Recensione: "Il diario delle storie perdute" di Evie Woods

Cari amici lettori,
vi parlo oggi di una lettura estremamente coinvolgente che ha saputo colpirmi al cuore, ovvero IL DIARIO DELLE STORIE PERDUTE di EVIE WOODS, in libreria per MONDADORI.



Titolo: Il diario delle storie perdute
Autore: Evie Woods
Editore: Mondadori
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 8.7.25
Genere: Narrativa, fantasy, mistery
Pagine: 288
Formato: digitale (euro 12,99) cartaceo (euro 20,00)

È il giorno di Natale e Sarah Harris, complice una serie di coincidenze e una bevuta di troppo, arriva nel pittoresco paesino di Thornwood, nel cuore dell'Irlanda occidentale. Oppressa dalla fine del suo matrimonio con Jack, dal mancato decollo della carriera di artista e dalla prospettiva di trascorrere le feste in famiglia, Sarah viene accolta dalla ruvida gentilezza degli abitanti del luogo, e trova alloggio in un piccolo cottage immerso nella campagna, che diventa un rifugio provvidenziale per ripensare alla sua vita e tornare a disegnare. Quando, durante una passeggiata, trova nel tronco cavo di un biancospino un vecchio diario, non esita a portarlo con sé. Sfogliandone le pagine, scopre la storia di Anna Butler, vissuta cento anni prima, e dell'affascinante americano Harold Griffin-Krauss, studioso di antropologia, giunto al villaggio per compiere ricerche sul culto delle fate: gli abitanti di Thornwood credono infatti che le creature magiche risiedano in una montagna nei dintorni, e prediligano gli alberi di biancospino. Harold cerca un'assistente che l'accompagni a visitare la gente del posto e Anna si offre di aiutarlo, registrando tutto nel suo diario. A turbarla particolarmente è l'incontro con i fratelli Hawley, George e Olivia, figli del signore locale, che vivono in un vero e proprio castello, e che sembrano nascondere qualcosa di sinistro. Attraverso le pagine del diario di Anna, Sarah si immerge nei misteri che circondano Thornwood: vicende che portano alla luce segreti oscuri, e che la aiuteranno ad affrontare un terribile trauma irrisolto.


Gifted

IL DIARIO DELLE STORIE PERDUTE ci porta nel cuore dell'Irlanda, alla ricerca delle tracce del Piccolo Popolo. Già, l'evanescente presenza delle fate permea l'intera lettura. No, non mi riferisco ovviamente al genere di fate rappresentate come top model, nè tantomeno alla classica Campanellino. Non ci sono neanche possenti fae tra le pagine della Woods, no.

Le fate di cui intuirete la presenza tra queste pagine sono oscure, dispettose, incostanti, irraggiungibili ma anche, in un certo senso, reali.

Una delle nostre due protagoniste è Sarah Harris, una giovane donna che vive nei giorni nostri. Di origini americane, Sarah ha appena posto fine al suo matrimonio con Jack, dopo che un lutto doloroso ha spezzato il loro legame. La coppia, nonostante si amasse, non ha infatti retto alla perdita di una figlia mai nata ma già amatissima. Sarah, con il cuore spezzato e l'anima dilaniata, si ritroverà sola a Natale e, spinta da un bicchiere di troppo, incuriosita da uno strano articolo di giornale su un biancospino fatato, salirà sul primo aereo diretto in Irlanda.

Per la prima volta sola con se stessa e il suo dolore, Sarah si ritroverà in un Paese straniero, alla inconsapevole ricerca di se stessa. Sarà durante una notte insonne che, decidendo di esplorare la terra selvaggia che circonda il cottage preso in affitto, Sarah troverà l'albero che ha dato origine al suo viaggio e, al suo interno, tra le pieghe di un tronco cavo, un diario segreto risalente ai primi anni del 900.

Sarà così che il tempo manderà indietro le lancette per farci conoscere Anna Butler, la nostra seconda protagonista. Anna è una giovane contadina irlandese, cresciuta a pane e folklore. Sarà quando, Harold, uno studioso di origini americane busserà alla porta dei Butler, che il sogno di Anna diventerà  realtà. Harold, colpito da Anna, le chiederà aiuto per svolgere lo studio che lo ha condotto in Irlanda. Già, perchè Harold è alla ricerca nientemeno che delle fate e, per trovare testimonianze che avvalorino la sua tesi, dovrà certamente avere a che fare con gli anziani abitanti del posto, da sempre reticenti verso gli stranieri. Ignorando il gaelico sarà ad Anna che Harold chiederà aiuto. Vincendo una prima ritrosia della famiglia Butler, Anna otterrà il permesso dei suoi genitori e così realizzerà il sogno di avere a che fare con i libri, le storie che ha sempre amato e ovviamente ... con le fate.

Anna, pur essendo agli occhi di tutti una semplice contadina, è in realtà una ragazza che è stata istruita dalla madre, ama i libri, le storie e il folklore irlandese. Dolce e inesperta del mondo, Anna rischierà di scottarsi, soprattutto quando lei e Harold conosceranno i misteriosi rampolli della famiglia Hawley, da sempre ammantata da oscuri misteri, tanto da portare i locali a crederli changeling.

Mistero e folklore si mescolano sapientemente tra le pagine della Woods, intessendo una narrazione estremamente fluida e coinvolgente. Non sono riuscita a staccarmi da questa storia, avvinta dal mistero che ammanta la storia di Anna, emozionata da quella di Sarah.

C'è un filo conduttore che lega i due piani temporali e la Woods è stata superba nel tracciare la rotta, fino a condurre il lettore a un punto di non ritorno. Irretita e coinvolta sono stata spezzata dal finale, crudo ma allo stesso tempo incantato come d'altronde si è rivelata tutta la lettura.

Originale e indimenticabile, IL DIARIO DELLE STORIE PERDUTE è per tutti coloro che hanno bisogno di una boccata d'aria dalle solite letture. 

Avvinta.
Incantata.
Irretita.
Conquistata.






L'abbraccio più grande del mondo,

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