Review Party - Recensione: "La ragazza che amava Audrey Hepburn" di Rebecca Serle

Buondì a tutti Hearts,
la giornata di oggi per la sottoscritta, in quanto catanese, è di festa. Festeggiamo S.Agata infatti, ovvero la Santa Patrona di Catania. Qui da noi è una festa molto sentita, piena di devozione ma anche folklore, lo ammetto. Fra i dolci tipici di questa festa abbiamo le olivette dolci di marzapane e delle cassatelle di ricotta, insomma qui oggi niente dieta...

Ciononostante, le attività del blog proseguono, eccome! Oggi ho infatti il piacere di parlarvi di una recentissima pubblicazione DeA Planeta che ha saputo conquistarmi per la sua estrema originalità.

Si ringrazia la DeA Planeta per l'invio di una copia del romanzo in anteprima.

Dallo scorso 29 gennaio in libreria grazie alla DeA Planeta, partecipo al Review Party che promuove La ragazza che amava Audrey Hepburn di Rebecca Serle. Mi raccomando di non perdere nessuna delle nostre recensioni!


Recensione




La ragazza che amava Audrey Hepburn

Rebecca Serle


💝💝💝💝 1/2

Editore: DeA Planetae
Prezzo: Rigido 16,00€ Ebook 7,99
Pagine: 256
Serie: Autoconclusivo
Genere: Narrativa

Trama: Sabrina non ha ancora vent'anni quando, per gioco, si ritrova a stilare la lista dei cinque invitati alla sua cena ideale: il fidanzato, la sua migliore amica, un carismatico professore, l'estraneo che non riesce a chiamare papà e... Audrey Hepburn. La sua attrice preferita; l'icona a cui deve il nome e alla cui grazia e talento si ispira. Le stesse cinque persone che, dieci anni dopo, a sorpresa si presentano alla festa per i suoi trent'anni. Mentre gli antipasti vengono serviti, il vino versato e la conversazione attorno al tavolo prende quota, a poco a poco diventa chiaro che c'è una ragione precisa se ognuno di loro si trova lì. Una ragione terribilmente reale che Sabrina non sa accettare. Solo riavvolgendo il filo dei ricordi e di una grande storia d'amore rimasta senza finale, potrà trovare il senso di quello che è stato e da comparsa diventare finalmente protagonista della sua vita. "La ragazza che amava Audrey Hepburn" è un romanzo sull'amore, la perdita e tutto quel che c'è nel mezzo. Un inno alle storie a più voci che ci portiamo dentro e a quelle, bellissime, che restano ancora da scrivere..


La ragazza che amava Audrey Hepburn ha saputo colpirmi per la sua estrema originalità che, sono certa, me lo farà rimanere ben impresso nella mente. Come al mio solito, ho iniziato la lettura avendo letto la trama solo sommariamente (non le leggo mai per paura di involontari spoiler, è una mia proverbiale abitudine!), mi aspettavo semplicemente un un romanzo dove la protagonista era semplicemente un'emulatrice di quella grandissima icona di stile (ma anche molto altro) che fu la mitica Audrey Hepburn. Che sorpresa, invece, nel constatare di avere tra le mani un romanzo che ha saputo andare ben oltre ogni mi aspettativa, mettendomi davanti ad una storia nuova, originale, complessa e mai banale. 

«Jessica, vuoi dirmi che diavolo sta succedendo?» La mia amica scuote la testa. «È la tua cena.» La mia lista degli invitati. Lei sa tutto, naturalmente; era presente, quando l’ho scritta. Era stata una sua idea: elenca le cinque persone, vive o morte, con cui sogni di andare a cena. «Non credi che tutto ciò sia assurdo?» la incalzo. Jessica beve un sorso di vino. «Un po’. Ma tutti i giorni accadono cose assurde. Non mi stanco mai di ripetertelo.»

L'idea dalla quale è partita la Serle parte da una domanda: se potessi invitare a cena 5 persone, vive o morte, chi sceglieresti? Vi lascio un minutino per fare la vostra lista, tanto lo so che ci state pensando, io l'ho fatta. Fatto? Bene, continuiamo adesso!

La lista di Sabrina prevede in primis Robert, il padre oggi scomparso, con il quale non ha mai avuto un vero rapporto, la sua migliore amica Jessica, un suo professore universitario, Conrad, l'ex fidanzato Tobias ed ovviamente, come il titolo del romanzo suggerisce, il suo idolo e modello,  ovvero Audrey Hepburn. Tutti e sei si ritrovano allo stesso tavolo, pronti per una specialissima cena. 

Ovviamente iniziano subito gli attriti tra Sabrina e Robert, evidenziando immediatamente che fra padre e figlia c'è molto in sospeso. I problemi con Tobias saranno più lenti a venire a galla ma ci saranno Conrad ed Audrey che, con il loro equilibrio, metteranno ordine al caos iniziale. 

PREOCCUPARSI È ASPETTARE CON ANSIA QUALCOSA CHE IN REALTÀ NON DESIDERI. MENTRE FACCIAMO PROGETTI DIO RIDE.

All'inizio della lettura, trovandomi davanti ad una scena così originale, mi sono trovata spiazzata. Considerando che io leggo ed adoro il fantasy, mi sono stupita per il fatto che non avrei battuto ciglio se mi fossi trovata davanti un vampiro libroso, o un angelo, una chimera o chessoio, ma stavo per cadere dalla sedia quando a parlare è stata Audrey! Alla sua prima battuta avevo già gli occhi a cuoricino, lo ammetto...

Dopo un primo attimo di smarrimento, dove davvero non avevo idea di dove l'autrice volesse andare a parare, mi sono lasciata coinvolgere da questa surreale atmosfera, assorbita completamente dai ricordi di ognuno dei sei commensali. Attraverso frequentissimi ed importantissimi flashback, Sabrina ci mette a parte dei momenti salienti che hanno legato la sua vita a quella delle cinque persone che ha chiamato a sè per questa incredibile cena, durante la quale molti nodi verranno al pettine. Catarticamente, ognuno dei commensali tirerà fuori molte faccende in sospeso, fino alla conclusione di questo incredibile romanzo che ha saputo emozionarmi ad ogni pagina.

«Ha ragione» dice Tobias. «Puoi essere arrabbiata, puoi odiarci, ma siamo qui per te. Tutti noi.»

Perchè Sabrina ha scelto proprio queste cinque persone? Riusciranno, tutti insieme, ad assolvere al loro compito? 

L'idea dalla quale è partita la Serle è davvero suggestiva e devo dire che l'autrice l'ha sempre portata avanti egregiamente, grazie ad uno stile narrativo fluido, magnetico e coinvolgente. Non sono riuscita a staccarmi facilmente da questa lettura che mi attraeva anche quando, a fatica, dovevo mettere giù l'ereader.

Oltre ad aver apprezzato moltissimo lo stile della Serle, grande merito non posso non darlo anche all'accuratissima struttura narrativa. Si vede chiaramente che l'autrice ha studiato molto su come far rendere al massimo la sua storia. Nulla è casuale ma ogni scena è costruita al millimetro. L'accuratezza dei dettagli strutturali è qualcosa che mi fa sempre piacere riscontrare nei romanzi che leggo e questo lo ricorderò come uno dei migliori sotto questo aspetto. L'idea della Serle non era certo semplice da portare avanti, ambientare un'intero romanzo nell'arco di qualche ora richiede maestria. I personaggi sono tutti seduti allo stesso tavolo, tocca ai flashback approfondire il background di ciascuno di loro, facendoceli pian piano apprezzare, fino a renderci sempre più reali.

«Troppo facile, così» dice Jessica, in tono amaro. «Il giovane artista malinconico che ha bisogno di trovare se stesso, mentre lei si rigira nel letto e piange tutte le sue lacrime. Non siete personaggi di un romanzo. Siete esseri umani, accidenti. Ma nessuno di voi due ha intenzione di ammetterlo.»

Se mi sono trovata emozionata e coinvolta da ogni personaggio di questo libro, quello che è riuscito ad infrangere il mio cuore, riducendolo in pezzi è stato Tobias, l'amore della vita di Sabrina. La loro storia è riuscita ad emozionarmi come poche. Mi ha coinvolta, ho sperato con loro fino all'ultimo. Avrei voluto riportare indietro il tempo, aggrapparmi insieme a loro agli ultimi istanti, fino alla conclusione di cui ho letto con il magone in gola. C'è autenticità in Tobias e Sabrina, nel bene o nel male. Non potrete non farvi spezzare il cuore ma questo, in fondo, lo riescono a fare solo i grandi romanzi, no? 

Assolutamente ben descritto e ricco di emozione il conflittuale rapporto padre/figlia, approfondito e sicuramente ricco di moltissime sfaccettature. Anche Jessica l'ho trovata un bellissimo personaggio, quella, tra l'altro, in cui mi sono rivista di più. Non è semplice mantenere le amicizie crescendo, non tutti seguiamo lo stesso ritmo ma, se si tratta di vera amicizia, si riesce sempre a ritrovarsi.

Il personaggio per cui credo abbiate più curiosità è la Hepburn, immagino. La Serle l'ha maneggiata con cura e, da sua grande fan, l'ho apprezzato molto. Fra queste pagine ho infatti ritrovato la grazia e l'eleganza che hanno sempre contraddistinto Audrey, in lei c'è davvero molto e sono felice di poter rassicurare tutti dicendo che l'autrice non ne ha forzato i tratti ma che le ha restituito, seppur per una cena, la sua autentica voce.

La mia valutazione complessiva del romanzo purtroppo però non riesce ad arrivare al top del punteggio pieno per un solo, piccolissimo neo, ovvero delle imprecisioni sui cenni biografici della grande Hepburn. Peccato, perchè dopo lo studio minuzioso sulla veste strutturale del romanzo, la Serle è caduta su piccoli dettagli biografici della Hepburn che purtroppo, visto che la amo molto, al mio occhio non sono sfuggiti. Solo per questo manca il mezzo punto che avrebbe dato il giudizio pieno a questo romanzo. Tolto questo, La ragazza che amava Adrey Hepbun è veramente un romanzo perfetto che unisce una storia originale, profonda e mai banale ad una maestria stilistica senza paragoni.

Maestria, originalità e catarsi sono quindi le tre parole con cui potrei, in sintesi, descrivere questo romanzo che consiglio di cuore a chi voglia leggere una storia nuova, a chi abbia voglia di conoscere personaggi incredibilmente complessi ma che rimarranno nel cuore per la loro autenticità. Se vi capiterà di avere tra le mani questo romanzo, il mio consiglio è quello di portarlo a casa con voi, vi condurrà nel cuore di una storia che non si dimentica, la storia di sei personaggi che ritroveranno pace, che forse hanno commesso errori ma che hanno molto da insegnarci/ ricordarci. Avete voglia di un catartico viaggio del cuore? Allora non potete assolutamente perdervi La ragazza che amava Audrey Hepburn. Leggetelo e poi capirete perchè proprio Audrey!

Conrad scuote il capo. «Sciocchezze. Vogliamo sapere» ribatte, guardandomi dritto negli occhi. «È interessante» aggiungo. «Siamo tutti suoi grandi fan.» Tobias annuisce. È vero, anche lui lo è. Ma chi non ama Audrey Hepburn?



E voi? Che aspettate a leggere questo romanzo? Che ne dite? Lo state leggendo? Lo avete letto? Lo leggerete? Siete fan ache voi della grandissima Audrey Hepburn? Per me il to è il suo Vacanze romane ma anche Colazione da Tiffany lo rivedo sempre con estremo piacere.

Mi raccomando di non perdere le altre recensioni dell'evento, io vi aspetto nei commenti per fangirlare insieme.


L'abbraccio più grande del mondo,
Ely

7 commenti

  1. Adoro Vacanze romance e Colazione da Tiffany ma anche Sabrina mi piace molto.
    Questa lettura sembra proprio carina

    RispondiElimina
  2. Che bellissima recensione Ely!! Già lo adoro questo romanzo. Nonostante tu sia stata brava a non spoilerare nulla, credo di aver capito qualcosa della trama😎 un abbraccio

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  4. Ero indecisa immaginando il magone, ma il romanzo è in lista. Non lo leggerò nell'immediato, ma sicuramente lo farò!

    RispondiElimina

Adoro fangirlare con voi heartreaders, grazie quindi per ogni commento!