i due autori hanno scritto insieme i bestseller Relic (da cui è stato tratto il film omonimo), Dossier Brimstone, La danza della morte, Il libro dei morti, La ruota del buio, Il sotterraneo dei vivi, La mano tagliata e L’isola della follia, tutti pubblicati in Italia da Rizzoli.
Fonte
Con IL FIUME DEL MALE la serie incentrata sull'Agente Pendergast sale a quota 19 titoli, una serie lunga che però non risente della benchè minima stanchezza, sempre capace di attrarre e conquistare i lettori.

Ogni pubblicazione firmata dall'inossidabile duo composto da Preston & Child è per me e per mio marito una vera e propria festa, essendo entrambi lettori affezionati dell'Agente Pendergast. Già, perchè questa serie l'abbiamo iniziata insieme e così ne portiamo avanti la lettura. Non è la sola serie libresca ad unirci anche come lettori ma, se altre ci hanno ad un certo punto annoiati, con quella firmata da Preston & Child non è mai accaduto.

Con IL FIUME DEL MALE è stato di nuovo amore, per Pendergast non si piò non nutrire ammirazione e, dopo così tanti anni, grande affetto. Ritrovare Aloysius, ovvero il nostro caro Pendergast, è davvero sempre un piacere. Il suoi modi non sono mai cambiati in questi anni anche se il suo universo si è, di volume in volume, svuotato e ripopolato di personaggi, le costanti però sono rimaste.

E così, al suo diciannovesimo appuntamento, ritroviamo Pendergast, affascinante come sempre, iconico e dannatamente sempre perfetto.

Nella mia testa è come se scorresse un film ogni volta che inizio a leggere un romanzo della serie, Pendergast per me ha un volto ben definito, espressioni che lo contraddistinguono e, sì, anche una particolarissima voce. Credo che questo sia abbastanza per arrivare a dimostrarvi quanto sia vivido lo stile di questi eccelsi autori, non credete?

Sagace come nessuno mai, affascinante e sempre impeccabile, Pendergast è pronto a gettarsi su un nuovo caso. Un macabro ritrovamento è appena stato fatto e, seppure Pendergast sia in vacanza, è suo il nome che serve per risolvere un caso così particolare.

Sulla battigia di Sanibel Island, placida località balneare al largo della costa sudovest della Florida la mareggiata ha portato un carico macabro e singolare, diverse decine di scarpe verdi. Ok, capite bene che per delle mere scarpe verdi sarebbe stato davvero strano andare a riprendere Pendergast mentre si trovava - finalmente - in vacanza. Cosa contenevano quindi le scarpe verdi? Ebbene sì, nientemeno che piedi umani. Ecco, ora sì, il nome di Pendergast adesso capite bene che sia necessario da mettere in mezzo per risolvere il caso sui generis.

E Pendergast accetterà naturalmente, intrigato tanto da volerne sapere di più. Accanto a Pendergast ritroviamo la nuova costante della serie, un personaggio che in passato ha sempre più intrigato i lettori, divenendo negli anni, di volume in volume, sempre più centrale ed iconico: Constance Green. 

Pupilla di Pendergast o semplicemente sua nipote come Pendergast stesso la presenta? Constance è chiaramente umana ma capace di cose che umanamente potrebbero apparire impossibili. Anche questa volta Constance dimostrerà il suo acume, doti fisiche da ninja e l'assoluta devozione a Pendergast, il suo mentore. Constance per Pendergast farebbe di tutto, davvero di tutto ed anche questa volta non si tirerà indietro. Mai.

Dotata di un fascino compassato, uno sguardo viola che non si dimentica, un'eleganza d'altri tempi, una profonda conoscenza storica ed un eccezionale intuito, Constance è proprio diventata una figura centrale, iconica, a fuoco, non solo la sua presenza sulla scena si sente ma la sua mancanza si avverte. Un romanzo della serie senza Pendergst non potrebbe sussistere ma oggi sono arrivata a pensare che un romanzo della serie senza Constance sia un'occasione sprecata. Pendergast e Constance sono davvero personaggi spettacolari, magistralmente descritti, sopraffini, iconici, semplicemente unici.

L'enigma si infittirà di capitolo in capitolo, arrivando al suo apice senza nessuna stanchezza, fino ad un epilogo che è davvero epico e che, ancora una volta, apre a nuovi scenari, orizzonti che non vedo l'ora di solcare.

Non starò qui a spoilerarvi il caso, con i thriller è quanto mai difficile non scadere in spoiler, mi sento però di potervi assicurare sul fatto che, come sempre, anche questa volta gli autori sono stati eccezionali nel fondere il mistery e il thriller. Come sempre infatti il caso di turno si tinge di mistery, l'enigma sembrerà svelato alla fine ma qualcosa sfuggirà sempre ai lettori in cui albergherà perennemente la voglia di averne di più. Personalmente, come avrete capito, sono molto attratta dal personaggio di Constance, c'è qualcosa che sfugge ancora e che mi assilla, insomma non mi stanca mai, non potete immaginare quanto io e Marito ci divertiamo parlandone e facendo congetture!

Insomma se amate questa serie credo che non possiate perdervi la pubblicazione de IL FIUME DEL MALE, se invece ancora non conosceste l'Agente Pendergast mi sento in dovere di aggiungere che il libro potrebbe ben stare in piedi da solo, non avete necessità di aver letto i precedenti volumi. Certo compaiono sulla scena dei personaggi già visti e conosciuti ma, anche se foste al primo appuntamento con questa serie, credo che possiate trovare tra queste pagine una godibilissima lettura. Ovviamente poi però credo proprio vorrete recuperare tutti i libri precedenti, perchè sono semplicemente pazzeschi, non dite di non essere stati avvertiti!



E voi siete affezionati lettori della serie su Pendergast?
Amate la fusion tra mistery e thriller?



L'abbraccio più grande del mondo,

Nessun commento

Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!