Recensione: "Il mio segno particolare" di Michele d'Ignazio (Review Party)

Buondì miei Cuori di Libri,
accendiamo i riflettori del blog su IL MIO SEGNO PARTICOLARE di MICHELE D'IGNAZIO un racconto introspettivo ed intenso, una lettura ricca di spunti di riflessione che trovate già in libreria grazie alla RIZZOLI.


Mi raccomando di non perdere nessuna recensione del nostro REVIEW PARTY per saperne di più.


Titolo: Il mio segno particolare
Autore: Michele D'Ignazio
Editore: Rizzoli
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 23/3/21
Genere: Libri per ragazzi
Pagine: 240
Formato: digitale (euro 9,99) cartaceo (euro 16,00)

«Perché non scrivi un libro sulla tua vita?» «Non ci ho mai pensato. Ho solo trentasei anni. E poi non credo di avere chissà quali storie da raccontare…» «Secondo me, tutti abbiamo delle storie da raccontare!» Michele nasce il 7 gennaio 1984. I suoi genitori non vedono l’ora di conoscerlo, di prenderlo in braccio, di portarlo a casa. Ma quando lo vedono per la prima volta restano… stupiti! Sulla schiena il piccolo ha un neo gigante a forma di mantello, proprio come quello dei supereroi. Iniziano così mille avventure, dentro e fuori dagli ospedali, con medici, sale operatorie e infiniti rotoli di garza. Con ironia e leggerezza Michele oggi ci racconta la sua vita a pois, svelandoci le tante emozioni che ha vissuto e descrivendo tutti quei grandi che lo hanno aiutato quando lui era piccolo. Che gli sono stati accanto, con coraggio, sensibilità e allegria. E che gli hanno dato la spinta a diventare la persona che è oggi, uno scrittore attento alla bellezza di tutti i segni particolari e amico dei bambini, a cui non smette di raccontare storie. «Ma tu scrivi con amore o con fatica?» «Con tutti e due! A volte l’amore è anche fatica. Per esempio: ti piace andare in bicicletta? Ogni pedalata è un metro in avanti. Più fai fatica, più la bicicletta ti porta lontano. E cresce l’amore per quei momenti felici.»
Michele D'Ignazio nasce a Cosenza nel 1984. È autore della serie long-seller di “Storia di una matita”, che ha conquistato tanti bambini, divenendo una delle letture di narrativa preferita nelle scuole, e di “Pacunaimba”, un romanzo avventuroso alla scoperta del Brasile più nascosto.
Il 5 novembre 2019 è uscito “Il secondo lavoro di Babbo Natale”, con le illustrazioni di Sergio Olivotti. Dopo il successo in Italia il libro è stato tradotto in U.K. e Usa con l’editore Pan MacMillan, oltre che in Spagna, Sud America, Grecia, Polonia, Cina, Corea del Sud e Ukraina. Nel novembre 2020 uscirà la continuazione, “Babbo Natale fa gli straordinari”, sempre con le illustrazioni di Sergio Olivotti, oltre ad una nuovissima edizione di “Storia di una matita”, con le illustrazioni di Serge Bloch.
Tutti i suoi libri sono pubblicati da Rizzoli.
Tanti i progetti paralleli alla scrittura: oltre ai numerosi incontri nelle scuole e ai progetti radiofonici creati con i bambini (come “La radio nello zaino”), da “Storia di una matita” è nato uno spettacolo teatrale che, con la compagnia Aiello, viene portato in scena nelle scuole e nei teatri di tutta Italia e ha visto, ad oggi, più di 600 repliche.
D’estate gestisce una piccola locanda, “Il Vicolo Vineria”, nel centro storico di San Nicola Arcella, sull’alto Tirreno calabrese, dove unisce la passione per il cibo, l’arte e la cultura.


Il mio segno particolare racconta la storia di Michele D'Ignazio, il giovane (sì, sei giovane Michele, abbiamo quasi la stessa età!) autore che ho già imparato ad apprezzare in passato tramite le sue storie natalizie di cui vi ho parlato QUI e QUI.

Infrangendo dall'inizio alla fine la quarta parete, Michele D'Ignazio si racconta in modo schietto e sincero. Partendo dalle domande che molto spesso i bambini gli hanno rivolto (e sappiamo tutti quanto possano essere difficili ma allo stesso tempo stimolanti le domande dei bambini) l'autore ripercorre la sua storia fin dal momento della sua nascita.

Già, perchè proprio nel momento in cui venne al mondo iniziò il suo primo viaggio. Se durante la gestazione nulla di insolito era stato riscontrato, al momento della nascita i medici e tutti i presenti si resero conto che qualcosa non andava. Il corpicino di Michele era a chiazze, bicolore, puntinato da innumerevoli macchie nere. Michele, il bimbo con la valigia, partì subito per Napoli quando ancora la mamma, costretta in Clinica, non poteva seguirlo (da mamma non oso immaginare lo strazio, mi viene la pelle d'oca al solo pensiero), nella speranza di poter scoprire cosa fossero quelle strane macchie.

Da lì in poi molti furono gli Ospedali in cui il piccolo Michele mise piede, luoghi di cui oggi Michele ha un buon ricordo ma quanti viaggi e quante operazioni furono necessarie? Molte.

Michele D'ignazio con Il mio segno particolare racconta ai ragazzi la sua storia, lo fa con un linguaggio semplice ma sincero, diretto e schietto, senza però mai perdere di vista la magia della vita, quella che solo i bambini riescono ahimè a scorgere.

Il volumetto si presenta in una curatissima edizione a misura di ragazzi. Gli accorgimenti grafici sono tanti e tutti, non ho dubbi, saranno apprezzati dai giovani lettori. Il numero delle pagine rende questo romanzo una lunga chiacchierata, io mi sento arricchita dalla lettura e non ho dubbi si sentirà così ogni lettore (giovane o meno giovane) che vi si accosterà.

La storia di Michele è la storia di un bambino a cui la vita ha richiesto più coraggio che ad altri piccolini ma è anche una storia che ha tanto da insegnare, perchè tutti abbiamo delle imperfezioni, si dà il caso che però siano queste a spronarci, facendoci scoprire quanto siamo coraggiosi, quanta forza abbiamo. Sì, perchè forse sono proprio i nostri segni particolari a renderci i più forti supereroi.

Scansate, Iron Man!



Consigliatissimo, questo romanzo tocca le corde del cuore. E ' una conversazione intima e sincera, una lettura che ha tanto da insegnare ai suoi lettori, io la proporrei come lettura di classe, secondo me sarebbe un vero arricchimento!



L'abbraccio più grande del mondo,

1 commento

Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!